57•||The Letter

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Sono andata a letto tardissimo.
Jack, Alexa e Carl sono andati a casa che erano passate le 2 di notte. Carl, Jack e mio fratello dopo mezzanotte sono andati in cucina a bere qualcosa di "più forte" mentre io e Alexa siamo state a tavola a parlare un po'.
Quando poi se ne sono andati ho fatto andare mio fratello a letto che era un po' brillo, credo sia stato quello ad aver bevuto di più visto che Jack stava benissimo e Carl sembrava solo tanto assonato, e io ho tolto tutta da tavola e ho riordinato un po' visto che c'era un casino immane e alla fine sono andata a letto che erano passate da un po' le 4 del mattino.
La mattina mi alzo a pezzi, con un forte mal di testa e ancora la gonna della sera prima, avevo talmente tanto sonno da non essermi messa neanche il pigiama, solo la maglia e le scarpe mi sono tolta.
Mi guardo intorno un po' scombussolata senza capire bene dove io sia anche se so perfettamente di essere nel mio letto, prendo il telefono, che ovviamente non avevo messo sotto carica, e vedo che sono le 11:30 e che ho 2 messaggi di jack che però leggerò più tardi, metto sotto carica il telefono e mi alzo a fatica, la prima cosa che faccio è spogliarmi nonostante oggi faccia abbastanza fresco, vado in bagno e mi infilo subito sotto la doccia, mi lavo e poi sto un po' sotto l'acqua corrente calda che mi da una sensazione di sollievo pazzesca ed è proprio in quel momento che mi ricordo di Nicole, non mi capacito ancora del fatto che lei sia venuta a casa mia e di mio fratello ieri sera e che io abbia cambiato idea su di lei, mi ritorna in mente quando mi ha detto ciò che gli faceva la persona che dovrebbe essere mio padre ho capito subito che parlava di maltrattamento nonostante lei non lo abbia detto esplicitamente, anche se penso che anche una bambina lo avrebbe capito.
Esco dalla doccia, mi arrotolo nell'asciugamano e cerco lo specchio in mezzo al vapore. Mi asciugo e vado in camera per vestirmi.
Continuo a pensare a Nicole e a come stava andando tutto prima che arrivasse lei, a Carl che istiga Jack, ad io che mi alzo per prendere il dolce per poi trovarmi Jack dietro, a lui che prima di tornare in sala mi da il regalo di natale- cavolo, il regalo, la lettera, dove diavolo l'ho messa?
Mi faccio prendere dal panico, non posso averla persa, non devo, mi fermo, prendo un respiro profondo e comincio a cercare in mezzo alla gonna e la maglia che ho buttato a terra prima, poi sotto le coperte del letto e anche sotto esso e perfino in bagno, magari per sbaglio l'avevo portata li senza accorgermene, finché alla fine non guardo sulla scrivania, l'avevo messa proprio sopra a tutti i libri di scuola, la prendo e l'abbraccio come se fosse una persona che non vedo da tanto tempo, guardo la frase che ha scritto Jack in stampatello sopra 'Per Sara da Jack, ti amo ma amo di più le tue tettine'.
Non so sinceramente se aprirla adesso oppure più tardi, però sono troppo in ansia e ho aspettando anche troppo. Mi siedo sul letto con ancora l'asciugamano intorno al corpo e la apro, sono piena d'ansia e ho paura di ciò che potrebbe avermi scritto anche se non dovrei, sorrido vedendo la scrittura impossibile da capire di Jack e comincio a leggere:

'Oggi, oggi sono quasi 4 mesi che con il tuo fare da stronza ma allo stesso tempo innoqua ragazza mi hai rapito, che poi se ci pensi è come se fossero passati anni, passati anni dagli sguardi scambiati in classe quando pensassi che non ti vedessi, da te che giochi con le mie mani quando sei nervosa a io che gioco con i tuoi capelli per darti fastidio, al cantare a squarcia gola in macchina, senza sapere le parole, quella canzone che passa tutti i giorni alla radio, hai primi giorni, quando facevamo come se non fosse successo nulla per non dare troppo nell'occhio anche se in realtà poche ore prima eravamo in un angolo a baciarci come se le nostre vite dipendessero da questo, a Matilda e il vostro odiarvi (anche se ora per quanto ho capito è quasi amore).
Prima di conoscerti ero un vero e proprio cazzone, non volevo storie stabili perché quando stai con una persona devi dare il meglio perche quella persona si aspetta il meglio e non era una cosa che io potevo dare, non era da me. Facevo lo stronzo all'inizio, si, ma perché pensavo che una storia d'amore a questa età fosse qualcosa di inimmaginabile, che probabilmente ti avrei fatto soffrire facendo una delle mie solite cazzate, e invece no, mi è venuto tutto molto naturale ed è grazie a te se non sono più quel cazzone che si ubriaca alle feste facendosi 30 tipe diverse per divertimento per poi tornare a casa alle 5 del mattino sbronzo, ed è anche un po' grazie a te se adesso ho un minimo di rapporto con mio padre, fino a qualche mese fa non mi sarei neanche immaginato seduto ad un tavolo con mio padre senza urlargli addosso.'

Mi viene da ridere leggendo l'ultima frase, mi asciugo le lacrime dagli occhi che mi appannano la vista e cerco di continuare:

'Adesso invece voglio parlare di noi, più precisamente il primo giorno di scuola non ti ho mai raccontato cosa successe, entrai in quell'aula assonnato e anche un po' incazzato perché Keal, il coach, mi aveva appena detto che quest'anno doveva andare meglio di quello prima se no sarei stato fuori dalla squadra.
Mi girai verso di te, messa lì infondo all'aula vestita con dei jeans e una felpa larga (voglio una medaglia solo perché mi ricordo come eri vestita), guardandoti il viso vidi i tuoi occhi verdi, mi piacquero da subito. Se devo essere sincero subito la mia idea era di una volta e via (come in realtà già sai, però shh fai finta di nulla), ma quando mi giravo verso di te vedevo una persona bella e pura, ed era strano perché nella mia vita non è che c'è ne siano tantissime, finita l'ora andai da Matilda e vabbe già sai, una volta spostati dal tuo armadietto io me ne andai in segreteria e chiesi il tuo nome e cognome, già potrei essere uno stolker più bravo di te, e facendo le mie ricerche scoprì dove abitavi e che proprio quel giorno era il tuo compleanno, sorpresaaaa! quella rosa bianca te la regalai io, non ti ho mai detto niente ma fu proprio così.
Ora dimmi che sono uno stolker più bravo di te, su su aspetto haha♡︎'

Fisso quel foglio e poi la rosa sulla mia scrivania sorpresa e felice, non posso crederci che sia stato lui a regalarmi quella rosa e soprattutto che non me lo abbia mai detto, poi tutto quello che mi sta dicendo, si sta aprendo in una maniera bellissima e io ne sono estremamente felice, non è una persona che si apre facilmente e ora qui, per me, si sta aprendo come non ha mai fatto.
Continuo a leggere:

'Poi cominciai a darti fastidio e in pratica a perseguitarti, mi faceva sorridere come diventassi rossa dalla rabbia, anche se probabilmente mi odiavi io ero contento di vederti anche se ne ero ancora inconsapevole, sembra una frase fatta lo so, anzi lo è, ma sono serio quando dico che provavo un qualcosa che non capivo neanche io, che non avevo mai provato.'

Sembro un ebete lo so, ma sorrido, sorrido perché ciò che sto leggendo so che è la verità, se mi facessero la famosa domanda 'sei solo in un isola deserta e puoi portarti solo 3 cose, cosa porti?' beh, questa sarebbe sicuramente una di quelle.
La lettera poi finisce così:

'Tu sei la persona che mi ama nonostante tutto, nonostante quelle bugie bianche, e non, che dicevo, nonostante la mia ironia e il mio sarcasmo, nonostante la mia stupidità.
mi hai amato e lo fai tutt'oggi e non saprò mai come ripagarti se non donandoti il mio stesso amore.
Anche se a volte ti sembro incazzato con il mondo, anche se a volte mi comporto male con te, sappi che non smetterò di amarti perché io ho scelto te e lo rifarei sempre, ogni volta.
Questa lettera comincia ad essere un po' cringe, ma penso che l'amore sia anche questo, anche se però non ne sono un esperto.
dicendo questo tiamo e buon natale, ringraziami di non aver parlato di sesso, anche se avrei molto voluto.♡︎

Tuo, Jack'

Continuo a guardare la lettera piangendo come una fontana e rendendomi conto solo dopo che qualche lacrima è finita sul foglio, mi butto all'indietro sul letto, ripiego quel bellissimo pezzo di carta e lo abbraccio finché non mi suona il telefono, lo prendo e sullo schermo c'è la persona che mi sta facendo piangere così tanto, rispondo:
<Ei, buongiorno stupenda>
<Eii> dico cercando di nascondere il fatto che stessi piangendo, ma ovviamente fallendo.
<Cosa succede?> chiede serio tutto di un colpo.
<Ei calmo, ho letto il tuo regalo>
<Beh se stai piangendo le cose sono due; o non ti è piaciuto o ti è piaciuto troppo>
<Ovviamente direi la prima> dico ridendo e asciugandomi le lacrime.
<No scherzo, è qualcosa di bellissimo e penso che la terrò con me per sempre, ti amo anche io> aggiungo qualche secondo dopo.
<Ah lo so che mi ami>
<Scemo>
<Beh allora, che stai facendo a parte disperarti per la mia dichiarazione d'amore fantastica?>
<Mi sono fatta la doccia e sono ancora in asciugamano, ora mi vesto>
<Nah, per me puoi uscire anche nuda se sei con me> risponde, non posso vederlo ma sono sicura che stia sorridendo.
<Stamattina sei più stupido del solito>
<Visto? Solo per te cucciola>
<Oh grazie che onore>

E così passa un'ora, con la risata di Jack che mi fa venire tutte le volte le farfalle nello stomaco e la sua stupidità che io amo.

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Vi chiedo perfavore di dirmi con un commento se vi piace la storia, mi aiuterebbe molto a migliorarla☺️
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