40•||Arrival

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Arriviamo all'aeroporto e facciamo il check-in, posiamo le valige sul tappeto scorrevole e ci teniamo in spalla i bagagli a mano.
Sarà un viaggio lungo e io sull'aereo ci sono salita una sola volta quindi speriamo che vada bene.
In tutto questo Jack continua a tenermi per mano e a non lasciarmi mai.
Jack sa poco della madre, a solo dei ricordi vaghi e varie foto, ma sono veramente poche, ma la fatta vedere e sembra veramente una bellissima ragazza, ci credo che a fatto un figlio così tanto perfetto.
Saliamo sull'aereo e andiamo al nostro posto, mettiamo i bagagli a mano sulle nostre teste e tirò fuori il computer.
<Non so se te lo detto ma ho scaricato qualche film da vedere, abbiamo 4 ore davanti a noi, mica si può dormire>
<Come no?>
<Direi di no>
<Uff e io che pensavo di farmi un sonnellino> dice sorridendo e stampandomi un bacio sulla guancia.

**

Sono ormai 2 ore che siamo in viaggio, ci siamo visti un film che non avevo mai visto ma che mio fratello mi aveva consigliato, si chiama "Philadelphia"  è un film del 93 e non è per niente male, anzi è molto bello.
Jack a metà film si è addormentato, io invece lo finito.
Spengo il computer e lo rimetto nello zaino che ho fra le gambe e mi metto a guardare jack.
È così carino, poi si è addormento sulla mia spalla, è bellissimo.
Alla fine finisco per addormentarmi anche io sulla sua testa.

**

Sento qualcosa muovermi e dallo spavento sobbalzo.
<Buongiorno bellezza>
<Sei scemo? Mi hai spaventato> dico un po' troppo fredda, si il ciclo fa brutti scherzi.
<Scusa> gli dico sperando che non se la prenda.
<Tranquilla> dice e mi bacia in fronte.
<Comunque, siamo arrivati>
<Davvero?> dico mettendomi sopra di lui per vedere fuori dal finestrino e effettivamente stiamo pian piano scendendo.
<Vi preghiamo di sedervi hai vostri posti e allacciare le cinture, stiamo atterrando> dice una voce femminile dall'auto parlante.
Mi siedo correttamente e mi allaccio la cintura.
Jack mi prende la mano e mi sorride rassicurante, prendo la sua mano e la stringo.
In poco tempo -che a me è sembrata una eternità, però okay- atterriamo.
La gente comincia ad alzarsi prendere i bagagli e scendere.
Jack mi guarda e mi dice di alzarmi, mi alzo e lui dietro di me.
Prende i bagagli da sopra la nostra testa, faccio per prendere il mio zaino ma lui non me lo permette.
Mi riprende la mano e si fa davanti a me dandomi strada fino a fuori all'aereo.
Una volta fuori sono felice di essere di nuovo sulla terra ferma, entriamo dentro l'aereoporto.
Jack mi lasca vicino alla porta da cui siamo appena entrati e lui va a prendere i bagagli.
Dopo qualche minuto ritorna e andiamo verso un paio di gente con dei cartelli in mano, tra quella folla si vede una signora che avrà al massimo 38 anni con un cartello in mano con su scritto "Jack Black".
Guardo Jack che sembra un incastro tra tristezza e felicità.
<Oi tutto bene?> chiedo abbastanza preoccupata.
<Si> risponde perso tra i suoi pensieri.
Gli prendo la mano e gli sorrido proprio come a fatto lui con me in aereo, lui mi guarda quasi sorpreso ma poi ricambia il sorriso e ci incamminiamo verso quella donna.

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Siamo arrivati a 2000 mila lettori, wow non me lo sarei mai immaginata.
Duemila volte grazie davvero❤️
[Scusate se è troppo corto ma volevo lasciarvi un po' di suspense]
Vi chiedo perfavore di dirmi con un commento se vi piace la storia, mi aiuterebbe molto a migliorarla☺️
Se vi va mettete anche una sellina⭐️
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||•HO SCELTO TE•||Where stories live. Discover now