Blu~Capitolo 21

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Hai mai la sensazione che leparole ti si fermino in gola?

Filippo stava accordando la chitarra mentre Paolo ci stava provando con una ragazza delle pulizie.

Capisco che in periodo di carestia ogni buco è galleria...ma qui mi pare che stiamo esagerando.

Si disse pensando alle due ragazze a cui Paolo aveva già dato il suo numero quel giorno e, involontariamente, il suo pensiero volò al ragazzo di Instagram e al fatto che stava venendo preso in giro.

Devo dirgli di lasciarlo perdere.

Si disse nuovamente mentre l'amico lasciava perdere la ragazza e tornava verso di lui con un foglietto stretto in una mano. Filippo sapeva che era un numero di telefono, con anche un cuoricino vicino. Era abituato a vedere quelle cose stando assieme a Paolo. Non perché a lui non succedesse, Fil sapeva di essere un figo, ma ogni volta che una ragazza si avvicinava lui le diceva di essere fidanzato. Caterina era stata una parte importante nella sua vita e si non era ancora abituato a stare senza di lei. Anche se si era comportata da vera stronza nei suoi confronti...lui, però, non era certo una vittima.

Scosse la testa concentrandosi sul telefono e l'accordatore che teneva sulle ginocchia, era da dieci minuti che cercava di accordare la stessa identica corda.

«Che hai Fil? È da tutto il pomeriggio che sei pensieroso, mica ti sei messo con una tipa vero?»

«Alé Paolo, lo sai che nel mio cuore c'è ancora quella stronza di Cate. Non ho niente. Sei tu che devi cambiare occhiali.»

«Seh, certo.»

Per un po', l'unico rumore che i due ragazzi sentirono furono le note della chitarra di Filippo e i colpi di spugna della ragazza delle pulizie. Poi il ricciolino si decise a parlare.

«Senti Paolo...ma quel ragazzo di Instagram, ci hai più scritto?»

«Minchia se gli ho scritto! Quel coglione mi scrive ogni santissimo giorno.»

«E che hai intenzione di fare? Insomma, non hai intenzione di dirgli che a te non piacciono i ragazzi e fargli capire che lo hai preso in giro fino ad adesso?»

Paolo fece spallucce e Filippo desiderò con tutto sé stesso che in quel momento ci fosse lì Gaia ad aiutarlo...poi pensò anche che Gaia avrebbe già tirato un pugno in faccia a Paolo e allora fu felice che non fosse lì.

La mia bellissima mente contorta...

Si disse mentre Paolo batteva due dita sul microfono per vedere se funzionasse o meno.

«Forse. Ma non ora. Sai, ha iniziato ad accennare a un incontro. Magari accetterò e glielo dirò lì.»

In quel momento il mondo di Filippo iniziò a girare. Sapeva che Paolo non era una persona da parole e sapeva anche che avrebbe sfruttato qualsiasi occasione per dimostrare quello che era il suo pensiero. Fil sapeva che era sbagliato...ma non sapeva che cosa fare.

«E...e quando sarebbe?»

«Non lo so. Si vedrà e ti farò sapere, nel caso volessi venire ad assistere allo spettacolo.»

Spettacolo.

Che parola di merda per descrivere quello che sarebbe successo a quel ragazzo. Filippo era sicuro di essere sbiancato, i suoni gli arrivavano attutiti alle sue orecchie e si sentì gli occhi bruciare, non poteva piangere davanti a Paolo.

«Grazie drogato, ora io vado. Mia mamma mi ammazza se faccio tardi un'altra volta.»

In realtà sua mamma non era in casa, era andata a trovare sua zia, ma questo Paolo non lo sapeva. Perciò chiuse la custodia della chitarra caricandosela in spalla e scese dal palco con un piccolo salto.

Blu o Rosa?Where stories live. Discover now