48•||I'm Happy

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Jack's P.O.V.

<Avanti> dice mio padre con tranquillità, chissà che faccia farà quando mi vedrà.
<Ciao> gli dico entrando e chiudendo la porta alle mia spalle.
<Oh Jackson> dice spostando il telefono che aveva appoggiato al orecchio, lo rimette vicino ad esso è dice:
<Devo staccare ho mio figlio in ufficio> e senza neanche salutare posa il telefono.
<Figliolo, non ti aspettavo, anzi sono proprio sorpreso di vederti qui>
<Già> dico non sapendo cosa rispondere.
<Non eri da tua madre con Sara?>
<Si sono tornato ieri sera>
<Beh dimmi, avevi bisogno di qualcosa?> mi dice in tono gentile, non capisco neanche lui, perché è così gentile con me? Io mi comporto da stronzo. Ah, ora ricordo perché mi comporto da stronzo, non c'è mai stato per me e lui si comporta gentilmente perché magari si sente in colpa.
Mi tolgo questo pensiero per cercare di essere il più cordiale possibile, anche se è difficile.
<In realtà si>
<Okay spara, si dice così no, fra i giovani di oggi> mi dice ridendo.
<Ehm se> dico guardandolo per un attimo storto.
<Si tratta della mamma e Jasmine> dico solamente, è passato da sorridente ad essere preoccupato, si siede e mi fa segno di sedermi anche io.
<Dimmi tutto>
Comincio a spiegargli cosa mi ha detto Jasmine è ciò che vorrei fare per lei, per aiutarla.
<Cioè tu mi stai dicendo che vorresti farla trasferire qua?>
<Si, la casa c'è, i soldi ci sono e io voglio riprendermi il tempo che ho perso con lei, è mia sorella e tua figlia e se dobbiamo dirla tutta, un po' me lo devi> gli dico guardandolo negli occhi per fargli capire che sono più che serio.
<Lei vuole venire qui?>
<Non lo so infatti quando la porterò qui per natale ho intenzione di chiederglielo>
<Deve essere lei a volerlo, soprattutto per ciò che farà tua madre, dovrò fare qualche chiamata per parlare con il mio avvocato perché Jasmine non è più sotto la mia tutela anche se è riconosciuta come mia figlia ma se è vero ciò che mi hai detto c'è una grandissima possibilità che c'è la diano>
<Va bene, fai che ti dicano qualcosa prima di natale così potrò parlare con lei tranquillamente>
<Va bene> dice e cala il silenzio, un po' imbarazzato mi alzo.
<Beh allora io posso andare>
<Va bene figliolo> mi dice sorridendomi di nuovo, continua però ad essere un sorriso un po' preoccupato.
<Va bene> vado verso la porta e quando sto per aprirla mi giro di nuovo verso mio padre senza però guardarlo negli occhi.
<Grazie> gli dico e senza aspettare una sua risposta apro e me ne vado.

Sara's P.O.V.

Sento quella maledetta sveglia suonare da un tempo ormai impreciso tutte le volte però c'è qualcuno che la spegne e dopo un po' suona di nuovo.
Sono troppo pigra per aprire gli occhi, poi ricordo, oggi è lunedì e jacopo e a casa mia merda, la scuola.
Mi alzo di scatto e mi trovo Jaco di fianco a me rivolto dalla parte opposta.
<Jacopo> non mi risponde.
<Jacopo sono le 9 la smetti di riavviare quella maledetta sveglia, ci dobbiamo preparare> dico passandogli poi sopra per andare verso l'armadio ma non faccio in tempo a mettere giù tutti e due i piedi che Jaco mi prende dal braccio e mi tira a se.
<Nah tanto ormai è tardi, dai stai qui a dormire>
<Ma c'è scuola> piagnucolo.
<Non hai saltato poi tante lezioni quindi che ti frega su, dormi> dice, mi lascia sdraiare e poi mi abbraccia da dietro.
Mi sto riaddormentarmi quando suonano il campanello giù, c'è mio fratello regolarmente quindi dovrebbe aprire lui, continuano a suonare e li capisco che mio fratello non c'è, tolgo il braccio di Jacopo da sopra di me ed esco piano dalla stanza, scendo al piano terra e quando apro mi trovo Jack davanti.
<Cia-> non finisco la parola che mi prende e mi bacia.
<Okay, beh ieri mi hai lasciato che eri uno stronzo e oggi ti trovo al settimo cielo, cosa è successo?>
<Ho parlato con mio padre> mi dice e mi guarda come se dovessi capire di cosa sta parlando.
<Non capisco, e quindi?>
<Vieni> mi dice e mi porta a sedere sul divano come se fosse casa sua.
<Fai pure eh> gli dico ironicamente.
<Certo> mi dice girandosi e sorridendomi.
<Quindi? parla>
<Ho detto a mio padre ciò che ci ha detto Jasmine e mi ha detto che parlerà con il suo avvocato e se ciò che ho detto è vero, ed è vero, gli daranno molto probabilmente l'affido>
<Davvero?> chiedo non credendo alle mie orecchie.
<Si> mi risponde con un sorriso bellissimo, mi fermo per un secondo ad osservarlo, è bello quando ride.
<Cosa c'è?> mi chiede.
<Niente, sono felice>
<Si anche io> mi risponde e mi bacia, non me lo aspettavo e per questo vado all'indietro fino a sdraiarmi completamente.
Dopo qualche minuto che siamo in quella posizione a baciarci sento Jacopo scendere le scale, cazzo.
A quanto pare se ne accorge anche Jack visto che si alza di scatto.
<Tuo fratello?> mi chiede a bassa voce.
non faccio in tempo a rispondere che Jacopo poco prima di arrivare giù dalle scale praticamente urla con una voce ancora impastata dal sonno.
<Chi era alla porta?>
<Ma quello è Jacopo?> mi chiede jack, anche questa volta non faccio in tempo a rispondere che jacopo spunta dalla porta.
<Oh, ciao Jack>
<Ma che cazz, ha dormito qua?>
<Si, non è mica la prima volta> gli dico.
<Hey amico lo sai vero che sono gay e che sono fidanzato>
<Si si> risponde Jack ridacchiando.
<Ottimo tempismo eh> dico guardando Jaco.
<Ah, voi stavate per> e lascia in sospeso.
<Ti sto prendendo in giro, secondo te lo facevo mentre ci sei tu in casa?>
<Io lo avrei fatto> dice Jack e sia io che Jaco lo guardiamo e ci mettiamo tutti e tre a ridere.

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Vi chiedo perfavore di dirmi con un commento se vi piace la storia, mi aiuterebbe molto a migliorarla☺️
Se vi va mettete una stellina⭐️
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