quaranta

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Subito dopo la riunione con il mio manager, mi disse che mi avrebbe portata in macchina fino a Milano per provare qualche brano in studio.
Così salutai Simone, ringraziai la sua famiglia e presi le poche cose che avevo portato con me in quel viaggio.
Fortunatamente partimmo presto ed arrivammo a Milano per le quattro del pomeriggio.

[I R A M A]
Con Emmina mi trovavo davvero bene, grazie alla sua relazione con Biondo e la sua amicizia con Lucrezia avevamo legato tanto, specialmente in quest'ultimo periodo.
Dopo l'uscita di Lucrezia, è sempre stata la principessina della casa e, essendo anche la più piccola, la trattavamo come una sorella minore.

Lucrezia... era sempre il mio punto fisso. Facevo fatica a non pensare a lei, soprattutto nei momenti in cui mi soffermavo a pensare.
Nonostante ciò, cercavo di essere sempre concentrato nel mio lavoro e di farmi vedere il più sorridente possibile, dato che nelle sue lettere mi aveva scritto di sorridere di più.
Al polso avevo sempre quel braccialetto che mi lasciò sul comodino. Era un semplice bracciale che, però, lei non toglieva mai dal suo polso.
Lo custodivo come se fosse il gioiello più raro che avessi, perché sapevo che per Lucrezia lo era.

"A che pensi?" mi chiese Emma con il suo adorabile accento, sedendosi al mio fianco.

"Stavo ripassando mentalmente le nuove canzoni" mentii, ma Emma se ne accorse e mi lanciò uno sguardo glaciale.
"Penso sempre alla stessa cosa, Emmina" risposi, alludendo a Lucrezia.

"Chissà cosa starà facendo adesso" continuai.

"Secondo me" iniziò Emma "sta lavorando ad un suo disco. È molto brava e sono sicura che qualche casa discografica l'ha contattata"
"Da quanto la conosci?" mi domandò.

"Due anni, oramai" risposi.

"Oh, yeah, you're right. Me l'aveva detto"

Annuii un po' distratto, mentre mi immaginavo la mia piccola Lucrezia fare ciò che ha sempre desiderato.
Mi passai una mano tra i capelli ed ascoltai Emma parlare di Simone, della sua famiglia e delle canzoni che le avevano assegnato.
Adesso che aveva imparato la lingua, riusciva a comunicare meglio. Per questo motivo scoprii la sua parlantina.

[...]
Tornai dalle prove un po' stanco e, per questo motivo, mi distesi sul letto chiudendo gli occhi.
Mi addormentai poco dopo.

[L U C R E Z I A]
"Sarà che hai preso tutto
E l'hai buttato via
Qualsiasi cosa fu
Qualunque cosa sia" iniziai a canticchiare, mentre uscivo dalla sede della Sony.

Mi scontrai con qualcuno e, quando alzai gli occhi verso quella persona, mi accorsi che era Riccardo Marcuzzo, nonché vincitore della categoria canto della scorsa edizione di Amici.
Gli rivolsi un timido sorriso e continuai per la mia strada. Poco dopo mi arrivò una notifica da instagram.

@about_riki ha iniziato a seguirti.
@about_riki vuole inviarti un messaggio.

Alzai le sopracciglia, sorpresa da quelle notifiche.
Aprii, curiosa, la seconda notifica e lessi il suo messaggio.

Da @about_riki:
Scusami per prima, non ci siamo neanche presentati.

A @about_riki:
Tranquillo, non penso tu ti debba presentare a me però.

Da @about_riki:
Neanche tu devi presentarti, fidati. Ho seguito qualche puntata del serale e sei stata una bomba!

Riccardo Marcuzzo che mi ha fatto un complimento e mi conosce?
Sorrisi leggendo quelle parole ed iniziammo a parlare. Era tutto così surreale...

Spazio Autrice:
Hi guys, finalmente la settimana è finitia ed inizia il weekend.
Sono davvero stanca in questo periodo e non vedo l'ora che finisca la scuola.
Voi tutto bene?

Fragile | Irama PlumeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora