quattordici

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Qualcuno bussò alla porta di domenica mattina e nessuna di noi aveva intenzione di andare ad aprire.

"Nicole, sei più vicina alla porta, vai tu" dissi, coprendomi fino alla testa.
Inutile dire che ricevetti una serie di insulti da parte della ragazza.
Sentii la voce di Filippo e nascosi il viso sotto al cuscino.

"So che non stai dormendo" disse scoprendomi e sedendosi al mio fianco.

"Sono struccata, Filo. Che vuoi?" domandai assonnata.

"Ti ricordo che ti ho vista in tutti i modi possibili ed immaginabili, non devi preoccuparti. Anzi, adesso vestiti che usciamo"

Allungai un braccio verso il mio comodino, guardando l'ora sul mio telefono. Erano circa le dodici e mezza, dove diavolo voleva andare?
Mi disse che voleva portarmi a pranzo fuori, come se mi avesse letto nel pensiero.
Mi alzai dal letto contro voglia e scelsi un paio di jeans e un maglioncino dalla mia valigia, per poi chiudermi in bagno e prepararmi. Dopo di che uscii e iniziai a truccarmi davanti allo specchio, mettendo un po' di mascara e un rossetto nude.
Prima di mettermi il giubbotto ed uscire con Filippo, presi le superstar e me le misi.

"Possiamo andare" dissi prendendo il telefono.

Salutai le ragazze ed uscii dalla stanza seguita da Filippo.
Osservai tutto di lui; indossava dei jeans neri che gli fasciavano perfettamente le gambe strappati sulle ginocchia, la maglietta nera e quella felpa rosa che sempre indossavo.
Alzai gli occhi sul suo viso e notai che mi stava osservando trattendendo un sorriso.

"Non smetterai mai di osservarmi" non era una domanda, bensì un'affermazione. E per quanto fosse convinto, aveva perfettamente ragione.

"Stavo solo cercando di capire quanto quella felpa potesse stare bene su di me" mentii.

Continuammo a camminare e, questa volta, era lui a fissarmi.
"Devi dirmi qualcosa?" chiesi.

Scosse la testa, "in realtà, in questo momento, vorrei soltanto baciarti"
"Ma non penso sia questo il momento adatto" continuò.

"E quand'è il momento adatto?" domandai, leggermente imbarazzata.

Alzò le spalle e mi mise un braccio intorno alla vita.
Non mi ero neanche accorta di essere arrivati davanti ad un ristorante.

"Avevo prenotato un tavolo per due" disse Filippo.

"Cognome?" domandò il cameriere.

"Fanti"

Il cameriere ci fece segno di seguirlo, portandoci verso un tavolino.
Io e Filippo centravamo poco con le persone presenti in quel ristorante; erano tutti eleganti e ben composti.

Flashback
"Filippo, ma hai visto come sono vestite le persone in questo posto?" domandai guardandomi intorno.

"Siamo a Parigi, Lucrezia" disse semplicemente.

"E noi siamo vestiti con dei semplici vestiti. Potevamo mettere qualcosa di più elegante, almeno!" mi lamentai.

"Ti importa così tanto il pensiero di queste persone?" domandò.

"In realtà no, ma mi sento in soggezzione" spiegai.
"Ma è tutto perfetto"

"Se non fossi venuta, chi avresti portato con te? Insomma, avevi già prenotato per due" chiesi.

"Avrei fatto un pranzetto romantico con Einar"
"No, non è vero. Avrei semplicemente disdetto la prenotazione"

"C'è un ma, no?" domandai sorridendo.

"Ma... ero sicuro che saresti venuta" ammisse.

Parlammo e scherzammo per tutto il pranzo. Si mostrò anche geloso poiché, secondo lui, un cameriere continuava a fissarmi.

"Non poteva tenere i suoi occhi puntati su qualcun'altra?" commentò appena uscimmo dal ristorante.

"Filippo, era solo una tua impressione" risposi per la trentesima volta.

Mi prese il volto con le mani e avvicinò il suo viso al mio.
Mi lasciò un bacio dolce e delicato, come se avesse paura che io potessi respingerlo. Ma non sapeva che, da quando mi disse che voleva baciarmi, non aspettavo altro.
Mi mancava così tanto.

Spostai le sue mani sui miei fianchi, mentre io incrociai le braccia dietro il suo collo.
Ci staccammo poco dopo e rimasi a fissare i suoi occhi sorridendo.

Spazio Autrice:
Questo capitolo è più corto rispetto agli altri e non mi piace moltissimo.
Solo che non sapevo cosa scrivere, dato che nei prossimi capitoli ci sarà un breve salto temporale. Scoprirete il perché Lucrezia e Irama si sono lasciati, la lettere di Lucrezia, le squadre del serale e si concentreranno maggiormente sul Serale di Amici.
In questi giorni non ho pubblicato perché ero in gita con la scuola e volevo godermi la vacanza. In più non avevo il wifi e non volevo sprecare tutti i miei giga haha.

Fragile | Irama PlumeWhere stories live. Discover now