14. Mio padre ha iniziato pure a fumarsi l'erba.

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Oggi devo fare da babysitter alla piccola Amanda.

Ho iniziato a fare la babysitter come lavoro a sedici anni, così da poter iniziare a mettere da parte i soldi per quando dovrò andare a vivere da sola.

Eh sì, certe volte, anzi, raramente, so fare la ragazza matura e responsabile anch'io.
Anche se le volte in cui lo sono stata si possono contare sulle dita di una mano.
Ma di una persona che ha perso almeno due dita.

Vado in cucina a mangiare qualcosa. O a svuotare il mobile. Dipende dai punti di vista.

Tiro fuori dal congelatore una vaschetta di gelato. Poi apro il mobile e prendo un pacchetto di patatine alla paprika.

Uh, però solitamente i pacchetti di patatine sono formati dall'ottanta percento di aria, dal cinque percento di briciole di patatine rotte e stra rotte e infine solo dal quindici percento di patatine che sono sempre o troppo salate o senza sale.

Dopo la mia piccola riflessione decido di prendere due pacchetti di patatine e non uno solo.

Tanto alla fine sarà come averne mangiato uno solo.

Poi prendo anche un pacco di biscotti.
Però voglio mantenermi in linea per la prova costume, quindi decido di mangiare anche della frutta.
Quindi apro il frigo e prendo delle fragole. E anche la bomboletta di panna montata da metterci sopra. E dal mobile prendo anche la nutella da mettere sempre nelle fragole.

Eh, voglio mantenermi davvero in linea.

Metto un cucchiaio di gelato in bocca e mi giro tenendo tutto in mano, con l'intenzione di andare a mangiare la mia fantastica e unica ragione di vita. Il mio adorato cibo.
Sono consapevole che mia madre mi ucciderà per aver fatto le briciole in camera che poi dovrà pulire, ma cosa ci posso fare se il letto è cento, anzi mille, volte più comodo del divano?Niente.

Peccato che appena mi giro vado a sbattere contro qualcuno, e mi cade tutto il cibo a terra, compreso il cucchiaio che avevo in bocca.

Abbasso lo sguardo verso terra e vedo che il barattolo di nutella è intatto.
I miei occhi diventano lucidi, segno che stanno per scendere le lacrime.

E sto per piangere sul serio.
Il vetro non si è rotto.
La nutella è salva.
Ho ricevuto la mia prima gioia nella vita.
Non si sono neanche rovesciati i biscotti dal sacchetto.
La plastica della confezione gelato non si è nemmeno crepata.
I pacchetti di patatine non sono esplosi.
E giuro che vorrei avere davanti a me Dio, così da potermi inchinare al suo cospetto e iniziare a baciargli i piedi, continuando a ringraziarlo per il miracolo.

«Non pensi che ingrasserai con tutto questo cibo?» Una voce mi riscuote dai miei pensieri.

Ed ecco mio padre, l'uomo che stava per commettere un crimine enorme, compromettendo la vita della povera nutella.
Questo è alto tradimento alla corona nei confronti del cibo spazzatura.
Grande, enorme, irrecuperabile errore.

Alzo la testa per guardarlo in faccia dal mondo dei bassi, rischiando il torcicollo. Lo guardo con sfida. «Hai qualcosa contro il buonissimo cibo?»

Mio padre sospira. «Avanti i questo passo ingrasserai e rimarrai sempre single. Non che la cosa mi dispiaccia, fosse per me ti terrei in casa fino a gli ottant'anni prima di farti uscire per il tuo primo appuntamento, ma mi piacerebbe diventare nonno prima di essere troppo vecchio.»

«Stai per diventare padre per la seconda volta. Accontentati.»

Sento suonare il campanello, e papà mi guarda confusa. «Chi è?»

Sorrido malefica. «Oggi farò da babysitter ad Amanda.»

Lui sgrana gli occhi. «Quella bambina è il demonio.»

Vedo che esce dalla cucina, e lo seguo, dopo aver raccolto il cibo da terra e messo sul tavolo.

Lo guardo confusa, nel vedere che si sta mettendo le scarpe. «Dove stai andando?»

Mi guarda serio. «In chiesa. Vedo se il prete è libero questo pomeriggio. E se ha una croce. E devo anche prendere un po' di acqua santa. In pratica sto organizzando un esorcismo. Spero solo che la testa di quella bambina non prenda a girare come la testa della bambina nel film.»

Mio padre è leggermente terrorizzato da quella bambina.
Amanda è solo vivace, mica posseduta.
Almeno spero.
Ma se ha preso qualcosa dalla nonna e tra un po' inizierà a dire di vedere i fantasmi, la esorcizzerò insieme a mio padre.

Il campanello suona di nuovo, e mi affretto ad andare ad aprire la porta.
È la figlia della signora Porter.

Accidenti, non mi ricordo il nome.

Mi sorride. «Grazie per tenermi la piccola Amanda. Mio marito è al lavoro e io devo andare dal dentista.»

«Non c'è problema.»

Nel frattempo mio padre esce dalla porta. La piccola Amanda appena lo vede lo saluta con la mano, e mio padre sbianca. Forma con gli indici una croce e la punta verso la bambina. «Che il Signore liberi il tuo piccolo corpo e la tua anima innocente dalla presenza maligna del Demonio.» Detto questo scappa, letteralmente, lontano dalla bambina, andando in direzione della chiesa.

La figlia della signora Porter mi guarda confusa. «Sta bene?»

Sorrido. «Ha detto che l'altro giorno ha visto il fantasma di Mike Porter, e da quel momento sta impazzendo. Va pure dallo psicologo. Mio padre ha iniziato pure a fumarsi l'erba.»

Lei sgrana gli occhi. «È la terza persona, dopo mia mamma, che dice di aver visto Mike?»

«Perchè, chi è la seconda?»

«Amanda. L'altro giorno le abbiamo fatto vedere una foto di suo nonno Mike e lei ha detto che è l'uomo con cui parla tutti i giorni. Noi pensavamo che avesse un amico immaginario. Ma se anche tuo padre ha visto Mike, magari i fantasmi esistono davvero.»

Il mio sorriso svanisce.

Amanda ha visto Mike.
Il suo nonno defunto Mike.

Guardo nervosa la figlia della signora Porter. «Che ne dice se portassi sua figlia a fare una gita in chiesa? Sa, nel caso il prete non possa venire a casa nostra pomeriggio.»

Ma lei mi guarda confusa.

Dopo aver salutato sua figlia, la donna se va.

La bambina mi tocca la gamba con una mano, e io trasalisco.

Un tempo adoravo i bambini.
Adesso voglio solo avere in mano una croce e una bottiglietta di acqua santa.
Papà fai presto, ti prego.

Amanda mi tocca di nuovo. «Nonno Mike dice che ha voglia di gelato. Vuole andare dal gelataio dove va sempre con nonna. Andiamo?»

«Sì, solo un momento.»

Vado a prendere il mio cellulare e apro Amazon. Ordino due croci, tre bottigliette di acqua santa e poi apro Google. Mi metto a cercare tutti i passaggi per un esorcismo e cerco le preghiere adatte. Grazie a un sito riesco pure ad ottenere la licenza da prete nel giro di un quarto d'ora.

Mio padre torna a casa, sconsolato dal fatto che il prete fosse in ferie.

Beato lui.

Gli spiego il mio piano ed è d'accordo con me, così iniziamo a fare le prove per esorcizzare Amanda.

Non farò mai più la babysitter.

Mai andare dal tatuatore se la sfiga ti perseguitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora