cinquantacinque

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20 Luglio, Lucrezia's birthday.

Era passato un mese dall'ultima volta che vidi Filippo, a causa dei vari eventi che tenevano impegnati entrambi. Ovviamente siamo sempre rimasti in contatto ed ogni sera passavamo qualche ora in videochiamata per parlare della nostra giornata.

Quella sera Nicole si presentò a casa mia con un muffin al cioccolato e sopra una candelina.
Scoppiai a ridere quando aprii la porta e la vidi davanti a me con la faccia da bambina.

"Prima devi esprimere un desiderio" mi disse, prima che io potessi abbracciarla.
Soffiai sulla candelina sperando di passare quella sera nei migliori dei modi. Dopodiché l'abbracciai e la feci entrare.

"Come mai sei qui?" le chiesi, mentre dividevo il muffin a metà.

"Tua madre mi ha chiamato dicendomi che non avevi intenzione di festeggiare il tuo compleanno" fece una breve pausa "quindi ho deciso di farti passare questo giorno con la sottoscritta"

Il fatto che mia madre avesse contattato Nicole, sapendo che è una mia grande amica e che Filippo era impegnato anche quel giorno, mi fece capire ancora una volta quanto quella donna tenesse alla mia felicità.

"Mi fa strano passarlo senza Filippo..." ammisi.

Nicole sbuffò, "non puoi pensare sempre a lui, Lu. E poi festeggeremo solo io, te e tua mamma, perché non la lasceremo a casa"

"E cosa vorresti fare?" le chiesi, incrociando le braccia sotto al petto.

Nicole si alzò e mi costrinse a fare lo stesso, per poi portarmi in camera mia.
Iniziò a curiosare nel mio armadio, alla ricerca del vestito perfetto - così mi disse.

"Perché mi serve il vestito perfetto? Non faremo niente di che" sbuffai, sedendomi sul letto.

"Eccolo!" urlò lei, senza darmi una risposta.
Mi porse la mia tutina nera con i pantaloni lunghi e mi invitò a provarmela.

"Questo non è un vestito" commentai ovvia. Come mi aspettavo, però, Nicole alzò gli occhi al cielo ed io indossai la tutina per non sentire la mia amica urlarmi contro.
Mia madre entrò in camera e mi disse di truccarmi, se no sembravo uno zombie. Ma non hanno niente da fare oggi?

[...]
Venni presa a braccetto da mia madre e da Nicole, le quali avevano un atteggiamento fin troppo strano.
Mi fermai davanti al ristorante: i miei genitori mi portavano sempre lì durante i miei compleanni, ma dopo la morte di papà non ci andammo più. Sorrisi e ripresi a camminare, ringraziando mia madre.

Un cameriere ci condusse verso il nostro tavalo, che si trovava all'esterno.
Appena varcai la porta che collegava l'interno all'esterno, tutti i presenti urlarono "auguri". Vi erano tutti quelli di Amici, alcuni miei amici e qualche parente. Mancava solo lui.
Abbracciai e ringraziai tutti, uno ad uno.

"Vogliamo un discorso" urlò Federico Baroni, facendomi imbarazzare. Grace e Nicole gli diedero corda e la cosa si estese tra tutti i presenti.

Alzai gli occhi al cielo.
"Cosa dire, ringrazio tutti per essere qui in un giorno in cui neanche mi andava di uscire. Sono comunque contenta che Nicole sia venuta qui per me e che abbia escogitato un piano con mia madre a mia insaputa"

"Scusate il ritardo"

Mi girai verso il ragazzo che parlò e gli rivolsi un sorriso: Lorenzo.
Lo salutai, un po' delusa che al suo fianco non si trovasse Filippo.
Successivamente due mani si posarono sui miei occhi.

"Devi indovinare" mi disse Carmen.
Toccai le mani e notai che erano gli anelli di Filippo, ma appena sentii il ragazzo che mi copriva gli occhi ridacchiare capii che non era lui.

"Non è Filippo" affermai convinta "non so chi possa essere"

"Sei troppo forte, baby" mi sussurrò Simone all'orecchio, togliendo le mani dai miei occhi e consegnando gli anelli a Lorenzo.
Filippo si trovava proprio davanti a me con in mano una rosa e un sorriso sul volto.
Allacciai le mie braccia dietro al suo collo e le mie gambe attorno al suo busto, mentre lui mi teneva ridendo.

"Mi avevi detto che non saresti riuscito a venire" gli dissi all'orecchio.

"E secondo te avrei sprecato l'opportunità per farti una sorpresa? Stavi anche per rovinare tutto"

"Come?" chiesi, scendendo e guardandolo confusa.

"Non volevi festeggiare il tuo compleanno solo perché ti avevo detto che non riuscivo ad esserci..."

"Piccioncini, volete stare lì ancora per molto o mangiamo?" urlò Mattia, un nostro caro amico.
Filippo gli mandò un bacio volante con la mano e ci andammo a sedere.
Tra le mani tenevo stretta quella rosa, mentre un sorriso sincero si dipinse sul viso.

[...]
Alla fine la serata si concluse nei migliori dei modi e tutto questo grazie alle persone che mi circondavano.
Passai una serata piena di amore e felicità, senza pensieri.

Dopo la cena, giunto un orario indecente, tornammo tutti a casa. Mia madre invitò Filippo e Lorenzo a rimanere per la notte.
Così i due si 'accamparono' nella mia camera e, di conseguenza, andammo a dormire ancora più tardi avendoci tante cose da raccontarci.

"Sono contenta che tu sia qui" sussurrai, consapevole che Filippo si era già addormentato.

Spazio Autrice:
Scusate l'orario e l'assenza, ma non sapevo come mettere giù alcune parti. Infatti non sono completamente soddisfatta :(
Spero che comunque ci siano delle parti che vi piacciano!

 Infatti non sono completamente soddisfatta :(Spero che comunque ci siano delle parti che vi piacciano!

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Fragile | Irama PlumeWhere stories live. Discover now