1. The unknown boy

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«Emma! Muoviti» la voce di mia madre arriva alle mie orecchie come un fulmine.
Faccio una smorfia e mi alzo dal letto per andare di sotto.

Salvatemi.

Perché devo esserci anche io a far vedere la casa dei nonni ai nuovi compratori?
Cosa c'entro io in tutto ciò?
È già la quarta volta che ci vado e mia mamma per tutte le volte non si è dimostrata convinta riguardo ai nostri vicini.
"È importante scegliere qualcuno di adatto. Infondo distano pochi metri da noi" dice tutte le volte.

Spero sia una cosa veloce e indolore dato che dopo mi viene a prendere Kassandra e non ho tempo da sprecare.
Tutte le volte devo far fare il giro della casa ai figli dei possibili compratori o ai nipoti o qualsiasi altra cosa.

Se fosse per me la venderei subito, basta che l'affitto sia buono.

Infilo le Vans in due secondi e scendo di sotto non prima di aver preso il mio capellino.
In questi giorni di caldo non posso fare altro che metterlo e raccogliere i capelli in una coda.
Los Angeles è davvero calda d'estate e bisogna in qualche modo sconfiggere l'afa.
Soprattutto perchè ho i capelli piuttosto lunghi e tengono moltissimo caldo.
Beh...un lato positivo c'è. D'inverno li uso come sciarpa.
Scherzo scherzo, in parte.

Non appena arrivo in salotto entro nel campo visivo di mamma che mi guarda come fa un cacciatore prima di sparare alla sua preda.
Ps. La preda in questione sono io.

«Togliti il cappello. Non fai bella figura» mi ammonisce fulminandolo con lo sguardo.
«Ho i capelli sporchi» mento continuando a guardare il mio cellulare.
È inutile opporsi. Basta annuire e dire qualche "si" ogni tanto.
«Non hai caldo con quella felpa?» domanda indicando il mio bellissimo top-felpa.
Amo il mio stile. Mi ispiro sempre a personaggi famosi e mi piace un sacco. È casual, sexy e comodo allo stesso tempo.
Per esempio, oggi indosso il reggiseno della Calvin Klein con sopra il top-felpa e infine i pantaloncini di jeans.
Comodo, pratico e perché no...anche provocante.

Questi pantaloncini mi fasciano benissimo le gambe lasciando un po' di sedere fuori, ma niente di eccessivo.
Infondo sono una ragazza e posso permettermelo quindi non vedo dove stia il problema.

«Punto primo non è una felpa e punto secondo no, sto benissimo. Non ti preoccupare mom» le sorrido andando verso la porta.
Lei mi segue e io le cingo le spalle con il braccio.
«Papà?» chiedo guardandomi in giro.
«È già dentro con i clienti. Sii gentile e comportati bene» mi ammonisce attraversando il giardino.
«Ma io sono un angioletto» faccio la faccia da cucciolo e lei mi sculaccia prima che io mi stacchi.

Kessie mi ha mandato un messaggio.
Più precisamente una foto.
La apro e scoppio a ridere nel vedere la nostra foto di ieri sera in discoteca.
Lei ha gli occhi chiusi e la bocca aperta mentre io sono ancora peggio.
Ho una faccia orrenda. Cerco di levarmi i suoi capelli dalla faccia mentre alcuni mi sono palesemente finiti in gola.

Incomincio a ridere di gusto rispondendo alla mia amica.
«Emma!» mia mamma alza il tono di voce così io mi blocco e alzo lo sguardo.
Oh.
Non mi ero nemmeno accorta di essere in casa e di trovarmi già in salotto.
«Oh. Scusa» senza nemmeno bloccare il telefono lo metto nella tasca posteriore dei pantaloncini.
Cazzo! Mia madre me la menerà per due settimane.

Osservo l'orribile espressione sul volto della mia mammina cara e dolce, rivolgendole un sorriso da cucciola.
«Scusatela. Non è sempre così» mia mamma si scusa con l'uomo che ha di fronte e tralasciando le scuse non necessarie aggrotto le sopracciglia.
Scusatela? Ma se c'è solo il tizio davanti a me?

YoungbloodWhere stories live. Discover now