||•HO SCELTO TE•||

20•||Football Selection

Mi sono appena svegliata e sono le 7, solita routine:mi lavo, mi vesto molto soft e esco.

<Oliver muoviti perfavore> strillo dal salotto, si è svegliato da 5 minuti e non è pronto sono già le 8:20 e non mi va proprio di arrivare quando suona.
<Si si sono pronto> ed esce dal bagno con ancora i capelli spettinati.
<Vieni qua> gli dico.
Gli vado vicino e gli sistemo i capelli in un ciuffo.
<Grazie> e mi da un bacio sulla guancia.
Usciamo e andiamo a scuola.
Arrivati ormai sono le 8:35 e quindi la prima campanella è suonata, davanti alla scalinata è pieno di persone.
<Davvero tante grazie> dico sarcastica a Oliver.
<Sai che ti voglio bene>
<Io no> mi viene vicino e mi da di nuovo un bacio sulla guancia.
<Buona fortuna> scendo e gli faccio il terzo dito, che stronzo.
<Ei> sento dire da una voce familiare, mi giro e c'è Jacopo.
<Ei,come va?>
<Bene dai>
<Benissimo, dopo scuola andiamo in centro>
<Cosa? No>
<E invece si, non hai niente per domani e io ti voglio con un bel vestito, anche in gonna può andare>
<Allora ti voglio in camicia> dico una volta al mia armadietto.
<Lo sarei stato comunque> mi dice allontanandosi.
<Ma dove vai?> quasi gli urlo.
<Selezioni di calcio, vieni?> giusto me lo aveva detto ieri, va bene dai, non fa niente se per una volta salto le lezioni, ho una scusa.
<Si però aspettami> gli dico visto che sta affrettando il passo.
<Vai al campo, sugli spalti, ci vediamo lì dopo che mi sono cambiato> mi dice prima di entrare nello spogliatoio maschile.

Arrivo al campo e mi siedo sugli spalti, un po' più in là c'è Jack con tutti i suoi amici, mi vede e dice qualcosa a Adam -non so tanto su Adam solo che suo padre se n'è andato quando lui aveva 5 anni e non la presa molto bene, ed è il migliore amico di Jack- e viene vicino a me.
<Ei Blear>
<Black> dico accennando con la testa.
<Da quando ti piace il calcio>
<Da quando mi piace il football>
<Il tuo amico fa le selezioni?>
<Si, Jack cosa c'è?>
<Niente volevo solo conversare>
<Ma io non ho voglia>
<Allora stiamo zitti e vediamo se ne esce qualcosa>
<Va bene> dico abbastanza fredda.
Tiro fuori dal mio zaino un quaderno e comincio a scriverci cose a caso quando cominciano ad entrare il coach insieme ad altri ragazzi e anche Jacopo.
Poso il quaderno e guardo, cominciano con il riscaldamento.
<Sarà una cosa lunga vero?>
<Già> mi sorride.
Non sorride spesso ma quando lo fa è molto carino.
Ma cosa dico, non è vero è arrogante e maleducato e resterà così per sempre.

Solo l'allenamento si mettono in fila è uno a uno cominciano a tirare la palla in porta, quando tocca a Jacopo prende la rincorsa e calcia la palla che va dritto in porta, esulto e quando mi rendo conto che non si dovrebbe fare e che tutti gli occhi della gente sono su di me mi siedo e abbasso la testa, sento gli occhi di Jack su di me, lo guardo e lui distoglie lo sguardo.
Bho è proprio strano sto ragazzo.

**

Hanno finito di fare quello che stavano facendo -si esatto non so niente neanche di calcio- e ora c'è il coach che sta dicendo chi passa.

<Noah Yosco, William Bryce, Ian Tallish> e altri nomi
<E per ultimo ma non per ordine di importanza Jacopo Bianchi> era il più bravo, sapevo che sarebbe passato.
<Ora potete andare ragazzi> dice come ultima cosa il coach, scendo le scale e vado da Jacopo e lo abbraccio.
<Visto, lo sapevo che saresti passato> gli dico.
<Se se certo> ride.
<Ti sei annoiata?>
<No mi sono divertita>
<Bene ora usciamo,hai chiamato tuo fratello?>
<Lo chiamo mentre ti cambi>
<Bene allora vai pure vicino alla mia macchina, ci vediamo lì>
Chiamo mio fratello e dopo un po' lo convinco e mi lascia andare, intanto arriva Jacopo.
<Andiamo?> gli chiedo.
<Certo> e usciamo dal parcheggio di scuola.

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