61. Call me Icarus

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«Dimmi che non stiamo facendo nulla di sbagliato» sussurro al suo orecchio, afferrando i lembi della sua camicia.
In men che non si dica rimane a torso nudo, davanti ai miei occhi che non vedono l'ora di spogliarlo completamente.
«Non posso mentirti Emma» le sue labbra sono sul mio collo, lo succhiano con avidità, facendomi venire la pelle d'oca.
«Stiamo facendo qualcosa di veramente sbagliato» sussurra, strappandomi con un movimento brusco la sottile maglia che indossavo.
«Abbiamo volato troppo vicini al sole da troppo tempo» sfiora le mie costole con le dita, facendomi inarcare la schiena.
«Come Icaro» sussurro, guardandolo negli occhi mentre si regge sulle ginocchia per slacciarsi la cintura.
«Dovessi finire all'inferno» mi guarda dall'alto, con quei capelli spettinati e le labbra gonfie a causa dei miei baci.
«Ho bisogno di te, adesso» afferra la mia mano destra e se la posa sul cuore.
«Ho mentito ai bugiardi Emma» mi guarda con gli occhi completamente affondati nei miei, «Ho mentito con i bugiardi» bacia le nocche delle mie dita, una ad una, «Ho mentito per i bugiardi» si china su di me, baciando il centro del mio petto scoperto.
«Nella mia vita non ho fatto altro che mentire» la sua lingua scorre fino alla pancia.
«Non mi importa dove finirò» annaspa, alzando lo sguardo su di me, che sono rimasta senza fiato.
Sento il cuore battere a mille.
«Ma mi importa di te» il suo viso arriva al mio in un istante, «Non mentirò di nuovo, non a te» bacia il mio labbro inferiore, facendomi sussultare.
«Dimmi che mi vuoi Emma» quasi mi supplica.

Osservo il suo viso, mentre è completamente preso da me, da noi.
Ha paura di fare qualcosa di sbagliato, che io non accetterò e per il quale mi allontanerò, ma non potrei mai farlo.
Lo amo e voglio fare l'amore con lui.
Voglio sentirlo veramente, voglio sentirmi di nuovo come la prima volta.
Voglio essere sua.

«Ti voglio Tyler» avvicino le labbra alle sue, che si piegano subito alla ricerca delle mie.
«Prendimi adesso e non pensare a niente. Pensa solo a me» sussurro, sbottonandogli i jeans.
«Non hai nemmeno idea di quanto tu sia qui dentro» si posa l'indice sulla fronte, premendolo leggermente.
«Mi dispiace di non essere stato sincero dal primo istante in cui ti ho vista» sussurra, slacciandomi il reggiseno, che finisce a terra insieme agli altri vestiti.
«Avrei dovuto dirti come mi hai fatto sentire quando abbiamo ballato insieme quella sera. La nostra prima sera» si china su di me, allargandomi le gambe con il ginocchio.
«Ero dannatamente eccitato Emma. Ti volevo su di me. Avrei voluto baciare ogni centimetro della tua pelle fino a consumarti» lascia scivolare lentamente i miei jeans verso il basso, fino a togliermi.
«L'attrazione che proviamo è troppo forte per essere ignorata» poggia la fronte sulla mia, ansimando a causa dell'eccitazione.
«Siamo fatti l'uno per l'altra» soffio, stringendogli i capelli in una morsa stretta.
«Ti voglio sentire tutta. Ti fidi di me?» domanda, abbassandosi i boxer.
La sua mano calda finisce nel punto più intimo del mio corpo.
«Sì» ansimo, inarcando la schiena per avvicinarmi maggiormente a lui.

Senza preavviso e senza aggiungere un'altra parola, mi spoglia completamente ed entra in me con un colpo deciso, ma delicato.
«Ti amo» sussurra, muovendo i fianchi nella mia direzione, provocandomi un piacere innato.
Spalanco la bocca, gettando la testa all'indietro.
Lo sento completamente, senza alcuna protezione all'interno di me.
E non ho bisogno di altro, perché non sono mai stata così bene come adesso.

Ci scivola tutto addosso come il sudore dei nostri corpi che sono avvinghiati tra di loro, caldi e ansimanti.
Non abbiamo niente in testa, nulla ci tormenta. Stiamo pensando soltanto ad amarci e non ci importa se stiamo bruciando perché lo stiamo facendo insieme. E se cadremo lo faremo mano nella mano.

                                        *

«Questo stufato è buonissimo Harper» mi complimento, sorridendole.
Addento un pezzo di carne, affamata come non mai.
Tyler sorride, guardandomi di sottecchi.
«Ti ringrazio, cara. Tyler mi aveva detto che hai un grande appetito» dice lei, ridendo leggermente.
«Ma!» mi volto verso il mio ragazzo e lo colpisco, tirandogli una sberla sul braccio.
Anche lui si mette a ridere, afferrando il mio polso per fermarmi.
«Non è una cosa negativa, tigre» si giustifica, facendomi alzare un sopracciglio per il nomignolo.
«Mi piace il fatto che al ristorante il cameriere debba portare a te il piatto più grande» aggiunge e io spalanco la bocca, formando una "o" perfetta con le labbra.
«Tu vuoi essere picchiato» lo minaccio, chiudendo la mano in un pugno.
Il suo sorriso perfetto mi fa distrarre per qualche istante e quando sono pronta a colpirlo di nuovo, lui mi attira a sé e posa le sue labbra sulle mie, regalandomi un dolce bacio.

