CAPITOLO QUINDICESIMO - parte 2

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Rouge spinse sulle gambe con tutta la sua forza, puntando il coltello in direzione della gola di Tyler.
In quel momento, il tempo si fermò.
Ebbe l'impressione di muoversi a rallentatore; vide il volto dell'uomo che girava la testa verso di lei, con gli occhi lucidi.
Un nodo strinse il suo stomaco. Tyler era una brava persona, un padre sofferente che le aveva offerto il suo aiuto senza chiedere in cambio niente. Non meritava di morire.
Quando la lama fu a pochi centimetri dalla pelle di Tyler, la ragazza cambiò direzione all'improvviso. Con un rapido gesto schivò il collo dell'uomo e con un balzo a destra raggiunse invece quello del padrone.
Quest'ultimo aveva fatto l'errore di distrarsi, sicuro di non essere più in pericolo, e presto avrebbe pagato le conseguenze.
La lama del coltello si conficcò nel suo collo e sprofondò, tranciando la carotide. Nel momento in cui i primi schizzi di sangue uscirono dalla ferita, il padrone premette il dito che teneva sul grilletto.
Il colpo partì.
Echeggiò nell'aria con un rumore secco ed improvviso.
Fu seguito dal tonfo sordo del corpo del padrone, che si accasciava al suolo.
Tyler vide il corpo dell'uomo cadere a terra, poi spostò lo sguardo su Rouge.
"L'ha colpita?". Questo fu il pensiero che si insinuò immediatamente nella sua testa.
Ma la risposta, evidente e tragica, arrivò subito dopo.
Un foro sanguinante si era aperto sul torso di Rouge, nei pressi della spalla. Un buco piuttosto largo che entrava davanti ed usciva dalla schiena.
La ragazza premette i palmi sulla ferita, emettendo un gemito di dolore. Le tremavano le braccia e le game, e sembrava rompersi in mille pezzi.
-Rouge...- balbettò Tyler lasciando cadere a terra il fucile per raggiungerla.
Quando fu a poco più di due passi da lei, la ragazza si lasciò cadere sulle propri gambe, come un corpo morto. L'uomo fece uno scatto in avanti e la afferrò giusto in tempo, reggendola con le sue possenti braccia.
-No, Rouge... Ti prego....no...- balbettò in preda al panico, mentre calde lacrime avevano già iniziato a solcare il suo volto. Non poteva finire così.
Non poteva morire.
Gli occhi di Rouge si chiusero lentamente, e Tyler gridò dalla disperazione. Era come veder morire Giusy una seconda volta.
Era tutti finito. Nulla aveva più senso adesso. Se solo avesse avuto la forza di prendere la pistola e spararsi un colpo in testa...
Invece no.
Doveva reagire.
Ora.
-Tu non morirai!- gridò sollevando la ragazza -Non te lo permetto!-.
Tirò via il lenzuolo dal letto e la avvolse, poi strinse forte la presa su di lei, e corse più veloce che poté verso l'uscita.
Spalancò la porta con una forte spallata e prese a correre lungo la strada trafficata.
-Aiutatemi vi prego!- gridò in direzione dei passanti. -Ho bisogno di un ambulanza!-.
In preda alle lacrime l'uomo strinse forte Rouge a sé, ed il tempo sembrò fermarsi ancora. Tutto intorno a lui era diventato pieno di cose retoriche, inutili, senza senso. Non riusciva neanche più a capire dove fosse, ne a sentire cosa gli stessero dicendo le persone attorno a lui. Strinse Rouge, e non la lasciò finché i medici non glie la tolsero dalle braccia.

Rouge - Sangue e Ferro (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now