CAPITOLO DICIANNOVESIMO

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La vita sembrava sorridere. Tyler e Rouge stavano bene a casa di Annie, e vi erano già da una settimana. Tyler usciva per cercare lavoro, durante il giorno, ed aveva già un colloquio fissato per un posto in un supermercato di zona. Rouge passava le giornate principalmente in casa, perché era ancora piuttosto debole, ed Annie si assicurava che stesse bene. Andava spesso nella stanza degli ospiti a chiederle se avesse fame o se avesse bisogno di qualcosa; era bellissimo per lei avere qualcuno da accudire. Forse un figlio era ciò che mancava, nella sua vita. Ma ormai era un pò troppo tardi, e suo marito non ne voleva sapere.
Alle quattro del pomeriggio Annie portò a Rouge un vassoio di biscotti e succo di frutta. La ragazza aveva ripreso a mangiare regolarmente, e non vomitava più. Presto avrebbe anche recuperato peso. Anche le ferite avevano smesso di fare male.
L'aria, all'intero della casa, era calma e piacevole. Tutti, specialmente Rouge, si sentivano felici. La loro in realtà era una condizione normale, ma quando si assaggia il dolore, si apprezza anche il più piccolo piacere.
Rouge ancora non riusciva a credere che l'inferno in cui era cresciuta era davvero finito. Adesso la sua era una vita normale, e la voce del padrone era solo un brutto ricordo che sperava sarebbe svanito con il tempo. Si stava abituando in fretta, comunque, ed aveva smesso di avere timore ad avvicinarsi al marito di Annie. Aveva capito che non tutti gli uomini erano crudeli come il padrone, e allo stesso modo non solo Tyler era una brava persona.
Quando l'uomo rientrò nel tardo pomeriggio, come ogni giorno, Rouge scese le scale e lo raggiunse entusiasta. Quella mattina era uscito dicendo che forse quella era la volta buona che avrebbe trovato lavoro, e così era entusiasta di sapere com'era andata.
Tuttavia, non appena incrociò il suo sguardo, capì che qualcosa non andava. Aveva la testa bassa, e reggeva tra le mani una busta.
-Cosa succede?- chiese la ragazza.
-Ricordi quando ti ho raccontato di Giusy? Del fatto che non ho mai potuto vendicarla per paura degli scagnozzi del datore di lavoro? Io...credevo che fosse finita...credevo che ormai fossimo fuori pericolo-.
La ragazza rabbrividì, nonostante non capisse cosa volesse dire. -Non capisco..-.
-Ecco. Leggi- disse lui portandole la busta che teneva in mano, con aria persa.
La ragazza la aprì con le mani tremanti. Era un foglio bianco, scritto a mano.

"Sei consapevole di quello che hai fatto, Tyler Connett? Il mercato degli occhi adesso è fermo, e noi abbiamo appena perso molti soldi. Pagherete per questo. Tu e quella ragazza".

Rouge - Sangue e Ferro (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now