venti

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"Sei pronta per il palco del Serale?" mi chiese Daniele ad un passo da esso.
Annuii e, dopo un respiro profondo, entrammo tutti in studio.

Il palco era gigante e faceva strano solo essere lì.
Emma mi raggiunse con un sorriso a trentadue. Poco dopo partì la sigla di Amici e tutti noi ci mettemmo a ballare.
Filippo, ballerino, si scatenò insieme a Valentina, così come gli altri due ballerini.
Feci fare qualche giravolta ad Emma, mentre Filippo ci ronzava intorno prendendo entrambe per mano.
La musica si fermò e si udì la voce di Maria, la quale ci disse di avvicinarci al led per guardare un video.
Nel video Maria dava il benvenuto ad ognuno di noi dicendo parole sincere.

"Benvenuta ad una ragazza di vent'anni" disse Maria quando iniziò il mio video "ad una ragazza tanto fragile quanto forte. Benvenuta ad una ragazza che crede tanto nei suoi sogni, ma che ha dovuto fare tanti sacrifici per ottenerli. Ad una ragazza a cui non piace piangere in pubblico e che fa di tutto per non farsi vedere da nessuno, ma che spesso non riesce a trattenersi e fa uscire tutto quello che si tiene dentro. Benvenuta, Lucrezia, e buona fortuna"

"Grazie, Maria" dissi, stringendo la mano di Filippo.

Dopo il video, ci disse di sederci sulla panchina tutta bianca - alla destra del palco, se si danno le spalle al led.
Mi misi seduta tra Emma e Filippo ed ascoltai le parole di Maria.
Ci spiegò il funzionamento del Serale. C'erano tre fasi e potevamo essere bloccati dai professori alla prima.
Di conseguenza, potevo essere bloccata da Carlo Di Francesco ad inizio di ogni serale - sempre se sarei rimasta per tutte le puntate.

"Facciamo un esempio. Adesso mettetevi tutti su quella linea bianca" disse Maria. Ci mettemmo tutti su una linea bianca che si illuminò davanti alle sedie della commissione.
"Per esempio, passate tutti alla seconda fase tranne Daniele. Tu devi andare in proposta di eliminazione" e si illuminò di rosso una piccola parte dello studio.
Daniele salì le gradinate che portavano al luogo indicato da Maria, mentre tutti noi salimmo in seconda fase. Lì ci saremmo dovuti esibire ed era il pubblico a votare e a decidere chi sarebbe passato in terza fase, nel caso in cui vincesse la squadra bianca. Se no tutta la squadra raggiungeva Daniele.

"Facciamo finta che passano in terza fase Irama, Luca ed Emma. Tutti gli altri devono raggiungere Daniele in proposta di eliminazione" così feci quello che Maria ci disse, seguendo Valentina e Filippo.

"Ci sarà un solo vincitore di puntata, mettiamo caso che sia Luca. Emma e Irama dovete raggiungere gli altri" continuò Maria.
"Al vincitore sarà concesso di salvare qualcuno, tutti o nessuno, così come al direttore artistico, Luca Tommassini"

Ci disse, infine, che sarebbero stati i professori a votare "sì" o "no" per decidere se salvarci o meno.

"Non eliminiamo nessuno, non si sa mai" ridacchiò Maria.

"Grazie" dicemmo io e Luca contemporaneamente, ciò ci portò a guardarci e scoppiare a ridere.

Sentii lo sguardo di Filippo addosso e, quando mi girai, lo trovai a fissarmi con quei suoi occhi dal coloro indescrivibile.
Gli feci un mezzo sorriso, che lui non ricambiò e che mi portò ad alzare un sopracciglio. Che gli prendeva adesso?

Dopo qualche minuto, i ragazzi della produzione, ci portarono in casetta.

"Che hai?" chiesi a Filippo nel tragitto dallo studio alla casetta.

"Niente" disse, continuando a guardare davanti a sé.
Lo presi per mano, ma retrasse immediatamente la sua.

"Questo non è niente" commentai.
"Tu sei geloso" buttai lì. Spesso si comportava così quando qualcosa o qualcuno lo infastidiva e, nella maggior parte dei casi, perché pensava che qualcuno ci stesse provando con me.

"E anche se fosse?" domandò, portando le mani dentro le tasche della sua tuta.
Sorrisi portando lo sguardo su di lui.

"Sei più bello quando sei geloso" commentai, lasciandogli un bacio sulla guancia e raggiungendo Emma, la quale era poco più avanti di noi.

Filippo mi riportò al suo fianco, "mi danno fastidio gli sguardi che lanci a Luca"

Trattenni a stento una risata, "ma di che parli, Filo? Tralasciando il fatto che non lancio nessuno sguardo a nessuno, Luca è felicemente fidanzato ed anch'io fino a prova contraria"

"E come fai a sapere che è fidanzato?" mi domandò lui.

"Parlandoci, forse? Dai, Filippo, questa conversazione sta cadendo nel ridicolo" dissi, lanciandogli un'occhiata.

"Mi stai dando del ridicolo?" domandò lui con un sorriso sulle labbra.
Scossi la testa, in segno di disperazione, e lo spintonai leggermente.

Filippo mi mise un braccio intorno alle spalle ed insieme entrammo in casetta.
Quando inizierò a capire questo ragazzo, sarà giunta la mia morte!

Spazio Autrice:
Oggi ho fatto solo la prima ora a scuola perché avevo una verifica e sto poco bene.
Comunque, spero di riprendermi presto!
Ditemi cosa ne pensate del capitolo, come sempre.

Fragile | Irama PlumeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora