La paura di non piacere, a volte,
è dieci volte più forte dei desideri di una personaOk...
Si disse Gio mentre se ne stava steso sul letto a fissare il soffitto della sua camera che, anni prima, suo padre aveva dipinto di lilla.
Facciamo un attimo il punto della situazione: mi sono tagliato i capelli, sono andato alla festa di Filippo, ho incontrato Brandon che mi ha fatto un complimento, Gaia si è fatta ottomila film mentali, lei e quell'altro delinquente mi hanno dato buca costringendomi a un appuntamento con Brandon e lui mi ha fatto un ritratto. Poi ci siamo salutati e ognuno è andato a casa sua...e io mi sto convincendo sempre di più che Gaia abbia ragione.
Gio sbuffò e si premette sul viso il cuscino per soffocare un lamento, suo padre stava dormendo dopo essere rincasato tardi e lui non aveva la minima intenzione di svegliarlo.
Per non contare quello che è successo stamattina!
Si ricordò Gio tornando con la mente a quella mattina, quando era uscito assieme a Gaia da scuola, e aveva trovato Brandon che le stava aspettando come, ormai, succedeva da qualche tempo.
***
«Fammi capire bene»
Gli disse Gaia per la quarta volta in quelle cinque ore di scuola in cui si vedevano.
«Io e Fil vi abbiamo dato palesemente buca, Brandon ti ha portato al vecchio osservatorio, strano posto per un appuntamento tra parentesi, e poi ti ha fatto un ritratto?!»
«Sì Gaia, è andata esattamente così.»
Le rispose Gio nuovamente per poi tapparsi le orecchie a causa dell'urlo che la sua amica aveva lanciato proprio nel bel mezzo del cortile.
Perché tutte a me?
Si chiese Gio rendendosi conto che aveva la maggior parte degli occhi dei suoi compagni di scuola puntati addosso.
«Tu non sei normale.»
Le disse infatti a bassa voce mentre si avvicinavano al cancello dove Filippo e Brandon li stavano aspettando. Il riccio aveva le palpebre che gli si chiudevano da sole mentre l'altro ragazzo lo guardava sorridendo, come sempre, e forse anche prendendolo un po' in giro. Gaia andò subito da Filippo, ormai diventato il suo compagno di malefatte, e si posò nuovamente con il gomito sulla sua spalla.
«Ciao a tutti! Come va?»
Filippo neanche rispose, erano in classe assieme dopotutto, e Brandon si limitò a fare un'alzata di spalle. La ragazza lanciò una rapidissima occhiata a Gio prima di sorridere furbamente e di tornare a fissare la sua attenzione sul ragazzo che aveva di fronte.
«Allora Brandon, com'è andata ieri? Vi siete divertiti tu e Gio?»
Ora la strozzo.
Pensò Gio mentre guardava con la coda dell'occhio il ragazzo.
La uccido e faccio sparire il suo cadavere buttandolo nel fiume.
Il ragazzo si passò una mano tra i capelli e rispose a Gaia sempre rimanendo con il sorriso.
«Io personalmente sì. Non abbiamo fatto chissà cosa ma sono stato bene. Peccato che né tu né Filippo siate potuti venire.»
A parte il fatto che Brandon ha detto di essere stato bene in mia compagnia...ma sbaglio o ha appena lanciato una frecciatina a Gaia e a Filippo?
Gio seguiva la scena come uno spettatore fa al cinema. Non diceva niente per cambiare gli eventi ma commentava tutto nella sua testa.
«Anche a me è dispiaciuto non poter essere venuta, ma sarà per un'altra volta.»
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Blu o Rosa?
General FictionC'è chi dice che il mondo è inclusivo...chiunque lo dica deve imparare a sparare meno cazzate! Giorgia ha diciassette anni e non le è mai piaciuto il suo riflesso allo specchio. Non perché avesse scarsa autostima. Ma proprio perché lo specchio del...