34. Hale

7.5K 440 377
                                    

Tirai fuori il libro di letteratura e lo rimpiazzai con quello di francese.

- Ehi - sentii sussurrare alle mie spalle. Sentivo il suo respiro vicino alla mia pelle e quella vicinanza mi fece arrossire. Da quando si avvicinava così tanto nei corridoi?

Mi voltai, chiudendo l'armadietto e facendo un passo indietro per porre quel minimo di distanza fra di noi. - Tutto bene? - mi chiese stranito.

- Sì, sì. - sorrisi e gli lasciai un bacio sulla guancia - Andiamo in classe insieme? -. Mi aveva solo presa alla sprovvista.

- Aspetta - ridacchiò e con la mano raggiunse la tasca posteriore dei suoi jeans.

- Allora, vieni con me? - mi chiese. Aveva il viso leggermente chinato verso il basso e lo sguardo gioioso. Aiden e gioioso che stavano nella stessa frase, doveva bastarmi solo quello per dire di sì.

Guardai i due biglietti per il prom che aveva recuperato dalla tasca dei suoi jeans ed ebbi un tuffo al cuore. Ne presi uno sorridendo e gli diedi un bacio a fior di labbra. - Grazie -.

- Adesso possiamo andare in classe - mi prese in giro, imitando la mia voce, che fu sovrastata dal suono acuto della campanella, così sorrisi e ci incamminammo verso l'aula di letteratura.

La professoressa stava per proiettare alla lavagna digitale un cortometraggio sulla vita di Oscar Wilde. Il peggior documentario che avessi mai visto.

Io ed Aiden ci sedemmo vicini in fondo alla classe, così da poter parlare a bassa voce senza che la professoressa potesse sentirci. Appoggiai la testa sul banco, mettendogli un braccio sotto. Aiden guardava ad intermittenza lo schermo, fingendo di seguire.

- Vieni oggi pomeriggio? - gli chiesi.

Annuì, per poi guardarmi. - Ho detto a Dylan di passarmi a prendere, ma forse prendono la macchina di Josh -.

- Quindi vai con lui? -.

- No, prendo la mia -. Ovvio.

Sbuffai. - Non mi piacciono i funerali -.

- Sono solo un modo per dire addio -.

- E mettere una persona sottoterra - aggiunsi.

Non rispose, limitandosi a guardarmi.

- Troveranno chi l'ha ucciso - cercai di rimanere positiva, sebbene sapessi che avevano chiuso il caso. E io, a quel punto, avevo paura di continuare. Bolton mi aveva davvero messo paura con le sue minacce. Per Aiden.

Era una sensazione strana, ma temevo più per Aiden che per me stessa. Se avessero osato fargli qualcosa...

Probabilmente avrei sofferto così tanto da non guarire mai più completamente. Se solo Bolton non avesse preso di mira anche lui, avrei volentieri continuato le mie indagini. Ma non potevo assolutamente farlo sapendo che gli avrebbero potuto fare del male.

I miei occhi scorrevano sul suo viso, sui suoi capelli, le sue spalle larghe. La mascella squadrata, gli occhi a mandorla di quel colore profondo. Le sue labbra...

Dio, quanto avrei voluto baciarle in quel momento. Non potevo perderle.

- Ti amo -.

Come la peceWhere stories live. Discover now