26. Il pizza party è diventato un sad party.

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«Non può morire. Se solo lei non avesse fatto la ricca e avesse mangiato di meno ci sarebbero stati entrambi sul quel pezzo di legno.» Singhiozzo.

James mi guarda scioccato. «Non dirai sul serio! Lei non è grassa, lo dici solo perché il ragazzo è figo» ribatte.

Lo guardo male. «A prescindere dalla bellezza di Leonardo di Caprio da giovane, quel pezzo di legno della nave era grande abbastanza per farci stare entrambi, e non solo Rose, così Jack si sarebbe salvato.»

James sbuffa. «Se Jack fosse salito, il pezzo di legno sarebbe sprofondato e sarebbero entrambi morti annegati. Meglio che sia morto solo Jack, al posto di entrambi.»

Spalanco la bocca, profondamente allibita da quello che ha detto, e gli tiro una cuscinata in piena faccia. «Ma vuoi vedere come annego te, eh? Jack non meritava di morire! Figo o non figo!» Singhiozzo rumorosamente.

Carly si gira verso di me, e vedo che ha tutto il mascara sciolto sotto gli occhi a causa del pianto. «Hai ragione, Bry, Jack non meritava di morire. Rose è stata crudele.»

Connor la guarda e allarga le braccia. «Vieni qua, Carly, ti consolo io.»
Carly si butta tra le sue braccia e singhiozza, mentre usa la maglia di Connor come fazzoletto.

Abbiamo organizzato tutto per il pizza party, ma è stato una catastrofe.
La pizzeria che abbiamo chiamato ha riconosciuto la via di casa mia e si è rifiutata di mandare qualcuno a portare le pizze.
Così ci siamo arrangiati con dei panini e finendo le mie scorte di cibo, dato che in cinque ragazzi nessuno sa cucinare.
Così abbiamo scelto di guardare un film. Titanic.

Io, Sky e James siamo sul divano, con James in mezzo, mentre Connor e Carly sono sul tappeto.

Quei due finiranno insieme.
Me lo sento.
Ed io su questo ho sempre ragione.

Sky ha iniziato a piangere già dall'inizio del film, e non ha più smesso.

James e Connor si guardano. «Ma come ci siamo finiti in una situazione del genere?» chiede James.

Connor guarda noi ragazze, poi torna a guardare suo fratello. «Ecco cosa succede quando le ragazze sono in maggioranza.»

Io continuo a piangere, asciugandomi le lacrime con il bordo della mia maglietta, diventato ormai fradicio.

James si gira a guardare prima me e poi sua sorella, dopodiché allunga le braccia sia sulle mie spalle sia su quelle di Skyler, e ci attira a sé, per abbracciarci.
Inizia ad accarezzarci la testa, continuando a borbottare sotto voce e lamentandosi su come ci sia finito in questa situazione.

Sky si alza di scatto, andando in bagno a sciacquarsi la faccia.
James mi fissa, continuando ad accarezzarmi la testa. «Il pizza party i è trasformato in un sad party.»

Gli tiro uno schiaffo sul petto. «Sta zitto. Tu non puoi capire» mormoro, nascondendo il viso contro il suo petto.

Ridacchia piano e poi prende ad accarezzarmi la schiena, aspettando che io mi calmi.
Riesco a fermare i singhiozzi, ma sono ancora a pezzi a causa della morte di Jack.
«Ti sei calmata?» mi chiede James.

«Mh mh» mormoro.

Mi stacco da lui e mi asciugo gli occhi, che al momento bruciano da impazzire.

Piango tanto nei film, mentre la vita reale mi è indifferente.
Ma si può essere più strani di me?
No.

Skyler torna dal bagno, e vedo che è già in pigiama.

Carly si stacca da Connor e si gira a guardarmi. «Bry, vado a farmi una doccia. Uso il tuo shampoo e bagnoschiuma, e il solito asciugamano.»

Annuisco. «Fai come se fosse casa tua» dico sarcastica.

Mi guarda con sufficienza. «A momenti ci passo più tempo io che te in questa casa.» Poi riflette sulle parole che ha appena detto. «Ah no aspetta, è impossibile. Tu non hai una vita sociale.» Ride.

Mi tolgo l'infradito dal piede e gliela tiro addosso, beccandola in testa. «Fottiti» le dico.

Connor si gira subito verso di lei. «Se vuoi lo faccio io.» Fa un sorriso malizioso.

In tutta risposta Carly prende la mia ciabatta e gliela tira a lui, beccandolo in mezzo alle gambe.

Connor si porta velocemente le mani sulla zona colpita e si piega in due dal dolore. «Ahi, le palle.»

Carly alza un sopracciglio. «Non ti può far male qualcosa che non hai.» Sale le scale e si chiude in bagno.

James va verso Connor e gli tira una pacca sulla spalla. «Condoglianze, fratello.»

Skyler sbuffa. «Come siete fragili voi ragazzi. Vi lamentate per ogni minimo dolore che avete. Siete delle femminucce.»

Ignoro quello che dicono e vado a recuperare la mia ciabatta.

I suoi fratelli la guardano male. «Parla quella che si dispera perché un attore è morto in un film.»

A sentire quella frase mi giro di scatto verso di loro. «Non osate toccarmi Leonardo di Caprio da giovane. Non osate proprio.»

James ride.
«Come ci sistemiamo per dormire?» chiede.

«Allora», inizio, «scegliete voi. Possiamo dormire tutti nei sacco a peli sul tappeto del salotto. Oppure possiamo dormire in camera mia, ma alcuni sul letto e altri per terra. Oppure abbiamo una stanza degli ospiti dove ci sono due letti matrimoniali divisi da un comodino. Spostiamo il comodino e uniamo i letti, cercando di starci tutti e cinque.»

James, Skyler e Connor si guardano in faccia. «Stanza degli ospiti!» urlano in coro.

Inquietante.
Molto inquietante.

Inizio a salire le scale e faccio segno agli altri di seguirmi, per poi aprire la porta della stanza degli ospiti ed entrarci.

Io e Sky spostiamo il comodino e lo appoggiamo contro il muro, mentre James e Connor spostano i letti matrimoniali per unirli e formare un unico grande letto.

Meno male che non abbiamo vicini che abitano sotto di noi, altrimenti starebbero tutto il tempo a chiamare la polizia per "disturbo della quiete pubblica".
In effetti sono le tre di notte.

Dopo che Carly ha, finalmente direi, finito la doccia, vado a recuperare altri cuscini, e quando torno vedo che sono tutti sdraiati sul letto senza avermi lasciato neanche un minimo spazio.

«Grazie tante eh» mi lamento.

Di risposta mi arriva un coro di «shh.»

Prendo la rincorsa e mi butto su di loro, fino ad essere sdraiata obliquamente su tutti.

Agitandomi riesco a creare uno spazio dove mi sdraio, e capito tra Carly e James.
Quest'ultimo mi guarda male. «Hai la delicatezza di una foca che partorisce.»

Di risposta gli metto una mano sulla bocca. «Zitto, voglio dormire. È tardi.»

«Buonanotte» bisbiglia.

«Notte.»

Domanda: vi piacerebbe avere un pov di James nel prossimo capitolo o più avanti? O magari preferite che la storia sia tutta raccontata dal punto di vista di una singola persona?

Mai andare dal tatuatore se la sfiga ti perseguitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora