35. (Terza parte) Eeeeeeeee, macarena!

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A casa sono arrivati anche Skyler e Connor, e Paul con Aisha.
Manca solo la mia famiglia.
Siamo tutti in cucina a chiacchierare, quando Paul si gira verso di me. «Ma anche i tuoi parenti hanno problemi con le porte?»

Tutti ridono, mentre io sbatto la testa contro il tavolo della cucina. «Me lo rinfaccerete a vita?»

Nessuno fa in tempo a rispondere perché suonando il campanello.

Alzo la testa dal tavolo e faccio un sorriso inquietante, poi mi alzo e vado ad aprire la porta.

«Jase!» urlo, mentre contemporaneamente mio cugino urla il mio nome.

Saluto anche zio Mark e zia Annie e li faccio venire in cucina.

Mio cugino va verso mia madre, sollevando la confezione di birra che ha in mano. «Zia! Ho portato altro alcol!»

Connor ci guarda perplesso. «Non ce n'è troppo?»

Io e mio cugino ci guardiamo in faccia, per poi girarci verso Connor. «No alcol, no party!» urliamo, imitando i nostri nonni, dopodiché scoppiamo a ridere

Skyler ci guarda in modo strano. «Sicuri di non aver già bevuto qualcosa?»

Jase le sorride. «Sobri al cento per cento. Per ora.» Poi si gira verso Connor. «E poi i nostri nonni ne porteranno altro, di alcol.»

«Dovreste iniziare ad andare a quegli incontri degli alcolisti anonimi» ci dice James.

Alzo gli occhi al cielo. «Non fare il tragico. Non siamo alcolisti, ci divertiamo e basta.»

Suonano di nuovo il campanello, ed io e Jase corriamo alla porta.

Zia Mery, zia Wendy e zia Sasha entrano in cugina.
Zia Mery si avvicina a mia madre. «Ehi sorellona! Ho fatto una torta!»

Mamma sgrana gli occhi.
Io sgranò gli occhi.
Zia Wendy impallidisce.
Zia Sasha è sul punto di perdere i sensi.

Jase allunga un braccio e colpisce la torta, facendola cadere a terra. «Scusa zia! È stato uno spasmo muscolare il mio. Non volevo farlo apposta» dice, recitando bene la parte del dispiaciuto.

Zia Mery fissa la torta. «L'avevo comprata in pasticceria...»

E a questo punto tocca a me muovere il braccio, tirando una manata sulla testa di mio cugino. «Coglione» mormoro.

Lui si massaggia la zona colpita. «Non lo sapevo...»

Suonano di nuovo il campanello, e questo vuol dire che sono arrivati i nonni.
Vado verso la porta, ma Jase mi spinge a terra. «Vado io!» urla.
«Non credo proprio, questa è casa mia» dico,  afferandogli con una mano la caviglia e facendolo cadere a terra.
Intanto il campanello continua a suonare.
Dato che io e mio cugino siamo impegnati a litigare su chi dovrebbe aprire la porta, è mia mamma che fa entrare i nonni.

Quando arrivano in cucina salutano tutti.
Nonno Carl ha una confezione di bottiglie di vino, mentre nonno Sean di birre.

Mi giro verso Connor. «Vedi? Altro alcol.»

Mia madre richiama l'attenzione. «Tutti pronti. Christopher sta per arrivare.»

Ci nascondiamo tutti e quando mio padre entra in casa urliamo tutti «sorpresa!»

Dopo che tutti si sono dati all'alcol...
M

io Dio, le cose degenerano troppo in fretta quando si tratta della mia famiglia.


Zia Sasha e zia Wendy stanno litigando su chi di loro dovrebbe farsi Zac Efron, come se potessero davvero, e a momenti iniziano a tirarsi i capelli.

Nonno Carl e nonno Sean sono completamente ubriachi, cosa strana, e insieme ballano la samba.

Mia madre e Julie, la mamma di James, stanno tenendo il manico della scopa in orizzontale, in modo che Nonna Maria e nonna Verah possano passarci sotto per fare il limbo.

Connor sembra l'unico sobrio - dato che mia madre, anche senza alcol, è completamente fuori di testa - e, insieme a Carly, sta giocando con Aisha.

Skyler e Jase, sono spariti, anche se ho qualche idea su cosa stiano facendo.

Zia Mery questa sera è l'addetta alla musica, e si è messa un cappello con la visiera al contrario, con su la scritta I'm the best and fuck the rest.

Che zia trasgressiva.

Zio Mark e zia Annie fanno un sacco di foto e video.

«Dai, una. Solo un'altra bottiglia di birra.» James è ubriaco fradicio - e sì, ha fatto conoscenza con i miei nonni che ci hanno dato la loro benedizione, nonostante noi non siamo una coppia - e cerca di convincermi a bere un'altra bottiglia di birra.
La proposta è allettante e, nonostante io sia già brilla e nonostante l'ultima volta che eravamo entrambi ubriachi ci siamo baciati, accetto.

Ed è così che da brilla divento ubriaca fradicia.
Colpa anche delle altre tre bottiglie che hanno seguito la prima.

Ubriachi fradici, io e James barcolliamo fino al piano di sopra, intenti a cercare Skyler e Jase.

«Sai a cosa continuo a pensare?» mi chiede James, sbiascicando un po' le parole a causa dell'alcol.

Scuoto la testa in segno di diniego.

«Al nostro bacio» risponde.

Sussulto. «Perché?»

James ignora la mia domanda. «So che abbiamo deciso di rimanere amici... e sono ancora di questa idea, ma... non faccio a meno di pensarci. A pensare a cosa succederebbe se ci riprovassimo.»

Lo guardo negli occhi. «Riproviamoci, allora. Senza io che cado addosso a te, senza errori. Questa volta lo vogliamo emtrambi.»

«Però siamo di nuovo ubriachi. Ma è anche vero che si dice in vino veritas.»

Rido. «In questo caso sarebbe in mix di alcol veritas.»

Ride anche lui.
Poi James torna serio, e mi spinge contro al muro. «Allora... ci riproviamo?»

Annuisco, convinta. «Riproviamoci.»

James si avventa sulle mie labbra.
Le sue mani sono sui miei fianchi, mentre io gli circondo il collo con le braccia.
Gli passo una mano tra i capelli mentre schiudo le labbra per permettergli di introdurre la sua lingua nella mia bocca.
Il bacio continua per quelle che mi sembrano ore, e quando iniziamo a sentire l'aria mancare ci stacchiamo.
James continua a tenermi stretta ed io non ho intenzione di staccarmi.

Ci guardiamo sorridendo, poi lui mi lascia un ultimo bacio a stampo prima di scendere per evitare che qualcuno ci veda.

In salotto vediamo Sky e Jase, così iniziamo i balli di gruppo.

Nonna Verah e nonna Maria prendono James e iniziano a ballare la canzone che ha messo zia Mery.
Quando arriva il ritornello tutti e tre urlano «eeeeeeeee, macarena!»

Prendo una pausa dai balli e mi siedo sul divano, guardando James completamente a suo agio in mezzo alla mia famiglia.

Cosa succederà quando saremo sobri?

James nota che lo fissò e mi sorride.

Forse andrà tutto bene.
Forse.

Mai andare dal tatuatore se la sfiga ti perseguitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora