63. Non a Tyler

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La sveglia suona al mio fianco, ma io decido di ignorarla.
Non sono pronta a questa giornata. Non ho voglia di alzarmi.
Non posso dormire per sempre?
Tra le braccia di Tyler sarebbe perfetto poi.
Peccato che però questo non può accadere e io sono obbligata ad alzarmi.

«Forza Emma» sussurro a me stessa, togliendomi il piumino da dosso.
Un brivido di freddo mi attraversa la schiena.
Pessima decisone.
Dovevo rimanere sotto.
Prima di ripensarci mi alzo dal letto e mi fiondo in bagno per farmi una doccia calda.

Oggi è il grande giorno.
Seth tra poche ore sarà qui.
Mia madre ed io abbiamo pensato ad un tranquillo pranzo in famiglia per poter state più nell'intimo.
O per prevenire qualsiasi tipo di scenate da parte di entrambi i maschi alpha.

Dopo essermi lavata, indosso un paio di jeans e un maglione e scendo di sotto per fare colazione.

«Buongiorno» sussurro ai miei genitori che sono seduti al tavolo e stanno già mangiando.
«Ciao tesoro. Dormito bene?» domanda mamma, allontanando la tazza di caffè dalle labbra.
«Mhm, sì» mi siedo al mio posto e mia mamma mi mette di fronte la mia tazza preferita colma di latte bollente.
Ci metto dentro una bella manciata di cereali dopodiché inizio a mangiare, rispondendo ai messaggi di Kassandra e Bryan.
«Quando arriva Tyler?» domanda mamma, spalmando della marmellata sulle fette biscottate.
«Tra poco dovrebbe essere qui» dico leggendo proprio il messaggio in cui mi ha scritto che sarà qui a momenti.

Come se qualcuno lo avesse chiamato il campanello suona e il mio principe azzurro attraversa il corridoio per raggiungerci in cucina.
Lo vedo oltrepassare la soglia e quasi non sputo i cereali che ho in bocca.

Ma come è possibile che sia così dannatamente bello?
Indossa un paio di jeans neri, strappati al ginocchio nonostante il tempo freddo e un maglioncino bianco che gli calza a pennello.

Mi dona un sorriso smagliante che mi fa ammattire.
Mando giù un groppo e gli sorrido a mia volta mentre si avvicina a me.
Si china e lascia un bacio tra i miei capelli.
«Ciao» sussurra, sedendosi al mio fianco e posando una mano sulla mia coscia.
«Ciao» sfioro la pelle del suo braccio per sentirlo vicino.
«Come stai?» domanda sottovoce.
Annuisco lentamente, «Un po' agitata, ma bene».
«Tu?» domando, alzando lo sguardo dalla tazza.
«Alla grande» mi sorride, trasmettendomi calma.

«Tyler» papà richiama la sua attenzione, «Vuoi qualcosa da mangiare?» domanda.
«Sono a posto così, grazie» ancora una volta sul suo volto si forma un sorriso e io senza pensarci mi avvicino alle sue labbra per baciarle.
Anche lui sembra un po' sorpreso, ma comunque non si tira indietro, approfondendo il bacio.
Lo so che abbiamo di fronte nostra madre e mio padre, ma non mi importa.
Ho bisogno di lui.

Ci stacchiamo con il fiato spezzato. Ci guardiamo occhi negli occhi per alcuni secondi.

«Non ti preoccupare» sussurra, sfiorandomi il mento con due dita, «Ti amo» mi regala un altro bacio a stampo.
«Ti amo» dico anche io, sorridendo.
«Solo...» sospiro, «Nel caso dovesse istigarti, tu non dargli corda» lo scongiuro.
Ty annuisce e prende una manciata di cereali, mettendoseli in bocca.

Dopo aver fatto colazione abbiamo passato il resto della mattina a preparare il pranzo, mentre mio padre è andato in aeroporto a prendere Seth.

«Cinque minuti e sono arrivati» dice all'improvviso mamma, visibilmente in ansia.
Annuisco e mi alzo dal tavolo, iniziando a camminare per calmarmi.

Il campanello suona e mamma va subito ad aprire.
Il cuore batte all'impazzata mentre sento delle voci provenire dall'entrata.

«Ti prego Ty. Promettimelo» sussurro, guardandolo.
Lui annuisce, «Te lo giuro» si alza dalla sedia e viene al mio fianco.
Sto per stringere la sua mano quando Seth fa la sua entrata in cucina.
I capelli sono spettinati e il viso è contratto in un'espressione neutra.

YoungbloodWhere stories live. Discover now