53•||A Lot To Prepare

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La serata finisce bene, passata l'una Jaco e Ian se ne vanno e io dopo aver dato un bacio sulla guancia a mio fratello sono crollata sul letto.
La mattina mi sveglio comunque presto, Jack con i genitori non sarebbero venuti prima delle 17 però c'era molto da preparare.
Mi alzo con un grande mal di testa, -la musica tutta alta a mezzanotte passata forse non è stata una grande idea- prima di fare qualsiasi cosa scendo per prendere una aspirina e per fare la colazione di natale, tradizione mia e di mio fratello, ma per lui a quanto pare era troppo presto quindi lo fatta da sola.
Dopo colazione salgo in camera e vado in bagno per farmi una doccia, ho passato almeno 20 minuti a non fare assolutamente niente, godermi soltanto l'acqua calda che mi passava sulla schiena.
Dopo una lunga indecisione sul uscire dalla doccia o no alla fine esco, mi metto un asciugamano addosso e un'altro che raccoglie tutti i capelli, pulisco lo specchio ancora tutto appannato e mi lavo i denti.
I capelli attualmente li ho solo asciugati e basta, se li mettessi apposto adesso ad arrivare a sera sarebbero un disastro, vado in camera e mi metto l'intimo, dei pantaloni della tuta e una felpa.

Una volta finito di vestirmi guardo l'orologio, sono le 10 allora decido di mandare un messaggio a Jack visto che ieri non abbiamo parlato granché.
Gli mando un semplice buongiorno e dopo pochi minuti mi arriva una sua chiamata.
<Buongiorno>
<Buongiorno, potevi anche solo rispondermi con un messaggio sai> gli dico ridendo.
<Lo so ma non ti ho sentito tutta ieri, mi sembrava giusto così> dice tutto fiero, non lo posso vedere ma sono sicura che stia sorridendo.
<Come è stata la vigilia?> gli chiedo mentre cerco di mettere apposto quel disastro di camera mia.
<Il solito, Alexa ha cucinato e mio padre, strano ma vero, durante la cena non si è mai alzato da tavola>
<Beh facciamo dei progressi> dico mentre metto dei panni sporchi nella cesta.
<Direi di si, Jasmine ha scritto una lettera a babbo natale, ero molto stuzzicato dal dirgli che non esiste ma è ancora troppo piccola, magari l'anno prossimo>
<Non te lo permetterò, stanne certo>
<Vedremo, tu invece, è andato tutto come previsto?>
<Si, non abbiamo spaccato niente e abbiamo fatto una tradizionale cena di vigilia>
<Ah si, e cosa avete mangiato?>
<Degli hamburger>
<Oh si, tradizionalissimo>
<Visto?> dico sorridendo.
<E poi niente, stamattina mi sono svegliata con un mal di testa incredibile, ho preso una aspirina, mi sono lavata e poi ti ho scritto>
<Capito, vabbè ora ti lascio fare le tue cose, tanto ci vediamo stasera>
<Va bene, a più tardi> rispondo.
<Oh mi sono dimenticato, il dolce lo portiamo noi, lo fanno Alexa e Jasmine>
<Non vedo l'ora di assaggiarlo allora>
Ci salutiamo per l'ultima volta e metto giù.
È proprio un casino questa stanza, vestiti ammucchiati su una sedia e libri sparsi ovunque.
Dopo aver messo apposto il letto e le varie cose da per terra passo alla scrivania, questa non è messa tanto meglio, libri, quaderni, bottigliette d'acqua vuote che di solito prendevo di notte quando avevo sete.
Comincio togliendo le bottiglie d'acqua che vanno dritte nel cestino e poi continuo, quando sto per prendere un'altra bottiglia dietro a dei libri di scuola vedo che dentro c'è qualcosa.
Mi ero totalmente dimenticata di questa rosa, sono passati mesi in realtà è ancora non so minimamente chi me l'abbia regalata, ormai è diventata secca ma sinceramente la preferisco così, la prendo e la appoggio sul comodino, già sistemato, vicino ad un libro.

