Blu~Capitolo 13

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Urla quando ne hai bisogno, altrimenti scoppierai andando avanti e farai un massacro.

«Quindi ieri vi siete divertiti?»

«Sì, abbastanza. Dopo la chiamata di sua mamma siamo stati lì seduti ancora un po'...poi mi ha riportato a casa.»

Gaia si sdraiò sul suo letto mentre Gio si toglieva la felpa e rimaneva in maniche corte. Aveva da sempre la passione per le maglie extra large e, quando era più piccolo, suo padre scherzava sempre sul fatto che volesse diventare un ragazzo.

Se solo lo sapesse ora...

Si disse Gio mentre scuoteva la testa per rigettare all'indietro i capelli che gli erano finiti davanti agli occhi, doveva tagliarli ancora.

«Sai che la Russo dà una festa? Ci andiamo?»

«A fare cosa Gaia? Lo sai che non mi diverto alle feste.»

Gaia si tirò su a sedere e osservò l'amico che si sedeva sul letto e continuava a passarsi la mano tra i capelli, come se fosse stato un tic nervoso.

«Ci saranno anche Filippo e Brandon. Secondo me potresti divertirti anche tu questa volta.»

Gio storse il naso e corrugò la fronte, involontariamente gli tornò alla mente la sera in cui Fil gli aveva portato a casa un Brandon del tutto andato e quindi gli tornarono in mente le parole che quest'ultimo gli aveva rivolto.

«Non lo so Gaia...forse mi sto spingendo troppo oltre.»

«Ma cosa stai dicendo? Di che cosa stai parlando?»

Il ragazzo si fissava i piedi coperti da un paio di calzini grigi e ripensava come in un loop alle parole di Brandon ubriaco. Perché si sa: in vino veritas.

«Pensa che credevo fossi una ragazza...in effetti hai il corpo da ragazza sai?»

«Ti ho raccontato di quando Filippo ha portato a casa mia Brandon ubriaco no?»

«Sì, ma non capisco cosa centri questo con la festa della Russo.»

Gaia lo guardava con la fronte corrugata e un'espressione di confusione dipinta in viso. Gio non le aveva raccontato quello che il ragazzo gli aveva detto, proprio come aveva fatto con Filippo. Non sapeva nemmeno perché non lo avesse fatto in realtà. L'aveva semplicemente omesso dal suo racconto. Quindi, in quel momento, Gio si ritrovò a dover raccontare tutto quello che Brandon aveva detto, che poi non era neanche molto, a Gaia che lo ascoltava cambiando espressione a ogni cosa che l'amico diceva.

«Ah...bè, era ubriaco. Non si ricorderà niente.»

«Sul serio questa è l'unica cosa che ti viene da dire? Non capisci che Brandon ha già dei sospetti? Che credeva che fossi una ragazza?»

«Sì che ho capito, ma adesso crede che tu sia un ragazzo. Quindi non c'è niente di cui preoccuparsi.»

«Ma ci sei o ti fai? Prima o poi lo verrà a sapere! Perché non lo capisci Gaia?!»

«So che lo verrà a sapere e, sinceramente, non vedo dove sia il problema! Anche tuo padre lo dovrà sapere prima o poi ma non mi pare che tu ti faccia tutti questi problemi! Se lo verrà a sapere e si arrabbierà vorrà dire che è solo un coglione che non capisce un cazzo!»

«Il problema è che io ho paura che lo venga a sapere! Ho paura a dirlo anche a mio padre ma non è che ti dico tutto quello che provo! Ho una paura infernale Gaia, ho paura di fare schifo alla gente ok? E se Brandon si arrabbiasse farebbe solo bene perché sarebbe stato ingannato!»

Gio aveva iniziato a piangere. Non voleva che finisse così eppure, quando si ritrovava ad urlare o a litigare si concludeva sempre con lui che piangeva. Gaia lo guardò per qualche secondo in silenzio, poi gli si avvicinò e lo abbracciò stringendolo a sé.

«A me non fai schifo Gio. Non fai schifo a Filippo, che ti ha sbavato dietro praticamente fino a ieri. E non farai schifo nemmeno a tuo padre, sei l'amore della sua vita cazzo! E, per quanto riguarda Brandon, si vedrà. Tu piaci a quel ragazzo, me lo sento. Non può di certo essere quello che sei che gli farà cambiare idea.»

«Come sei poetica...»

Ribatté Gio mentre si asciugava le lacrime con il palmo della mano. Bisognava pur sdrammatizzare...e Gio era un professionista nel farlo.

«Lo so, mi sto esercitando per l'interrogazione di poesia. Che voto mi daresti?»

Gaia sorrise mentre Gio si staccava da lei sorridendo a sua volta.

«Un otto e mezzo dai.»

«Ehi! Io sono da dieci! Altro che otto e mezzo.»

Rispose Gaia portandosi una mano al petto e facendo la finta offesa. Gio ridacchiò divertito e si tolse i capelli dalla faccia, rimasti appiccicati a causa delle lacrime.

«Chiederò a mio padre per la festa.»

«Oh finalmente! Vedrai, ci divertiremo un sacco!»

Blu o Rosa?Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt