24. Chicago

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Sto aggiornando con due giorni di ritardo, ma ho cercato di farmi perdonare rendendo il capitolo abbastanza lungo e carino.

Buona lettura ❤️


- Wendy, mi devi assolutamente aiutare - mi supplicò Lisa, appoggiata all'armadietto.

- Hai un vizio tremendo -.

- Lo so, ma non è colpa mia. - fece una breve pausa, mentre chiudevo l'anta - Ti pregooo -.

Alzai gli occhi al cielo, poi sorrisi. Dovevo passarle il test finito, dovevo perché era la mia migliore amica e aveva bisogno di me.

- Questa è l'ultima volta -.

Le sue mani si strinsero attorno al mio capo e lo avvicinarono alle sue labbra. Mi scoccò un sonoro bacio sulla guancia. - Sei un'angelo -.

Chiusi l'armadietto e mi incamminai verso l'uscita. Erano appena finite le lezioni. Fuori il sole riscaldava le foglie appena nate degli alberi e i bambini scorrazzavano per le strade. Era una giornata stupenda e mi era venuta una voglia matta di andare in giro.

- Ci vediamo dopo al Tina's? - mi chiese Lisa, probabilmente con i miei stessi pensieri per la mente.

- Devo studiare matematica, a differenza tua - la presi in giro, riferendomi a quello che aveva detto poco prima.

- Vuoi un passaggio? -.

- No, mamma. Posso andare a piedi -.

Sorrise e, senza aggiungere nient'altro, salì sulla sua auto.

Mi sistemai lo zaino sulle spalle e mi incamminai verso casa. Le strade erano gremite di ragazzi e avevo già voglia di chiamare Lisa e dirle che non me ne fregava nulla della matematica e che preferivo andare al Tina's.

Quando raggiunsi il cancelletto dopo un'infinità di tempo mi ritornò in mente il litigio con i miei di quella mattina.

Il mio istinto adolescenziale mi suggeriva di entrare in casa, urlare contro mia madre e gettare tutto in aria. La mia parte razionale, al contrario, mi diceva di comportarmi con indifferenza. Avrei comunque ascoltato la seconda, ma non avevo nessuna voglia di rivolgerle parola.

Infilai le chiavi nella serratura ed entrai.

Torta al cioccolato.

Mi venne quasi da sorridere. Era davvero possibile corrompermi con una fetta di torta?

- Wendy? -.

Non risposi, iniziando a salire le scale.

- Wendy. - ripetè, questa volta con tono fermo, venendomi incontro - Rispondi quando ti chiamo -.

Mi voltai, non del tutto convinta di voler sentire cosa aveva da dirmi.

- Ti ho preparato la torta al cioccolato con la panna -.

- Dopo la mangio, devo studiare - ribattei secca, iniziando a risalire le scale. Quando entrai nella mia stanza, decisi che era ora di smettere di pensare a mia madre, ad Aiden, Stephen e tutto quello che mi stava stravolgendo la vita nell'ultimo periodo.

Come la peceWhere stories live. Discover now