20. Come mi manca Rosita.

14K 879 190
                                    

«Donna, hai cibo?» Mi avvicino verso mia madre, che mi tira subito un asciugamano in faccia, con tanto di sabbia.

Inizio a strofinarmi gli occhi cercando di togliere la sabbia, e ad un certo punto arriva mio padre con un secchio pieno d'acqua, e me lo svuota in faccia.

I miei occhi bruciano di più, dato che era acqua salata del mare, così inizio a cercare a tentoni il mio zaino, per poi prendere una bottiglietta d'acqua e il mio asciugamano, e mi pulisco gli occhi.

Volevano uccidermi, me lo sento.
Adesso avrò talmente tanto gli occhi rossi che sembrerà che mi sia fatta una canna.

Guardo male quelli che dovrebbero essere i miei genitori, ma che al momento si comportano come due serial killer. «Guardate che c'è un'altra camera per il bambino in casa, quindi non c'è bisogno di uccidermi per farmi spazio.»

Mio padre fa la faccia da cucciolo bastonato. «Ma io ho solo cercato di salvarti, è tua madre la serial killer.»

Sbatto le palpebre un paio di volte.

Ma non potevo avere una famiglia normale, dolce e premurosa?

Indico un piccolo ristorante che si trova sulla spiaggia. «Io penso che andrò a mangiare lì. Lontano da voi. E con i vostri soldi che ho appena preso.»

Faccio per incamminarmi, ma la voce di Julie mi blocca. «Ho fatto di nuovo il salame di cioccolato.»

Mi giro di scatto e sfrego le mie mani l'una contro l'altra. «E allora perché non stiamo già mangiando?»

«Ma pensi solo al cibo tu?» Connor torna dal bagno in acqua, scuotendosi i capelli e mandando goccioline ovunque, anche sulla mia faccia.

Estremamente fastidioso.

«Sì, problemi? E poi se non si mangia si muore, e il mondo non è ancora pronto ad essere privato di tale bellezza» ribatto.

«Oh, ti riferisci a me, vero?» James si intromette nella discussione.

Sky lo spinge un po'. «No, era ovvio che parlava di me.»

I tre fratelli iniziano a discutere, ed io inizio a mangiare i panini.

Prima mangio e prima si arriva al dolce.

*****

«È buonissimo! Zia Mery dovrebbe prendere esempio da lei, Julie» la elogio.

Ridacchia divertita. «Ti posso adottare come figlia? Questi tre ingrati», dice indicando i suoi figli, «non mi fanno mai dei complimenti.»

«Beh, dovrebbero» ribatto.

Mia madre si avvicina a Julie. «A quando l'adozione? Io sono pienamente d'accordo.»

«Ma io ci rinuncio ad avere una mamma normale» borbotto.

Mi avvicino a Sky. «Andiamo sugli scogli?» le chiedo.

Alza un sopracciglio. «Ti vuoi suicidare per caso?»

Ma tutti che sperano che io muoia, oh.

«No, voglio solo salire sugli scogli.»

«D'accordo.»

Iniziamo a nuotare verso gli scogli, non molto distanti dalla riva, quando James ci raggiunge.

Mi giro a guardarlo. «Mai sentito parlare di "momenti tra ragazze"? O devi dirci qualcosa?»

Alza gli occhi al cielo. «Simpatica. Davvero» dice monocorde.

«Si lo so. Sono la perfezione fatta persona io.» Poi scoppio a ridere, e loro due con me, consapevoli dell'enorme cazzata appena detta.

Saliamo sugli scogli, ma Skyler mette male il piede e si graffia un polpaccio, e inizia a uscirle del sangue dalla ferita. «Merda.»

La guardo. «Mia madre ha sicuramente cerotti e disinfettante, dato che si è portata talmente tanta roba che potresti trovarci anche Trump.»

Lei ride.

Ma io non sono mai stata più seria di così.
No, okay, detta così sembra che io l'abbia appena minacciata di morte.

«Okay, vado da tua madre.» Si tuffa in acqua, ma appena riemerge con la testa si inizia a lamentare del bruciore della ferita a causa dell'acqua salata.

James è già pronto per aiutare la sorella. «Vuoi che ti accompagno?»

Skyler scuote la testa. «Le donne hanno lottato molto per l'indipendenza di quest'ultime. Sarò indipendente anche per andare a riva.» Inizia a nuotare.

Io e James ci guardiamo negli occhi.
Inizio a parlare io. «Beh, è stato...»

«Strano» termina lui. «Decisamente strano.»

Ci sediamo sugli scogli ed entrambi guardiamo l'infinito e oltre.

Ma quanto sono poetica.

James si gira a guardarmi, serio in volto.
Talmente serio da mettere i brividi.
«Hai mai sofferto per amore?»

«Ad essere sincera no, non ho mai sofferto per amore.» Faccio una pausa. «Beh, eccetto quando hanno sostituito la pubblicità del Mulino Bianco mettendo una semplice coppia al posto di Antonio Banderas e Rosita.» Sospiro. «Come mi manca Rosita.»

Scoppiamo a ridere entrambi. «Già, meglio la vecchia pubblicità.»

Torno seria. «Come mai la domanda di prima?» gli chiedo.

«Non so se Skyler te l'ha detto, ma sono fidanzato con una sua amica, ma ultimamente le cose non vanno bene. Sembriamo distanti, e non so se lasciarla perché magari non c'è più niente o magari riprovarci.»

«Ti avverto che non sono molto di aiuto, dato che l'unica pseudo relazione che ho avuto ha portato solo guai, ma secondo me dovresti riprovarci, tanto che hai da perdere? Meglio riprovarci e fallire che non riprovarci affatto e pentirtene.»

Mi guarda sorpreso. «Penso che inizierai a diventare la mia psicologa personale.»

Sorrido. «Non a caso studio Scienze Umane. E poi perché hai chiesto consiglio a me e non a Skyler o a Connor?»

«Perché Skyler sarebbe stata di parte, dato che si tratta di una sua amica. E Connor non ha mai avuto una ragazza fissa, quindi non mi avrebbe dato un consiglio utile, dato che ogni volta che gli chiedo aiuto mi dice sempre che è meglio essere libero come Dobby.»

Scoppio a ridere. «Beh, ha fatto il nome di un personaggio di Harry Potter, quindi l'ha visto. È intelligente.»

Ci giriamo verso la riva, dove ci stanno chiamando perché dobbiamo tornare a casa. «Grazie Brianna.»

«James, se vuoi ringraziarmi devi farlo con uno dei dolci di tua madre» scherzo.

«Sai che ti inviterà quasi tutti i giorni a casa nostra per mangiare, dato che la elogi sempre?»

«Beh, chi sono io per rifiutare?»

Scendiamo dagli scogli e torniamo a riva.

Mi sono davvero divertita oggi.

Skyler si avvicina a me. «Tua madre aveva davvero cerotti e disinfettante, la sua borsa sembra quella di Mery Poppins.» Fa un respiro profondo. «Comunque, posso venire in macchina con voi?»

Al posto di rispondere la prendo a braccetto e la dirigo verso la nostra auto. «E me lo chiedi anche?»

Sono consapevole di essere sparita, ma non mi sono presa nessuna pausa.
Semplicemente sono indietro con i compiti e non riesco più ad aggiornare spesso, dato che non sono più in vacanza.
Da quando ricomincerà la scuola gli aggiornamenti torneranno ad essere due capitoli alla settimana (anche se a volte capiterà che ne scriverò uno a settimana per storia).
Non so quando riaggiornerò di nuovo, ma spero presto.
Spero vi sia piaciuto questo capitolo, anche se non mi soddisfa ancora.
Da domani nella mia vita tornerà il disagio, dato che rivedrò una persona, quindi tornerà il disagio anche nei capitoli.

Vorrei inoltre ringraziare imaliss_  per la bellissima copertina fatta in poco tempo😍💕

Mai andare dal tatuatore se la sfiga ti perseguitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora