CAPITOLO QUINTO - parte 1

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L'uomo si mise a sedere sul divanetto di tela rossa posto al centro del piccolo salotto, e fissò Rouge con aria rilassata.
-Non mi sarei mai aspettato di fare un incontro così curioso stanotte...- ridacchiò. Il suo viso era un pò sciupato dalle rughe, ma era semplice ed espressivo.
-Non mi sembra che tu abbia voglia di parlare, eh?- continuò grattandosi la barba -Vedi... Purtroppo si è creata una situazione alquanto scomoda per me, e... Non posso lasciarti andar via. C'è il rischio che tu mi faccia scoprire-.
In quel momento un campanello d'allarme suonò nella testa della ragazza; quel tipo intendeva rapirla?
Veloce come un fulmine scattò verso la porta d'uscita e premette con forza sulla maniglia; realizzò subito, tuttavia, che era stata chiusa a chiave.
Si voltò di scatto verso l'uomo; sorrideva, e le mostrava la chiave dall'impugnatura nera che teneva con orgoglio in mano.
-Era nella toppa- disse.
Rouge aprì le dita preparando gli artigli. Doveva ucciderlo. Adesso.
-Calma, calma...- disse ancora lui -Non ho intenzione di arrivare a questo-.
Completamente incurante di quelle parole, la ragazza scattò in avanti e lo raggiunse in una frazione di secondo. Alzò il braccio destro con una velocità incredibile e tentò di scquarciare la gola dell'uomo, ma lui si alzò appena in tempo per salvarsi la vita. Un taglio piuttosto profondo, tuttavia, si aprì sul suo petto strappando la maglietta nera che indossava.
L'uomo saltò indietro ed afferrò un oggetto dal suo borsone.
Rouge capì subito di cosa si trattasse e si fermò; era un grosso fucile nero, ed ora era puntato dritto contro di lei.
-Maledizione, ragazza!- gridò l'uomo con un occhio chiuso ed uno puntato nel mirino. -Perché mi fai fare queste cose?-.
Lei rimase immobile a fissarlo. Non aveva nessuna paura di morire, in realtà, ma non gli andava di finire così.
Chiuse le dita, nascondendo gli artigli dentro ai pugni, e rilassò leggermente i nervi.
-Non intendo sparare- continuò lui -Ma capirai che adesso non mi fido più di te-. Sul suo volto era comparso un ghigno di dolore; una macchia di sangue si era allargata sul suo petto, ove la maglietta era stata tagliata.
-Quindi..- disse ancora senza abbassare il fucile -Adesso voglio che tu tolga la maschera e gli artigli, e che mi consegni qualunque altra arma in tuo possesso-.
Rouge rabbrividì. Non aveva mai mostrato il suo volto a nessuno, oltre al suo padrone.
Il pensiero di togliersi la maschera la terrorizzava.
-Forza- la incitò ancora lui agitando la canna.
Con una lentezza snervante, Rouge sfilò i due guanti artigliati, poi poggiò le dita sulla maschera. Trattenne il fiato, come se stesse per immergersi dentro ad una vasca d'acqua, e sollevò l'oggetto staccandolo dal proprio viso.
Non appena il suo viso fu scoperto, l'espressione dell'uomo cambiò. Abbassò il fucile ed i suoi occhi si spalancarono.
-T..Tu...- balbettò -Le somigli così tanto....-.

Rouge - Sangue e Ferro (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now