Quando finisco di mettere apposto mi rendo conto che sono le 12 e che Oliver non si è ancora svegliato e allora decido di andarlo a svegliare io.
<Fratellone puzzolente, alzati> gli dico vicino all'orecchio senza ottenere risposta.
<Dai, dobbiamo mettere apposto giù e preparare la cena, mi vuoi far fare tutto da sola?>
<Se proprio vuoi farlo da sola fallo>
<Oh no mio caro ora ti alzi> gli dico e subito dopo gli tolgo la coperta da dosso e comincio a tirarlo fuori dal letto.
<Oh va bene piccola Hulk posso alzarmi anche da solo>
<Allora alzati> gli rispondo aspettando che si alzi davvero.
Si mette a sedere sul letto e poi mi guarda.
<Cos'è quella roba?> dice indicando le buste che ho in mano.
<I regali per jack, jasmine e un piccolo pensierino per i genitori.
<Oh okay, ora puoi uscire che mi cambio?>
<Va bene ma se fra 10 minuti non sei giù ti vengo a cercare, e questa volta con una scopa>
<Buongiorno anche a te sorellina> mi urla mentre io già sono sulle scala per scendere.
Metto i regali sotto l'albero e dopo aver messo apposto il divano vado in cucina per cominciare a fare qualcosa, non abbiamo mai avuto ospiti per natale, tranne quella volta che il capo di mio fratello aveva deciso di fare una piccola cena, li conobbi qualche collega mio fratello, chi simpatico chi meno.
Dopo poco mi raggiunge mio fratello che subito si mette a cucinare mentre io sto facendo il mio fantastico purè, non esiste natale senza questo.

**

<Io ho finito, ci sono poche cose da lavare ti aiuto o fai da solo?>
<Tranquilla vai a prepararti ci penso io> mi asciugo le mani ad un panno, do un bacio sulla guancia a mio fratello e salgo, sono le 15:30 e non so ancora neanche cosa mettermi, non sono una di quelle ragazze che sta rinchiusa ore per prepararsi anche perché non sono cose che mi interessano particolarmente ma è la prima volta che passò un natale non solo con mio fratello e se voglio essere carina posso farlo.
Apro l'armadio e non c'è niente che mi piace allora vado avanti e dai capelli, ho deciso di farmi i boccoli, è tanto che non me li faccio e mi piacciono.
Litigo qualche volta con il ferro arricciacapelli perché non mi piaceva come me li faceva ma alla fine ce la faccio e ne sono soddisfatta.
<Ehi a che punto sei?> mi chiede mio fratello entrando in camera.
<Ho finito i capelli e ora mi vesto, wow sei proprio gnocco>
<Visto?> dice facendo un giro su se stesso, ha un maglione bianco e dei jeans e ci sta molto bene.
<Quindi?>
<Cosa?> gli chiedo non capendo.
<Sono quasi le 16:30, direi che ti debba dare una mossa> mi ero talmente tanto persa nel farmi i capelli non rendendomi conto che fosse così tardi.
<Okay ora penso che tu te ne debba andare perché io mi devo preparare> dico spingendolo fuori da camera mia.
Riapro l'armadio sperando che ci sia qualcosa che prima non avevo visto, frugando un po' in fondo ritrovo la gonna che avevo messo quando ero uscita con Jaco, può andare bene.
Mi metto dei collant neri che credo di avere da una vita e poi la gonna, sopra un maglioncino bianco che infilo nella gonna leggero, hai piedi invece le dr Martens che ci stanno da dio sotto questa gonna.
Mi trucco velocemente mettendo solo del correttore, un filo di eyeliner e del mascara, una collana regalata da mio fratello per il mio compleanno e scendo, aprendo solo la porta di camera mia sento già un profumo buonissimo salire fino a su, -mi viene già fame- scendo le scale e vado in cucina da mio fratello.
<Wow ti sei messa proprio in tiro eh>
<Dai scemo>
<Nah davvero sei bella, vieni qui> mi dice aprendo le braccia, vado e lo abbraccio e lui mi stritola.
<Dai mi fai male, poi mi spiegazzi tutto qui>
<Scusa madame> risponde facendomi un inchino, non faccio in tempo a rispondere che suonano alla porta di casa.

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