27. Ti voglio nel mio letto

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Sono le 8 del mattino, ma io sono sveglia da circa mezz'ora per colpa dei miei.
Hanno deciso di smontare la casa proprio di domenica mattina, gettando nel gabinetto la mia ora e un quarto di possibile dormita.

Quando ne ho abbastanza decido di prendere le cuffiette per ascoltare un po' di musica.
Almeno non sentirò le urla di mia mamma.
Ma si ricorda che ha una figlia che ha da poco finito la scuola e che vuole dormire?
Credo proprio di no.

Dopo un'ora passata a leggere decido di prepararmi, così da andare a casa di Tyler.
Sarebbe dovuto passare lui da me, ma dato che sarò pronta in dieci minuti e mi annoio, andrò io da lui.

Indosso un bikini rosso con dei ricami bianchi, dopodiché mi vesto con un paio di pantaloncini e una canotta.
Prendo lo zaino della scuola e lo svuoto prima di metterci dentro un paio di ciabatte, la crema solare, un telo e una felpa.
Non si sa mai.
Mi munisco di occhiali da sole e portafogli e scendo di sotto per magiare qualcosa di veloce.

Mi stupisco quando non vedo nessuno nei paraggi.
Ma dove sono finiti? Appena un'ora fa stavano smontando la casa e adesso sono spariti.

Vado in cucina e sto per aprire il frigo per prendere del succo, quando vedo un post-it sul tavolo di legno.

Siamo andati a comprare l'armadio nuovo. Divertiti al mare e chiama ogni tanto.
Un bacio, mamma.

Stropiccio il foglietto di carta e lo butto nel cestino.
Non sapevo neanche ci servisse un armadio nuovo, ma va benissimo così.
Posso tranquillamente andare da Tyler senza fare la finta che Bryan mi passa a prendere per andare da Kassandra.

Dopo aver mangiato qualcosa esco di casa e dopo averla chiusa mi dirigo con passi svelti verso quella di Tyler.
Ho voglia di vederlo, anche se ci siamo salutati poche ore fa.
Voglio sentire il suo profumo, sfiorare le sue labbra.

La porta si spalanca ancora prima che io abbia suonato il campanello facendomi sussultare.
Tyler compare davanti ai miei occhi in tutta la sua bellezza.
«Hey» lo saluto con un sorriso osservando il suo petto tonico stretto in una semplice maglia bianca.
«Ciao. Stavo giusto venendo da te» dice e io mi dondolo da un piede all'altro.
«Vuoi qualcosa?» chiede indicandomi con il pollice la porta alle sue spalle, che è ancora spalancata.
«No, grazie. Possiamo andare» Tyler annuisce e afferra il borsone che aveva lasciato a terra, dopodiché chiude la casa a chiave.

«Come stai?» domanda mentre entrambi ci dirigiamo verso la sua macchina.
«Stanca, ma bene, tu?» d'istinto mi stropiccio gli occhi.
Ieri sera sono tornata a casa alle 4 del mattino, quindi ho dormito davvero poco considerando che stamattina mi sono alzata presto.
«Tutto okay» afferra lo zaino che gli porgo e lo mette nel baule insieme al suo borsone.
Una volta in macchina allaccio la cintura e mi posiziono meglio sul sedile per stare più comoda.
«Martedì sera sei libero?» domando guardandolo.
«Credo di sì, perché?» domanda osservandomi per una frazione di secondo, dato che sta guidando.
«Kessie, Bryan ed io andiamo a ballare. Ti andrebbe di venire?»

In realtà non so neanche perché gliel'ho chiesto, quando sono sicura che dirà di no, ma mi è sembrata una cosa carina.
Sempre che lui voglia uscire con me.
Magari ha altri impegni.
O magari non ha voglia.

«Dovrei uscire con i tuoi amici?» domanda con un tono che non mi piace per niente.
Ed ecco che ritorna il Tyler superiore a tutti.
«Se vuoi me, allora devi accettare il pacchetto completo» rispondo seria, mordendomi subito le labbra per quello che ho detto.
Se vuoi me... Emma che cazzo ti passa per la testa?
Tyler si ferma ad un semaforo rosso e si volta per guardarmi.
Senza dire una parola si sporge, afferrando il mio viso con una mano.
Mi avvicina al suo corpo fino a far scontrare le nostre bocche in un bacio dolce da far invidia al cioccolato.

Quando sentiamo un clacson suonare ci stacchiamo lentamente.
Riapro gli occhi entrando in contatto con le sue perle azzurre.
Ty si lecca le labbra prima di ripartire.
«Sarebbe un si?» domando confusa, sfregando lentamente le labbra fra di loro.
«Si Emma. Voglio il pacchetto completo» sussurra cambiando marcia.
«Ma solo se tu sei la sorpresa all'interno» aggiunge posando la sua grande mano sul mio ginocchio.

Lo osservo con la bocca spalancata, dopodiché abbasso lo sguardo sulla sua mano.
Stringe con delicatezza la mia pelle, facendomi sussultare.
Mando giù la saliva e con un impeto di coraggio poso la mia mano sulla sua, stringendola piano.
Gli massaggio dolcemente le nocche continuando a guardare la strada, mentre nessuno di noi parla.
E non mi dispiace questo silenzio.

«Emma» Tyler mi richiama, così mi volto nella sua direzione, osservando il suo profilo perfetto.
«Stasera dormi da me» sussurra facendo scorrere la mano più vicino al mio interno coscia, ma sempre con gentilezza.
Mando giù un groppo di saliva, di nuovo.
«D'accordo» rispondo guardando nel vuoto.
I miei fratelli e i miei genitori sono dalla zia Rudy stanotte e ci rimarranno fino a domani mattina.
Fortunatamente non mi hanno obbligata ad andare con loro, dato che facciamo visita alla zia quasi ogni mese.

Il panico però invade il mio corpo.
Non vorrà... fare sesso, vero?
Io... non sono pronta.
Sono ancora vergine e semplicemente è troppo presto.
Dio, non so nemmeno quali siano le sue di intenzioni.

«Emma, hey» la voce di Tyler interrompe i miei pensieri.
«Mhm?» confusa lo guardo, con il terrore negli occhi.
«Non ti agitare. Non faremo nulla contro la tua volontà» mi rassicura carezzandomi una guancia con dolcezza.
Quindi lui... vorrebbe fare cose con me?
Davvero?
E che cose?
Annuisco senza sapere cosa dire, ma fortunatamente è lui a parlare nuovamente.
«È che...» rimane qualche secondo in sospeso, «Da quando hai dormito nel mio letto non riesco a togliermi dalla testa il tuo profumo» sussurra facendomi ammattire.
Cosa?
E pensare che quella sera ero ubriaca marcia e avevo un aspetto terribile.

Ma cosa gli sta succedendo esattamente?
È passato dal chiamarmi ragazzina, al dirmi cose da togliere il fiato.

Aspettate.
«Dormiremo insieme?» domando voltandomi di scatto nella sua direzione.
«Tu lo vuoi?» sussurra.
Ma che domanda è?
Nessuno mi ha mai chiesto di dormire a casa sua con queste intenzioni.
«Non puoi farmi domande del genere» borbotto in imbarazzo.
«Perché? Sono semplici domande per semplici risposte» dichiara con ovvietà.
«Rispondi tu allora» ribatto.
«Sono già stato molto chiaro e sai bene che ti voglio nel mio letto» la leggerezza con cui lo ammette è disarmante, ma allo stesso tempo eccitante.
Niente doppi sensi gente.
Si va solo a nanna, nient'altro.
«Quindi?» insiste svoltando a destra.
«...si» sussurro sentendo subito le guance andare a fuoco.
«Bene» risponde totalmente tranquillo, nonostante la situazione imbarazzante.
Forse solo io mi sento in imbarazzo, a giudicare dal modo tranquillo in cui mi parla.

La verità è che non so che cosa aspettarmi, perché ho paura di voler delle cose troppo in fretta.
Cose illegali.



Note:
Ehilà❤️
Come state?

Ecco il nuovo capitolo💘.
Spero vi piaccia.
Ci sono affermazioni piccati 🌶.
Cosa pensate che succederà?😏

Fatemi sapere, un bacio💕.

YoungbloodWhere stories live. Discover now