||•HO SCELTO TE•||

16•||Home

Siamo partiti dal Venice Beach verso le 20 e ora che ci penso sono quasi due giorni che non mangio, wow.
Ora siamo in macchina.
<Jaco>
<Dimmi> mi dice tenendo gli occhi sulla strada.
<Ma tua mamma e tuo papà? Lo sanno vero?>
<Si ieri sera glielo detto e non avevano così tanti problemi, dovrò pulire casa per una settimana però ne vale la pena>
Lo guardo e gli sorrido, lui se ne rende conto e sorride a sua volta.
Chissà se Jack si è accorto che oggi non sono andata a scuola.

Jack's P.O.V.

Sono appena tornato a casa dal primo allenamento di football, ho dovuto vedere per forza Matilda perché è il capo delle cheerleader, non mi sembrava tanto triste anzi era più radiosa del solito.
Ho stranamente notato una cosa, sia Sara che il tipo nuovo non erano a scuola e non penso sia una coincidenza, cioè non mi importa è solo per dire.

Non c'è ancora nessuno a casa, arrivano verso le 19 e ora sono le 18, che faccio per un ora?
Scorro i nomi delle chiamate sul telefono e vedo che Matilda mi ha chiamato, non so sinceramente se rispondergli, non so se ho voglia di sentirla.
Ma alla fine la chiamo.
Squilla per due volte per rispondere.
< Jack?>
<Sì sono io, cosa c'è Matilda?>
<Ti volevo sentire>
<Bene mi hai sentito ciao>
<No aspetta>
<Cosa c'è Matilda>
<Mi manchi, non pensi che abbiamo fatto uno sbaglio?>
<No Matilda per niente>
<Ti piace lei vero?>
<Ma chi?>
<Come chi? Sara Blear, vedo come la guardi?> ma è seria?
<E come la guarderei?>
<Con occhi desiderosi, ti piace e neanche te ne rendi conto> a me lei non piace.
<Ciao Matilda> e gli stacco in faccia.
A me Sara non piace.

Sara's P.O.V.

Siamo quasi a casa, Oliver mi manda mille messaggi ma io non li leggo non ciò voglia.

Siamo nella via di casa, una volta davanti casa mia scendiamo tutti e due, io mi blocco davanti alla macchina, non so se ce la faccio.
<Tranquilla andrà bene> mi dice e mi prende per mano.
Lo guardo e mi rassicura con un sorriso, a lo stesso sorriso di sua madre.
Suono il citofono -perché ovviamente non mi ero portata le chiavi- e da dentro casa sento cadere qualcosa e secondo me si è anche rotto.
Ci apre la porta e salta addosso a Jacopo.
<Sei stato tu vero, tu l'hai convinta a scappare così>
<Oliver fermo> Jacopo non fa niente, non si muove di una virgola, io mi metto in mezzo per fermare mio fratello.
<Oliver guardami, guardami ho detto> mi guarda e io aggiungo.
<Sto bene, vedi sto bene, vai dentro arrivo>
<Me lo giuri?> mi chiede.
<Te lo giuro> allora rientra.
<Scusami ma è abbastanza protettivo nei miei confronti>
<Tranquilla>
<Direi che è meglio che tu vada se non vuoi avere un occhio nero> dico ridendo.
<Si è meglio>
Mi da un bacio sulla guancia e mi saluta, lo vedo allontanare di nuovo da casa mia però questa volta non da amico ma da migliore amico.

Entro e Oliver è in cucina.
<Sara>
<Vado a dormire> non lo lascio finire.
<No Sara aspetta> mi prende per il braccio.
<Cosa c'è?> gli dico in modo un po' troppo scorbutico, lo vedo che per un secondo diventa triste ma poi si riprende.
<Mi spiace, io non la vedrò e neanche tu finché non sarai pronta>
<Okay> gli rispondo in modo stretto poi tolgo il suo braccio dal mio e me ne vado in camera, mi metto il pigiama e in poco tempo mi addormento.

**

Mi sveglio di colpo alle 2 ma non per un incubo non so il perché.
Provo in più modi ad addormentarmi ma non c'è la faccio, leggo, ascolto la musica, guardo quei video inutili su Instagram, ma niente non mi addormento.
Esco da camera mia e la porta di camera di mio fratello è aperta, lui dorme, entro e noto che gli cola una lacrima, mi viene da piangere anche a me, è comunque mio fratello.
Facendo il meno rumore possibile cerco di sdraiarmi vicino a lui.
<Ehi ma che stai facendo?>
<Dormi> gli ordino, non voglio fargli vedere che sto piangendo, ma non tanto solo pochino.
<Anzi>
<Cosa> mi risponde.
<Abbracciami>
In pochi secondi si gira e mi abbraccia, si, sono a casa.

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Direi che hanno fatto pace,no?
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