quarantotto

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10 Giugno, Domenica.

Il mio primo e vero InStore, proprio nella città in cui tutto è iniziato: Roma. Sembrava tutto così surreale, come se mi trovassi in un sogno. Fortunatamente, però, al mio fianco c'era una delle persone che mi ha aiutato tanto durante questo percorso: Simone - o Biondo, come preferite.
Infatti, avevamo combinato l'InStore: stesso posto, stessa ora e stesso giorno.

[...]
Entrambi cantammo un paio delle nostre canzoni. Successivamente, ovvero mentre facevamo le foto e firmavamo i dischi, venne messa come musica di sottofondo le nostre canzoni e qualche inedito di Emma e Filippo.
Inutile dire che i ragazzi impazzirono appena Simone si mise a cantare le canzoni di Emma, mentre io mi godevo tutto lo spettacolo ridendo.

Quella giornata finì molto tardi, ma eravamo entrambi molto soddisfatti e felici. Inoltre sono stati tutti molto gentili, in quanto alcuni ragazzi ci hanno fatto anche dei piccoli regali.

"Andiamo a mangiare?" mi domandò Simone, una volta fuori.

Annuii, "ho bisogno di sushi, nonostante avevo promesso a Filippo che ci sarei andata con lui..."

Biondo mi mise un braccio intorno alle spalle, "non ti preoccupare. Una pizza e via"

Simone mi portò in una delle tante pizzerie che provammo quando iniziò Amici.
Iniziammo a parlare, mentre aspettavamo le nostre amate pizze.

"Domani c'è la Finale, immagino la guarderai qua"

"Esatto, anche perché ho promesso a Filo che ci sarei stata in studio. Inoltre, ho dovuto spostare l'evento di domani ma non è stato un problema" spiegai.

"Dove dovevi andare?" mi chiese il biondo.

Gli dissi che sarei dovuta andare in Sardegna dato che avrei fatto prima le isole ed il sud, per poi salire e fare il centro, concludendo con il nord. L'ultima città sarebbe stata Milano.

Parlammo del più e del meno. Simone mi disse che Emma, come già sapevo in realtà, era ritornata a Malta ma aveva intenzione di trasferirsi in Italia. Anche perché la loro sarebbe stata una grande relazione a distanza.
Simone aveva perso completamente la testa per la maltese - cosa corrisposta ovviamente - e, la prima volta che lo vidi, non avrei pensato che un ragazzo come lui potesse essere così romantico.
Sono contenta, però, che io mi sia ricreduta e che possa contare su di lui in qualunque momento.

"Lucrè, sai che me piace un sacco la tua compagnia" iniziò Simone "ma ti preferisco quando non stai sulle nuvole"

Alzai gli occhi al cielo, trattenendo un sorriso.
"Scusa" sussurrai.

[...]
Quella sera rimasi a dormire da Simone, nonostante lui il mattino dopo dovesse partire per Milano.
Fortunatamente sarebbe venuto Lorenzo a farmi compagnia, così da poter accogliere entrambi Filippo una volta finito il programma.

Ero estremamente distrutta, ma felice come non mai.
Il pensiero che domani avrei avuto, quasi del tutto, Filippo con me mi riempiva di gioia. Anche se un briciolo di paranoia era presente in me.

"Simo" sussurrai, sporgendomi verso la brandina su cui stava dormendo.

"Dormi Lucrè, non me sembra il momento de iniziate una conversazione" disse lui, con voce impastata di sonno.

Sbuffai e mi rigirai nel letto, cercando di prendere sonno.
Rimasi sveglia per non so quanto tempo, quando finalmente caddi tra le braccia di Morfeo.

Spazio Autrice:
Hi guysss. Voilà un nuovo capitolo, di passaggio.
Cosa ne pensate?

Sono un po' in ansia per la finale, help me...

Fragile | Irama PlumeWhere stories live. Discover now