62. Ciao amore

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«Seth, ti sto chiedendo di farlo per me» sussurro, posandomi una mano sulla fronte.
«Emma. Lo sai già come la penso» la sua voce è distaccata e fredda.
Non capisco perché debba fare così.
Potrebbe farmi questo favore e venire a conoscere di persona Tyler e avere una conversazione da persone civili, senza odiarlo per nessuna ragione.
Io e Tyler stiamo insieme e lui deve accettarlo. In un modo o nell'altro deve andare d'accordo con il mio ragazzo.
Ma io lo so che Seth ci tiene a me, altrimenti non mi risponderebbe neanche alle chiamate e ai messaggi. È solo orgoglioso e non vuole ammettere di aver sbagliato.

«Lui vuole conoscerti e cercare di mettere le cose a posto. Perché non potete andare d'accordo?. Siete due delle persone più importanti della mia vita. Per favore» lo supplico.
Ho bisogno in primis io stessa che la mia famiglia sia unita. Non voglio avere un brutto rapporto con mia fratello perché amo Tyler.
Seguono istanti di silenzio nei quali sento soltanto il suo respiro.
«E va bene» sospira, «Ma sappi che non cambierò opinione dall'uno al due» aggiunge subito dopo.
Sorrido, mordendomi il labbro inferiore.
È già qualcosa. Almeno si vedranno e potranno parlare e confrontarsi.
«Sì, certo. Grazie mille» sussurro, dopodiché riattacco e metto via il telefono.

Devo prepararmi per uscire con Kassandra e Bryan.
È da un po' di tempo che non facevamo una rimpatriata tutti e tre.
Odio ammetterlo, ma purtroppo questa è la verità: essere fidanzati ti distoglie un po' dagli amici.
È inevitabile che una persona passi più tempo con il proprio fidanzato o la propria fidanzata che con gli amici nei primi mesi di frequentazione.
Ma sto comunque cercando di dividermi in tutte le parti per non deludere nessuno, ma soprattutto per non perdere nessuno.

Indosso al volo un paio di jeans e un maglione, coprendomi per bene con il cappotto di lana.
Fuori non dico che si gela, ma quasi.
Questa notte è nevicato e quindi le temperature si sono abbassate di colpo di parecchi gradi.
Infilo uno stivale e inizio a scendere le scale mentre cerco di infilare anche l'altro, ma rischio di cadere così ci rinuncio.

Sono con uno stivale in mano quando entro in cucina.
«Ciao...» mia mamma osserva la mia mano, «Perché hai una scarpa in mano?» domanda saettando subito con lo sguardo ai miei piedi.
«Io» sto per parlare, ma una voce inconfondibile mi fa fermare.
Cosa ci fa il mio ragazzo in casa mia?
«Tyler?» domando interrogativa.
Anche lui sembra sorpreso di vedermi, il che è un po' strano dato che questa è casa mia.
Non mi aveva detto che sarebbe passato. Non ne avevo idea.
«Ciao amore» mi sorride avvicinandosi lentamente.
Nota anche lui la mia scarpa e si mette a ridere.
«Cosa ci fai qui?» gli domando, sporgendomi per far combaciare le nostre labbra in un bacio veloce.
«Tuo padre aveva bisogno di aiuto per dei lavoretti di sotto, così eccomi qui» spalanca le braccia muscolose coperte soltanto da un maglioncino rosso che gli dona alla grande.
«Ah ho capito» sorrido, felice del fatto che tutti vadano d'accordo.
Sto per dirgli che devo andare quando il suono del clacson di Bryan mi fa sobbalzare.
«Devo andare» alzo gli occhi al cielo e corro praticamente verso la porta.
«Emma!» mi richiama lui, così mi volto guardandolo con un sopracciglio alzato.
«La scarpa» alza un braccio nella mia direzione, indicandola.

Come cavolo è possibile dimenticarsi di non avere una scarpa?
Per di più se l'altra la tieni in mano.

Sorrido imbarazzata, «Ti amo» sussurro facendolo sorridere.
«Anche io» leggo praticamente solo il labiale prima di essere completamente pronta.
«Ci vediamo stasera» annuncio dopodiché esco e lasciandomi la porta alle spalle corro verso la macchina del mio migliore amico.

Con un balzo finisco sul sedile posteriore.
«Ti stiamo aspettando da quindici cazzo di minuti» sbraita proprio lui, fulminandomi con lo sguardo.
Il solito esagerato.
«Abbiamo anche visto Tyler fare avanti e indietro con una cassa degli attrezzi per almeno tre volte» aggiunge, uscendo dal vialetto di casa mia.
«Scusate, ma ero al telefono con mio fratello» mi giustifico.
«Per questa volta come per le altre centomila perdonata» mi rassicura Kassandra, sorridendomi dolcemente.
«Comunque come mai Tyler è a casa tua? Tutto okay?» domanda lei, girandosi sul sedile per guardarmi.
«Sì, sì. Papà aveva bisogno aiuto per dei lavori» allaccio le stringhe degli stivali.

Quando arriviamo in centro, scavalcando la neve e stando attenti a non scivolare, ci dirigiamo verso il nostro bar preferito.
È il miglior posto della città dove fanno la cioccolata calda.
Te ne danno una quantità industriale ed ha un sapore buonissimo, puro. Come se l'avessero fatta loro, sciogliendo il cioccolato, in quel preciso istante.
Favoloso.

Una volta dentro ci spogliamo dai pesanti cappotti e dopo aver ordinato incominciamo a chiacchierare.

«Allora, come va con tuo fratello?» domanda Bryan sistemandosi il ciuffo ribelle di capelli.
«Meglio. Ha accettato di venire qui a Los Angeles per poter parlare con Tyler» e sinceramente spero che mantenga la parola data.
«Quando verrà?» chiede la mia migliore amica spalmandosi la crema idratante sulle mani.
Al solo pensiero di avere le mani viscide mi viene la pelle d'oca.
Odio mettermi creme o oli sulla pelle.
È una strana sensazione.

«Non ne abbiamo ancora parlato, ma spero presto» la guardo con indecisione ed è come se lei capisse tutto.
Mi conosce oramai da troppi anni.
«Beh, speriamo in bene» aggiunge Bryan.
Annuisco soprappensiero.
Già, speriamo in bene.

«Comunque» Kassie fa un sorriso smagliante, «Natale è alle porte e così pure Capodanno» ammica.
So già cosa ha in mente.
«Organizziamo qualcosa di speciale per la fine dell'anno? Ho saputo che ci sarà un' enorme boat party. Sarà una figata» prende il telefono dalla borsa e ci smanetta sopra.
«Ecco!» esclama porgendocelo, «Guardate quello dell'anno scorso» Bryan e io scorriamo le foto e mi ritrovo a concordare con lei.
Scommetto che ci divertiremo.
«Ci sto» affermo emozionata, «Può unirsi anche Tyler?» domando.
«Certo che sì. Possiamo portare chi vogliamo. Più siamo meglio è» afferma Kassandra riprendendosi il telefono.
«Tu Bry? Ci sei?» chiedo a quest'ultimo.
«Sì, certo. Chiedo anche ai ragazzi» annuisce.
«Perfetto. Allora do' già la nostra disponibilità» Kassie manda un paio di messaggi prima che le nostre ordinazioni siano arrivate.

Mi tuffo letteralmente sulla cioccolata, gustandomela fino all'ultima goccia.

«A Natale cosa farete?» domando, mischiandola con il cucchiaio.
«Starò a casa con i miei» risponde Kassandra.
«Io passerò il primo Natale con mia madre, senza quello stronzo di mio padre» Bryan sembra tutt'altro che triste.
«Tra una settimana dovrebbe arrivare il divorzio» aggiunge sorridendo, «Non vedo l'ora di non vedere più la sua faccia» cambia leggermente espressione diventando un po' più cupo.

Lo so che infondo Bryan ci tiene a suo padre.
È solo che lo ha ferito così tanto che ora pensa di detestarlo e di non poterlo vedere più.
Kassie ed io non vogliamo contraddirlo, perché è giusto che faccia ciò che vuole, ma pensiamo comunque che debba avere un rapporto, anche se minimo, con lui.
È meglio dare tempo al tempo.
Con calma le cose si sistemeranno.

«Beh, se in questo modo sarete più tranquilli sono felice per voi» sussurro, guardandolo negli occhi.
Lui sorride e mi ringrazia senza dirlo.
«La vita è difficile ragazze» sospira, «Ma bisogna pur affrontarla» conclude.
Mi ritrovo ad annuire.
È proprio così.






Note:
Ciaoooo❤️.
Come state?
Eccomi qui con un nuovo capitolo.
Ho voluto scriverlo perché in effetti mi mancavano Kassandra e Bryan😍.

A voi?
Cosa ne pensate?
Vi piace?

Cosa credete che accadrà nel prossimo capitolo?
Seth avrà una conversazione civile con Tyler o la cosa degenererà?

Fatemi sapere la vostra.
Un bacio😘.

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