Blu~Capitolo 27

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Cara Giorgia,

Non merito la tua attenzione e dubito che tu leggerai questa lettera scritta da una povera donna che della vita non ha mai capito niente. Devi sapere che mi dispiace. Mi dispiace per come ti ho trattato in tutti questi anni e mi spiace anche per le mie battute poco delicate da quando tua madre ci ha lasciato. Ma vorrei raccontarti delle cose, prima di chiederti nuovamente scusa e attendere, se mai deciderai di concedermelo, il tuo perdono. Come avrai sicuramente visto ti ho lasciato un regalo. Tua madre aveva preso l'abitudine di segnare gli eventi che le piacevano di più di un anno attraverso varie fotografie. Quello che ti ho lasciato e anche quello a cui tengo di più. 

Devi sapere che io e tua madre eravamo molto legate, so che è strano da pensare ma è la verità. Nella foto che hai visto io avevo vent'anni, tua madre diciassette. A lei piaceva moltissimo quella foto, diceva che le ricordava quanto mi voleva bene. Eppure è da quell'estate che il nostro rapporto ha iniziato a sgretolarsi. Io sono sempre stata una rompicoglioni. 

Anche all'epoca lo ero e pressavo tua madre per i suoi cambi di stile sempre al limite della normalità. Litigavamo spesso. Lei mi diceva che ero solo una bacchettona che non riusciva ad uscire dagli schemi o, semplicemente, non riusciva ad accettare che ci fosse un modo fuori da casa nostra. Io le rispondevo che non era vero, che io fuori da casa nostra ci vedevo eccome. Solo che vedevo un modo molto più ordinario e lussuoso. Ci insultavamo a vicenda. Io insultavo lei per il suo stile. Lei insultava me per il mio. 

Passammo anni così. Alla fine lei incontrò tuo padre, santo uomo, e io incontrai un uomo molto più grande di me, aveva dieci anni in più. Si chiamava Fabrizio, era affascinante ma non bellissimo...e in più poteva permettersi il tenore di vita che io avevo sempre sognato. Forse sono stata resa cieca da quella mia situazione e dal mio aver avuto più fortuna di Claudia nel raccattarsi un uomo. 

Come mi sbagliavo. Ma all'epoca non me ne rendevo conto, sono stata orribile anche con tuo padre. Alla fine Fabrizio mi mollò, perché? Immagino che tu debba saperlo. Non ero la sua prima scelta, bambina mia. Ero una semplice amante, una di quelle che vengono ingannate e poi scaricate. 

Tua madre fu molto gentile con me, era già incinta di te all'epoca. Mi aiutò a rialzarmi da quel bruttissimo scivolone che era stato Fabrizio e mi ospitò perfino a casa vostra. Ci restai fino al tuo primo compleanno...poi la situazione degenerò nuovamente, e ancora per colpa mia. Ricomincia a giudicare tua madre per il modo in cui ti educava, ti vestiva, ti dava da mangiare. Non so perché ricominciai. Forse perché avevo bisogno di accusare qualcuno e, accusare tua madre, era la cosa che mi veniva più naturale fare. Ma è una scusa di merda, lo so da sola. Me ne andai dalla vostra casa. Da allora in avanti feci pesare su tua madre ogni singola scelta che faceva e, di conseguenza, la facevo pesare anche su di te. 

A volte penso di essere io la causa per cui tua madre ci ha lasciato. Non lo so. Ci sono tante cose che non so bambina mia. Come sono tante le cose che ho perso durante la mia vita a causa del mio egoismo e del mio carattere. Ma ora basta! Ti chiedo ancora scusa per tutto e, se vorrai perdonarmi, la mia porta è sempre aperta. 

Ti auguro di essere come la tua mamma, una persona a cui la gente voleva bene.

Maria Diletta

Maria Diletta

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