Blu~Capitolo 7

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-Non perderla mai.

-Che cosa?

-La capacità di non farti definire dagli altri

-Wednesday

«Alé ragazzi! Voi due ci sarete stasera vero?»

Filippo si sedette sul banco di Gaia e si tolse il cappello posandoselo sulle ginocchia.

«Cosa c'è stasera?»

Gli chiese la ragazza mentre addentava la sua crostatina e faceva scorrere il dito sulle pagine del libro di latino, avrebbe dovuto studiare ma non lo stava minimamente facendo.

«Bè, io e Paolo abbiamo messo su una specie di band e, stasera, ci esibiamo da Tony. Ci sarete vero?»

Gaia e Gio guardarono il ragazzo entrambi abbastanza sconvolti da quello che aveva detto.

«E chi ci sarebbe all'interno di questa band? Tu, Paolo e...?»

Gli chiese Gio chiudendo con uno scatto il libro di latino dell'amica e beccandosi, quindi, un'occhiataccia.

«Un tipo che conosce Paolo, di nome Carmine e Caterina.»

«Caterina?»

Chiesero all'unisono con un tono di voce che fece voltare alcuni dei loro compagni di classe.

«Sì, perché?»

Gaia, che aveva fatto cadere la crostatina a terra, si mangiucchiò l'unghia del pollice.

«Caterina la tua ex? Quella che tu hai trovato a letto con un altro ragazzo e che si è giustificata dicendo che tu guardavi il culo alle altre?»

Filippo fece spallucce rimettendosi il cappello alla Michael Jackson in testa.

«Quella volta ha avuto ragione.»

«Stavate assieme da tre anni!»

«Gaia vuoi veramente continuare a parlare della mia storia andata a puttane?»

«Andata a puttane letteralmente!»

A quel punto Gio, sia per salvaguardare la sua persona sia per salvare Gaia da un volo dalla finestra, decise di prendere parola in quello stupido teatrino che si era andato a formare tra i due.

«Io non ci posso essere stasera Filippo. Mio padre ha la serata libera e voglio stare con lui.»

Il padre di Gio faceva la guardia notturna e non c'era quasi mai, erano rare le volte in cui i suoi colleghi potevano dargli il cambio per farlo stare a casa.

Filippo lasciò perdere il discorso che aveva iniziato con Gaia e si voltò verso il ragazzo con una faccia delusa.

«Ma come? Ma ci sarà anche Brandon...ci rimarrà malissimo!»

Gio alzò le spalle.

«Mi spiace, ma preferisco restare con mio papà stasera.»

Il ragazzo sbuffò e si voltò verso Gaia con le mani congiunte in una supplica.

«Almeno tu! Ci sarai vero?»

La ragazza sbuffò e prese in mano il telefono che teneva nascosto nell'astuccio di Hello Kitty.

«Chiedo a mia mamma e ti dico.»

Filippo fece un sorriso che andava da orecchio a orecchio e saltò al collo di Gaia rischiando di farla cadere dalla sedia.

***

Erano le 20.05 e Gio era seduto sul divano assieme a suo papà a guardare Come far perdere la testa al capo. Suo padre si chiamava Ettore, aveva quarantasei anni, i capelli ricci e marroni come quelli della figlia, gli occhi marroni e una leggera barba che solitamente teneva tagliata. Il telefono di Gio continuava a vibrare, Gaia gli stava scrivendo tutto quello che succedeva alla serata. Il ragazzo, mentre il film era a un punto non proprio importante, prese il telefono e aprì la chat con l'amica. Gaia gli aveva inviato un video.

«Ok. Ok, ragazzi...possiamo avere la vostra attenzione? Grazie.»

Filippo era in piedi su un piccolo palco, aveva la chitarra a tracolla e stava parlando in un microfono troppo basso perfino per lui che era un puffo anche con gli anfibi.

«Bene. Ci terrei a ringraziarvi, innanzitutto, per essere qui e poi vorrei ringraziare anche Tony per averci permesso di suonare qui stasera.»

Da in mezzo alla folla si sentì qualcuno urlare un: «Ci credo che vi ha lasciato, siete raccomandati.» Ma Filippo lo ignorò e continuò con il suo discorso.

«Comunque, noi ci chiamiamo...»

«Gli esauriti!» Un'altra voce dalla folla. Si sentivano anche le risate di Gaia.

«Stavo dicendo, noi ci chiamiamo I falsi secchioni. Non abbiamo brani nostri ma abbiamo delle richieste dal pubblico. Quindi...bè, quindi iniziamo.» Detto questo Filippo ritornò dritto, Caterina si avvicinò a un microfono e Paolo si sistemò il basso. Il tipo che si chiamava Carmine, invece, era alla batteria.

«Rubami la notte! Voglio stare fuori come al Berghain. Nel fuoco non si dorme, sarà che nei tuoi occhi vedo due smile!»

Filippo continuava a cantare mentre Gaia spostava l'inquadratura sul ragazzo che le stava affianco.

«Brandon! Saluta Gio!»

Urlò e il ragazzo si voltò verso la telecamera sorridendo.

«Ciao Gio!»

«Se vuoi andare da loro lo puoi fare sai?»

Gio si voltò verso suo papà e posò il telefono sul divano, accanto a sé.

«Ma no papà. Io voglio stare qui con te...e poi devo vedere come va a finire il film!»

Ettore lo guardò sorridendo e gli passò un braccio sulle spalle per poi tirarlo a sé.

«Vuoi vedere come finisce il film eh?»

L'uomo si mise a ridere e continuò finché non si trasformò in un sospiro.

«Stai diventando grande Gio...non sarai più la mia principessa ancora per molto.»

Principessa papà...sì, certo.

Si disse Gio nella sua testa, sospirando e abbracciando ancora di più suo papà.

***


Prima di spegnere la luce nella sua camera Gio prese in mano il telefono per controllare i messaggi. Gaia gli aveva mandato altre cinquanta foto della serata, in una di quelle c'era anche Paolo che cadeva dal palco per essere inciampato nel filo del microfono. E poi c'era anche un messaggio da parte di Brandon.


Nuovo messaggio da: Brandon
Ehi Gio! Mi spiace che tu non possa essere venuto stasera, mi sarebbe piaciuto vederti. Ti sei perso la caduta epica di Paolo dal palco... casomai un giorno di questi organizziamo un'uscita io, te, Filippo e Gaia. Che dici?

Gio sorrise e rispose al ragazzo. Sentiva il suo stomaco in subbuglio e uno strano calore salirgli sulle guance.

Mio Dio no! Ma ci vuole veramente così poco? Eh?

Si chiese mentre cercava di formulare una risposta sensata da mandare al ragazzo. Gio non voleva dare ragione a Gaia e, tantomeno, finire anche lui a farsi i film mentali. Ma, in una situazione del genere, gli veniva difficile non fare entrambe le cose.

Nuovo messaggio da: Gio :)

Sono sicuro di essermi perso una scena epica! Comunque sì, ok. Ci organizziamo. Buona notte.

Quella risposta assomigliava di più a un telegramma con i vari stop che un messaggio vero e proprio ma Gio non aveva tempo di pensarci, il suo cervello stava facendo i conti su una cosa più importante e paurosa: il dover dare ragione, di nuovo, a Gaia.

Nuovo messaggio da: Brandon

Ottimo! Allora chiederò anche a Filippo. Buona notte! :)

Ma vaffanculo Gaia! Te e la teoria dei quattro minuti!

Blu o Rosa?Where stories live. Discover now