||•HO SCELTO TE•||

49•||Airport

Jack's P.O.V.

<A che ora hai l'aereo?> mi chiede Sara dall'altra parte del telefono.
<Tra meno di un'ora, alle 15>
<Arriverai in orario?>
<Ma si tranquilla, sono quasi arrivato tanto, ti mando un messaggio quando sto andando verso casa di mia madre, okay?>
<Va bene, non fare scenate, prendi Jasmine e riparti mi raccomando>
<Tranquilla, a più tardi> e stacco, è già passato un mese dalla chiacchierata con mio padre su mia madre e Jasmine, lui ha parlato con il suo avvocato dopo qualche giorno e ha detto che se veramente vogliamo farlo chiamerà un giudice dicendogli come stanno le cose e dovrà firmare qualche carta e mio padre potrà avere finalmente la custodia di mia sorella, io sono felice, finalmente potrò avere veramente una sorella, non so se sarò un bravo fratello ma ci voglio provare per lei.
Effettivamente è passato veloce questo mese, non che abbia fatto tanto anzi tutti i giorni parevano uguali, dopo scuola mi vedevo con Sara e a volte si univa anche Jacopo, altre volte se Sara voleva starsene a casa uscivo con Adam e altri della squadra di football.
Arrivo in aeroporto e vado per prendere l'aereo, salgo e vado a sedermi al mio posto, poi dopo la partenza chiudo gli occhi e mi addormento senza accorgermene.

***

mi sveglio poco prima dell'arrivo, una volta giù dall'aereo chiamo un taxi e lo aspetto davanti all'aeroporto, qui sta un po' piovendo ma neanche tanto.
Dopo poco arriva il taxi, gli dico dove deve andare e poi prendo di nuovo il telefono, avevo detto a Sara che gli avrei mandato un messaggio ma preferisco chiamarla, dopo tre squilli risponde.
<Ei, arrivato?>
<Si ora sono sul taxi, qui il tempo fa proprio schifo>
<Immaginavo, a che ora ripartite?>
<Beh arriverò sotto casa sua alle 18:30 più o meno visto che ci si mette 30 minuti, prenderemo quello delle 20:45>
<Va bene, allora ci vediamo direttamente domani, salutami Jasmine>
<Va bene> ci salutiamo e stacco.
Il tipo che guida non ha detto neanche una parola e c'è un silenzio fastidioso.
Grazie a dio arriviamo sotto casa di mia madre, gli do i soldi e mi prendo lo zaino e poi vado verso il portone del palazzo, salgo e quando arrivo alla porta di mia madre suono, dopo poco mi viene ad aprire Jasmine, appena vede che sono io mi salta al collo e mi abbraccia, si sarà veramente affezionata in questo modo a me dopo 3 giorni che ho passato con lei?
<Ei, ciao, te lo avevo detto che sarei venuto>
<Lo sapevo, ti aspettavo infatti> dice scendendo da me, mi prende la mano e mi trascina dentro.
<Dov'è la mamma?>
<Credo sia a farsi la doccia, sono stata tutto il pomeriggio in camera a scegliere cosa portarmi>
<Vanitosa come sempre eh> dico ridacchiando.
<Può essere> mi risponde con aria autoritaria nascondendo un sorriso e io guardo in alto con aria di disperazione.
<Beh comunque se vuoi ti vado a chiamare mamma>
<No no tranquilla, vai pure a fare la tua valigia>
<Vuoi venire?>
<Sono obbligato?> gli chiedo.
<Si> mi risponde con un ghigno, cavolo sta bambina ha solo 6 anni e già ha la risposta pronta, avrà preso dal fratello, sorrido a questo pensiero e poi la seguo in camera sua.
Una volta li a ma la pena si poteva entrare, c'era una valigia a terra con vari jeans e maglie messe tutte a caso e il letto era colmo di vestiti, sia nuovi che non.
<Scusa il casino ma non so veramente cosa portarmi>
<Fai come vuoi io faccio fatica ad aiutarti> dico spostando una pila di maglie e pantaloni per metterle sopra ad un altra per poi sedersi sul letto.
<Beh ti conviene aiutarmi se vuoi ripartire> mi dice con il broncio in faccia.
<Uh okay calmati però>
<Bene> mi risponde con un sorriso, tipo quelli di Alexa.
<Sei incredibile> rispondo ridaccchiando.

Dopo aver discusso per quasi 30 minuti su quale vestitino avrebbe potuto mettersi per natale e quale per capodanno alla fine se li è portati tutti in modo da poter continuare a discutere a Los Angeles.
Abbiamo messo le ultime cose dentro e poi abbiamo finalmente chiuso la valigia.
<Cavolo per avere 6 anni hai bisogno proprio di tante cose>
<Non penso che cavolo si possa dire, è una brutta parola> mi dice a bassa voce, non so se scoppiare a ridere oppure spiegargli che le brutte parole sono ad esempio, cazzo, fanculo e via dicendo, quindi mi limito a sorridere come un ebete, è ancora troppo piccolo a anche se con la sua maturità potrei già dirle anche come poter fare sesso, okay, forse questo meglio di no.
Guardo l'orario e mi rendo conto che è veramente tardi, sono le 19 passate.
<Cazzo>
<Jack> mi strilla Jasmine.
Cazzo l'ho detto ad alta voce.
<Cioè volevo dire, è tardi, dove la mamma, la devi salutare prima di andare, io intanto chiamo il taxi>
<Mhh okay arrivo> mi risponde non credendo assolutamente alla balla, aveva capito benissimo ciò che avevo detto, pazienza, basta che non lo ripeta poi va bene.
dopo qualche minuto comincio a sentire le loro voci.
<Si mamma, è qui da un po' ormai>
<Potevi venirmi a chiamare eh> dice con aria di rimprovero.
<Gli ho detto io di non chiamarti> gli dico una volta che arriva quasi davanti a me visto che Jasmine non gli aveva ancora detto niente.
<Jackson>
<Jack va bene, è tardi e se non vogliamo perdere l'aereo dobbiamo muoverci> gli dico e lei mi fa un cenno con la testa.
<Se hai bisogno di qualsiasi cosa basta che chiedi di chiamarmi, hai preso tutto?>
<Si mamma>
<Sicura non è che ti manca qualcosa?>
<No mamma ho tutto>
<Va bene, okay, mi mancherai> dice la mamma.
<Dobbiamo andare, il taxi è arrivato> dico dopo un po' che sono abbracciate.
A Jasmine esce un sorriso enorme e dopo che la mamma la lascia viene verso di me, lei si mette uno zainetto in spalla e io gli prendo la sua valigia, prima di chiudersi la porta alle spalle lei si gira e saluta con la mano la mamma è poi mi segue fino ad arrivare giù.
Grazie a dio non è il tassista di prima, questo appena ci ha visto è sceso dalla macchina e c'è venuto in contro, ha preso la valigia e la messa nel baule e noi intanto siamo saliti.
<Sei felice?> chiedo a Jasmine prima che salga quel tipo.
<Tanto> mi risponde continuando a sorridere.
Il tipo rientra in macchina, gli dico dove deve andare e ci porta li.
Sono ormai le 19:40 più o meno e siamo appena arrivati in aeroporto.
<Hai fame?> gli chiedo una volta scesi dal taxi con tutto ciò che possedevamo.
<Un pochino>
<Va bene, cosa vuoi mangiare?>
<Un panino> dice e poi aggiunge:
<Con il tonno>
<Con il tonno? come fai a mangiare un panino con il tonno? che schifo>
<Allora prima cosa il panino con il tonno è buonissimo e seconda cosa schifo non si dice> mi risponde lei girandosi verso di me indicandomi con il dito.
<Come ti pare, però andiamo che ho fame pure io> dico e ci incamminiamo verso il bar dell'aeroporto, entro solo io e prendo il panino al tonno è una bottiglietta di the alla pesca e io mi prendo un panino al prosciutto con the al limone, siamo proprio il contrario io e lei eh.
Dopo aver finito di mangiare mi rendo conto che fra 10 minuti il nostro aereo sarebbe partito allora cominciamo ad andare, una volta arrivati sopra ci sediamo al nostro posto e faccio mettere Jasmine dalla parte del finestrino visto che non è mai andata su un aereo.
Una volta partiti ci mettiamo io e lei a guardarci un film, come a tutte le bambine gli piacciono i film della disney, in particolare la bella e la bestia visto che mi ha praticamente supplicato per vederlo.
Vorrei farle un regalo ma sinceramente non so che farle, non la conosco poi così bene e poi è piccolina, non ho mai fatto regali a una bambina così piccola, in realtà non ho mai fatto regali e basta.
<Non hanno senso logico ste cose> dico.
<Sono cartoni e sono per bambini, che abbiano senso logico o no l'importante è che piacciano a noi> mi risponde lei.
Poco prima che finisse il film Jasmine si è addormentata e mi ha lasciato solo a parlare con i miei pensieri.
Finalmente arriviamo a Los Angeles, sono quasi le 01:00 e Jasmine ha veramente sonno, si trascina in pratica, arrivati in macchina metto la valigia e gli zaini nel baule e poi mi metto in macchina per tornare a casa, mando un messaggio a Sara per dirle che sono in macchina e poi metto in moto.

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