Mi calmo subito, abbandonandomi al suo tocco.
«Sei uno stronzo» sussurro al suo orecchio, una volta che ci siamo staccati.
«Non posso darti torto, ma ti piaccio per come sono» ammica, lasciandomi un ulteriore bacio sul naso questa volta.
Gli rivolgo un'occhiataccia dopodiché mi rimetto composta e riprendo a mangiare.

Harper si schiarisce la gola, «Spero non vi dispiaccia fare una foto di famiglia prima della partenza» domanda, ma guarda me perché sa che sarò io quella a decidere.
«Certo. Nessun problema» sussurro, pensando a quante foto ci abbia fatto di nascosto.
Sono sicura che nel 90% degli scatti sarò venuta o con gli occhi chiusi o con la bocca aperta.
«Siamo molto dispiaciuti che andiate già via ragazzi» sussurra Michael, facendomi fare un sorriso di dispiacere.
«Torneremo presto, promesso. Ma dobbiamo sistemare alcune cose a casa» questa volta è Tyler a parlare.

Si riferisce al fatto che dobbiamo ancora chiarire delle cose con nostra madre e soprattutto lui e Seth devono fare una volta per tutte pace.
Non mi piace questa situazione.
Sto cercando di tappare tutti i buchi, ma ho paura che all'improvviso possano riaprirsi e sommergermi.

«Scusami se ti sembrerò un'impicciona, ma i tuoi genitori come l'hanno presa?» domanda lei, guardandomi mortificata.
«Ecco...» mando giù un groppo di saliva, «Diciamo che non sono al cento per cento convinti. Infondo...» osservo il piatto di fronte a me, «Infondo Tyler ed io siamo fratellastri. Ma entrambi sappiamo a cosa andiamo incontro. Sappiamo che non potremo avere una famiglia tutta nostra, dei figli senza pensare al fatto che potrebbero avere dei deficit e conosciamo bene la differenza d'età» sussurro, giocherellando con il tovagliolo di stoffa.
«Ovviamente non sto minimante pensando ad avere dei figli o a sposarmi, ho solo diciassette anni, ma comunque sono cose a cui si pensa» ammetto, alzando lo sguardo su quello di sua madre che mi osserva con la bocca leggermente spalancata.
«Ne abbiamo parlato a lungo e sappiamo che sarà difficile, ma siamo sicuri sul fatto che vogliamo state insieme e che ci amiamo. Non abbiamo bisogno di altro per ora» Tyler afferra la mia mano mentre sussurra queste parole.
Stringo le dita attorno alle sue, come per dirgli che sono completamente d'accordo con ciò che sta dicendo.
«Ovviamente un domani vorrei sposarmi e avere dei bambini, ma è ancora presto per decidere. Quando Emma si sentirà pronta ne parleremo davvero. Adesso stiamo bene così come siamo. Solo io e lei» mi rivolge un piccolo sorriso, che io ricambio.

«Beh ragazzi» Michael si schiarisce la gola, «È chiaro che voi due vi amiate e che sappiate tutto quanto. Ammetto che all'inizio non ero per niente convito. In realtà è una cosa assurda e innaturale, ma poi Harper mi ha fatto aprire gli occhi e così vi ho visti senza filtri. Soltanto per quello che siete» annuisco alle sue parole, rivolgendo un sorriso a Harper per ringraziarla.
«Vi auguro il meglio. Ne avete passate di tante e ne avrete ancora tante da passare, ma siate uniti se pensate di avere al vostro fianco l'uomo o la donna della vostra vita» conclude, stringendomi teneramente un braccio con la mano.
Poso a mia volta la mano sulla sua.

«È davvero importante per noi avere il vostro sostegno» ammetto, cercando di trattenere le lacrime di commozione.
Harper, che nel frattempo si è alzata dal suo posto e ci ha raggiunto, mi abbraccia da dietro.
«Sei una ragazza d'oro» sussurra al mio orecchio, «Siete fortunati ad avervi al vostro fianco» stringe anche suo figlio a sé, facendoci finire spalla contro spalla.
«È davvero una situazione difficile e dovrete ancora pensarci molto, ma per qualsiasi problema parlatene. Il dialogo è l'arma più potente che esista» mi confida Michael, guardandomi dritto negli occhi.

Annuisco e lo ringrazio, sentendomi finalmente accettata, a mio agio.

Voglio sistemare tutto e sentirmi così con tutta la mia famiglia.
Voglio essere felice.



Note:
Ciaoo❤️.
Come state?

Dovete amarmi perché sono già qui con un capitolo lunghissimo e molto, molto intenso.

Diciamo che mi sono un po' emozionata nel scriverlo e spero di aver trasmesso tutte le mie sensazioni anche a voi☺️.

Cosa ne pensate? Vi piace?

Cosa credete che accadrà tra Tyler e Seth?
Riusciranno ad arrivare ad un compromesso o andranno avanti con questa loro "guerra fredda"?

Fatemi sapere, un bacio💜.

YoungbloodTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon