37•||Travel

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Sara's P.O.V.

<Cosa?> quando pensava di dirmelo? Dopo 4 mesi?
<Hai ragione hai tutti i motivi per arrabbiarti> dice, mi alzo e comincio a camminare avanti indietro, gli vado vicino e gli rispondo:
<Non sono arrabbiata, solo che avrei voluto che tu me lo dicessi prima>
<Lo so e hai ragione>
<Ma comunque sono felice che tu me lo abbia detto e che non me lo hai fatto sapere da qualcun'altro, dovrei sapere altro?> dico ridendo, mi guarda come per farmi capire che c'è altro.
<Cosa?>
<Mia mamma mi ha detto che potevo passare da lei e io pensavo di portarti con me>
<Okay e quando?>
<Partiremo venerdì pomeriggio e si ritorna domenica> subito lo guardo un po' contrariata, se ne accorge allora aggiunge.
<Volevo che ti conoscesse>
<Ah, se ci tieni potrei pensarci> dico sorridendo e mettendomi davanti a lui.
Mi prende a se e mi bacia, mi fa sedere su di lui a gambe aperte e si sdraia, proprio in quel momento chiama Alexa dicendo che è pronto, noi non rispondiamo continuamo a baciarsi finché poi Jack mi prende a modi sacco di patate e mi porta giù fino alla fine delle scale, attraversiamo il salotto e andiamo a tavolo da Carl -il papà di Jack- e Alexa.
Ci sediamo e cominciamo a mangiare, stiamo tutti in silenzio finché Carl non si pulisce la boccia dalla salsa di pomodoro e comincia a parlare.
<Allora Sara, la tua famiglia?> ecco, la domanda che non volevo che mi facessero, sto per parlare ma Jack mi precede.
<Non si può mangiare senza parlare?> un po' gli sono grata un po' contrariata perché gli risposto davvero male, non vorrei rispondere ma sembrerei maleducata ed è l'ultima cosa che voglio.
<Mia mamma e mio papa non li conosco, vivo con mio fratello qui a Los Angeles da 3 anni, ha un lavoro stabile e quando posso cerco di aiutarlo anche io come posso>
<Ah capito> dice cercando di non far caso al fatto che i miei genitori si sono scaricati di me e mio fratello.
<E dove abitavate prima?> mi chiede.
<Italia, più precisamente a Rimini, anche lì abbiamo il mare ma preferisco mille volte qui>
<Italia, bellissimo>
<Si> dico un po' imbarazzata.
<È un interrogatorio?> si mette in mezzo Jack abbastanza frustato.
<No okay hai ragione>
Stiamo un po' in silenzio e poi una volta finito il dolce Jack si avvicina a me e all'orecchio mi chiede di salire, accetto e mi prende per mano e mi porta in camera.
Passiamo tutto il pomeriggio a scherzare e verso le 15 ci addormentiamo, mi sveglio prima io verso le 17.
Mi metto le scarpe e do un bacio in bocca a Jack cercando di non farlo svegliare, prendo un foglio bianco dalla sua scrivania e una biro e sopra gli scrivo:

"Devo tornare a casa se no mio fratello mi uccide, ti chiamo più tardi, perdonami <3
                                                      XoXo -Sara"

Lo piego e glielo metto sul comodino vicino al suo telefono, esco da camera sua e scendo le scale, saluto Alexa e gli chiedo di Carl ma mi dice che è andato a lavoro, a proprio ragione Jack, suo padre non c'è mai a casa.
Appena esco dalla porta di casa mando un messaggio a Jack.

Ti amo.

Guardo un po' lo schermo poi mi metto il telefono in tasca e mi incammino a casa, sto pensando alla proposta di Jack di andare con lui da sua mamma, per quanto ho capito si è trasferita in Texas ad Houston che non è proprio vicinissimo ma non è neanche tanto lontano.
Arrivo a casa e corro in camere di mio fratello, ma lui non c'è, mi preoccupo immediatamente e lo vado a cercare per tutta casa ma non c'è,l'unica cosa che mi resta da fare è chiamarlo al telefono.
Squilla due volte e poi risponde, subito mi sollevo.
<Ma dove disco sei?>
<Scusa avrei dovuto chiamarti, ma non pensavo di fare così tardi e non pensavo che tu tornassi così presto>
<Non hai ancora risposto> dico abbastanza arrabbiata.
<Sto arrivando a casa, ero andato in centro tranquilla> cerco di tranquillizzarmi, saluto mio fratello e lo aspetto, dopo poco sento la porta di casa aprirsi.
<Sono a casa> dice la voce di mio fratello, gli vado in contro e lo abbraccio.
<Neanche fossero anni che non ci vediamo> dice ridendo.
<Pensavo che ti fosse successo qualcosa> dico abbastanza preoccupata.
<Stai tranquilla, io mi sono ripreso del tutto quindi non c'è nessuno motivo per preoccuparsi> effettivamente a ragione, non ho motivo di preoccuparmi, è grande e vaccinato.
Mi stacco da mio fratello e posa le chiavi, si toglie le scarpe e si siede sul divano con del gelato in mano e io mi metto vicino a lui, finiamo tutto il gelato -si questa è stata la nostra cena- e poi decido di parlare.
<Oliver ti devo dire una cosa>
<Dimmi> dice guardarmi.
<Jack mi ha offerto di andare con lui in Texas da sua mamma>
<Quando?>
<Partiremo venerdì pomeriggio e ritorniamo di domenica, probabilmente di sera>
<Tu ci vuoi andare?>
<Solo se tu te la senti a stare solo> dico, secondo me sono io che non riuscirei a stare senza lui però sono solo 3 giorni, niente di che.
<Io sto benissimo, la scelta è tua, se ci vuoi andare vacci e divertiti, ma non troppo> dice con il sorriso stampato in faccia.
<E poi comunque sabato e domenica lavoro quindi meglio>
Lo abbraccio e gli dico:
<Ti ho mai detto che sei il fratello migliore al mondo?>
<No>
<Beh ora lo sai, ma non montarti troppo la testa> rispondo e lui sorride.
Appoggio la testa sul suo petto e dopo poco mi addormento come un ghiro.

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Vi chiedo perfavore di dirmi con un commento se vi piace la storia,mi aiuterebbe molto a migliorarla☺️
Se vi va mettete anche una sellina⭐️
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