58•||Marriage

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4 anni dopo

<Jack sei pronto? Faremo tardi in chiesa, e non ci tengo> gli urlo cominciando ad aprire la porta sperando che senta e si dia una mossa.
<Si arrivo, se vuoi comincia ad uscire> mi risponde. Faccio un sospiro ed esco alzandomi da un lato il vestito per non farlo sporcare troppo anche se si sporcherà comunque alla base. Quasi rischio di cadere uscendo di casa con i trampoli che i comuni mortali chiamano tacchi, mi levo dei capelli che mi sono finiti in faccia e cerco di superare il giardino di casa senza slogarmi tutte e due le caviglie.
Riesco ad arrivare alla macchina sana e salva ma di Jack ancora nessuna traccia.
<Jack per favore ti muovi?> urlo da fuori, so che può sentirmi e non mi importa se la gente penserà che sono una pazza, meglio così.
<Sono qui> dice tranquillamente uscendo di casa.
<Ma si, fai con calma eh>
<Certo> risponde, mi fa davvero arrabbiare quando non rispetta gli orari.
<Dai amore, mi farò perdonare okay?> aggiunge vedendomi un po' infastidita.
<Va bene> rispondo sistemandogli meglio la cravatta.
<Dimmi che andrà tutto bene> gli chiedo.
<Andrà tutto bene> risponde, mi sorride e mi da un bacio a stampo.
Saliamo in macchina e ci dirigiamo in chiesa il più velocemente possibile.

<ti muovi siamo in ritardo> dico uscendo il più velocemente dalla macchina.
<Sara non siamo in ritardo, manca ancora tanta gente, probabilmente non ci sarà neanche il prete>
<Ma noi dobbiamo essere qui prima di tutti, è mio fratello cavolo e di sicuro non mancherò al suo matrimonio soprattutto essendo la sua testimone>
<Vabbè mi arrendo, hai vinto> dice, mi fermo mi giro e lo aspetto per poi prenderlo a braccetto, dargli un bacio sulla guancia e rispondere:
<Come sempre direi> e gli sorrido, lui ricambia il sorriso e continua a sorreggermi finché non arriviamo da mio fratello che è davanti all'entrata della chiesa, appena lo vedo corro -e direi tra molto virgolette visto che se avessi corso davvero mi sarei come minimo rotta le gambe- verso di lui per poi abbracciarlo.
<Fratellone>
<Ei piccolina>
<Ansia?>
<Tanta, troppa>
<Tranquillo, respira e vedrai che andrà tutto bene>
<Tu stai qui vero?>
<Sempre> gli sorrido e gli accarezzo la schiena per farlo stare calmo.
<Nicol- cioè, la mamma verrà?>
<Wow facciamo progressi, ti sei dovuta sforzare ma è comunque un inizio>
<Visto? Però non mi hai risposto>
<Certo che viene, l'ho sentita ieri sera e mi ha detto che era appena arrivata qui e che stava andando in Hotel>
<Gli hai mandato l'indirizzo vero?> gli chiedo, mi guarda un attimo spaesato e poi mi fa un finto sorriso rassicurante.
<Oliver>
<Mi sono scordato, scusa avevo troppe cose per la mente e mi sono completamente scordato, cazzo>
<Okay no, calmati, respira, ci penso io> dico facendo il movimento delle mani su e giù come se non sapesse come si faccia.
Mi allontano per chiamarla e nel mentre vedo Jack che in lontananza si è messo a parlare con degli invitati, saranno sicuramente amici di Louren perché io non so minimamente chi siano.
Chiamo mamma sperando risponda, già, dei progressi, da quel giorno in cui si presentò davanti casa ad oggi ne sono successe di cose, ci vedemmo almeno una volta al mese per parlare o uscire, alcune volte anche due, e dopo un po' la persona si conosce, chiamarla mamma è ancora molto strano ma pian piano mi sto abituando anche a questo.
<Pronto, dove sei?>
<Ciao Sara, sto per partire adesso, solo stavo notando che non ho l'indirizzo, infatti stavo per chiamare tuo fratello>
<Già, quell'imbranato si è scordato di mandartelo, comunque ora te lo mando io, ti basterà farlo vedere ad un Uber che ti porterà subito qui>
<Va bene, ci vediamo tra un po'> dice, la saluto e riattacco, mi giro per tornare verso Oliver che adesso è in compagnia anche di Jack.
<Ha detto che sta arrivando, tu sei proprio un imbranato> dico ridendo.
<Capita quando cerchi di sposarti>
<È una frecciatina?> chiede Jack guardandomi.
<Si è proprio una frecciatina, okay amico hai vinto, siete proprio una famiglia tosta voi eh> dice ridendo e mettendosi una mano tra i capelli.
<Beh ci sei arrivato solo adesso?> rispondo ridendo e appoggiandomi a lui.

||•HO SCELTO TE•||Where stories live. Discover now