54. Ciao Tyler

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Osservo la mia figura allo specchio.
I capelli ben ordinati e i vestiti perfettamente stirati e profumatissimi.
Oggi è il primo giorno di scuola dopo l'estate e non nascondo di essere eccitata.
È sempre come se fosse la prima volta. L'ansia del primo giorno è sempre l'ansia del primo giorno.

Distolgo lo sguardo e mi volto, afferrando lo zaino e il telefono.
Kassandra e Bryan sono di sotto che mi aspettano e io ovviamente sono in ritardo.

«Ciao amici» con un sorriso apro la portiera posteriore della macchina.
«Ciao Emma» i miei due migliori amici parlano simultaneamente facendomi ridere.
Adesso li vedrò girono e notte, non solo al pomeriggio o alla sera.
«Pronta per il primo giorno di scuola?» domanda Kassie, tirandomi una leggera gomitata sul fianco.
«Sì... il primo dell'ultimo anno» scherzo, lanciandole un'occhiata.
«Stasera cena a casa mia? Così non dovrò sorbirmi i miei che mi fanno mille domande sul primo giorno» domanda la mora, sbuffando leggermente.

Smetto di sorridere e la pura e cruda realtà mi piomba addosso.
Per un solo secondo ho dimenticato tutto quanto, troppo presa dall'emozione.
Tyler non si è più fatto vedere.
È quasi un mese che non lo vedo o non lo sento più, anche se ogni sera rileggo la sua lettera cercando di ricordare la sua voce.
Oramai ce l'ho impressa nella mente e suona come un disco rotto.
Sempre e per sempre.

«Non posso» sussurro, mordendomi il labbro inferiore.
«Ecco... stasera» mi fermo un secondo, cercando di riordinare le parole nella mia testa, «Stasera Tyler viene a cenare da noi» termino e il silenzio è tutto quello che sento.
Bryan ha azzerato il volume della radio.

Non ho idea di quando lui sia tornato, se sia tornato già da un paio di giorni o se sarà qui a Los Angeles tra qualche ora, ma so solo che mia mamma me ne ha parlato da una settimana e io ho accettato.

Le tre settimane passate a casa di mia sorella mi hanno cambiata.
Mi hanno fatta aprire la mente.
Ciò non vuol dire che l'ho perdonato, solo che ho messo da parte l'odio.
Sto cercando di comportarmi da persona matura.
Hayley mi ha fatto capire che non serve a niente fingere di non amarlo e cercare di trasformare questo sentimento in odio.
Ho deciso di dedicarmi a me stessa. Di mettermi al primo posto e di capire cosa voglio fare con questo rapporto.
Sarò solo e soltanto io a prendere una decisione.
Ho passato troppo tempo a trascurarmi per mettere al primo posto gli altri e adesso è arrivato il momento di smetterla.

Ho preso la decisione di andare avanti. Non priverò Tyler della sua famiglia. Ha il diritto di conoscere nostra madre e di passare del tempo con lei e io sarò presente agli eventi di famiglia, ma come membro famigliare, non come qualcosa di più.
Sarà difficile, lo so e non oso immaginare come sarà anche soltanto stasera, ma devo farlo per me stessa.
Per prendere una decisione e forse per passare oltre.

«Allora facciamo domani sera» Bryan cerca di cambiare discorso e rimette la musica.
I miei amici sanno tutto e sono felice che mi supportino.
L'unico appoggio che non ho avuto è stato da parte di mio fratello Seth e mi ha spezzato il cuore.
Pensavo lui capisse, mi stesse affianco come Hayley, ma quando ha scoperto di me e Tyler è andato su tutte le furie e ha semplicemente deciso di non parlarmi più.
Non posso biasimarlo. Sono stata una stupida e forse una facile, ma io amo Tyler e non mi sono pentita di essermi concessa a lui anche se tutto questo è tremendamente sbagliato, ma infondo non è colpa mia.
Non ho deciso io chi amare.
Tutto sommato nella vita si sbaglia.
C'è chi commette errori minimi e chi se la rovina, ma si sbaglia in ogni caso.
Siamo tutti umani.

«Certo» annuisco leggermente e sorrido, guardando fuori dallo specchietto.
Sono preoccupata per stasera. Non so cosa aspettarmi. E non parlo solo di Tyler, ma anche di me stessa.
«Ricordati cosa ti sei promessa» Kassandra lo sussurra, forse per non ferirmi, ma io gliene sono grata.
«Certo. Sta tranquilla» poso una mano sopra alla sua.

Pensare a me stessa prima di tutto.
È questo quello che voglio fare.
Curarmi le ferite da sola, anche se fa male, ma prima o poi tutto farà meno male e magari avremo una famiglia normale.

                                           *

«Tesoro, puoi mettere il pane in tavola?» mamma mi indica il cestino e io annuisco, sorridendo leggermente.
È agitata, forse più di me, ma al suo contrario io lo nascondo mentre lei lo lascia straripare da tutte le parti.
Avrà una vera e propria prima conversazione con suo figlio.
È normale che sia preoccupata ed emozionata.
Mi sto sforzando anche io. Sto cercando di mantenere la calma e di mostrarmi indifferente, anche se la verità è che sto esplodendo dentro.
Vorrei essere ovunque tranne che qui.

«Buonasera» il bicchiere che ho tra le mani mi scivola, finendo per schiantarsi sul ripiano da cucina, provocando un rumore orribile.
Non si è rotto. Non si è rotto. Mantieni la calma Emma.
Lui è qui, mantieni la calma.
«Ciao Tyler» sento la voce dolce di mia mamma, che parla come se lo stesso dicendo ad un bambino.
Mando giù un groppo di saliva e con mani tremanti afferro di nuovo il bicchiere.
Seguono istanti di silenzio nei quali sento gli occhi di tutti puntati addosso.

Mi volto lentamente, cambiando la mia espressione da terrorizzata a tranquilla.
Devo essere neutrale. Mostrarmi forte, come se non mi avesse mai ferita.
Alzo lo sguardo, incontrando immediatamente i suoi occhi azzurri.
Sono sempre belli come il mare.
Ci fissiamo per istanti lunghi, troppo lunghi del dovuto.
«Ciao Tyler» rompo il silenzio, con voce talmente attonita che mi stupisco io stessa.
Rimane un po' sorpreso dalla mia presa di coraggio, ma io non demordo.
Non abbasso lo sguardo. Non più.
«Ciao Emma» la sua voce roca mi fa rabbrividire.
Non la sentivo da quasi un mese.
Distolgo lo sguardo per muovermi in avanti verso la tavola.

«Prego, accomodati» mia mamma prende dalle sue mani la bottiglia di vino rosso e la posa al centro del tavolo.
Mi siedo al mio posto, sperando che lui non sia accanto a me, e fortunatamente mio padre si mette al mio fianco.
Tyler rimane in piedi, probabilmente non sapendo cosa fare e finalmente si decide, sedendosi di fronte a mio papà.
Rilascio un sospiro di sollievo impercettibile e non alzo nemmeno lo sguardo.
La verità è che è tutto difficile, perché il suo ti amo mi rimbomba in testa dalla mattina alla sera.

Che questa stupida cena passi in fretta.


Note:
Ciaoooo❤️.
Come state?

Lo so, lo so. Mi starete odiando, ma ho voluto spezzare le due parti per potermi concentrare maggiormente sulla conversazione che Emma e Tyler avranno nel prossimo capitolo🙊.

Secondo voi come andrà la cena?
Di cosa parleranno?
Tyler ammetterà di amarla apertamente o no?

Fatemi sapere❤️.

YoungbloodWhere stories live. Discover now