Chapter 18

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Ci alziamo dal letto e mentre lui va in bagno io indosso le mutandine e trovando la sua camicia sul pavimento la raccolgo e la indosso con un sorriso..oh, fa il suo profumo, la abbottono e a piedi nudi vado in cucina, chissà se ci sarà qualcosa in frigo, nell'appartamento di un demone non mi aspetterei di trovare cibo, rido tra me e me ma aprendo il frigo mi stupisco nel vedere che invece è pieno! Ci sono varie bottiglie di vetro contenenti quello che sembra vino, ma so bene che invece è sangue, ignoro i brividi che assaltano la mia schiena al solo pensiero che sia sangue umano.
Noto nel ripiano in alto che ci sono delle uova, e bacon, e nel ripiano successivo invece un involucro di una macelleria, suppongo sia carne di animale, penso a cosa potrei fare per la colazione e mentre penso inaspettatamente mi arriva una sculacciata fulminea, mi giro di scatto
"AHIAAAA!!!" Mi lamento ma rido vedendo Loris con un sorrisone felice
"Che combini?" Mi domanda guardando all'interno del frigo
"Cercavo qualcosa per fare colazione!" Dico colpevole della mia curiosità nell'aprire il frigo
"Sangue umano! Caspita, mio padre è attrezzato" Mormora prendendo una bottiglia con stupore
"Devi cercare i bicchie..." mi interrompo, sta già bevendo dalla bottiglia....
"Avevi cosi tanta fame?? Ne hai bevuta quasi metà!" dico sgranando gli occhi
"Ero affamato, cazzo! Ieri sera non ho mangiato niente" mormora appoggiando la bottiglia al bancone della colazione.
Mi metto all'opera, quindi cerco una padella, ma..dov'è? ci sono tantissimi cassetti, li apro tutti nella speranza di trovarla ed infine le trovo! Ce ne sono tante di diversa dimensione e prendo la media, è rossa e nera, ma che carina! La metto sul fornello, dopo di che prendo le uova e il bacon, sbircio Loris che nel frattempo si è seduto su uno dei sgabelli d'acciaio e mi guarda con attenzione, incuriosito, credo.
Accendo il fuoco ed inizio a spaccare le uova, so bene come funziona questa cucina super moderna, a casa ne abbiamo una uguale solo che questa è più bella e sicuramente molto più costosa;
Inizio a pensare a come farò a farmi una doccia, insomma non posso mica tornare a casa, papà sarà furioso e anche la mamma e qui non ho vestiti!
"A cosa pensi?" mi chiede Loris di punto in bianco, distraendomi dai miei pensieri che improvvisamente sono diventati cupi
"Pensavo che non ho il modo di farmi una doccia, cioè, non ho vestiti qui ed ho paura a tornare a casa, i miei saranno furiosi con me" mormoro con preoccupazione continuando a cucinare
"Hai portato la crema solare?" mi domanda, mi giro e lo guardo sorpresa
"Certamente! Ce l'ho sempre con me, ho la costante paura che ti senti male per il sole..e.." mi interrompe
"Ok, potrei uscire io, vado a prenderti quello che ti serve e torno in meno di 10 minuti" dice con un lampo di genio sorridendo
"Vero!!! Ma hai intenzione di andare a casa mia per prendermi i vestiti? No! potrebbe vederti qualcuno mentre entri dalla finestra o dal cancello, siamo in pieno giorno, ci sono persone ovunque" dico scoraggiata
"E invece no, anche nella foresta avevo portato qualche tuo vestito, ricordi? C'è un sacco di roba tua nella mia casetta, potrei correre fino a la giù prenderti quello che ti serve e tornare senza dare nell'occhio" mormora facendomi l'occhiolino, avevo del tutto rimosso che metà del mio guardaroba è nella foresta, scoppio in una risata sciocca, ma come ho fatto a dimenticarmene?
"Sei un genio" dico mordendo un pezzo di bacon
"Modestamente, ne sono consapevole" dice con finto pavoneggia mento, ridacchio sonoramente
Finalmente la colazione è pronta, cerco i piatti e le posate, e trovo dei piatti di vetro su un ripiano in alto e le posate sul cassetto in basso, fatto!
Mi siedo accanto a lui e cominciamo a mangiare, assaggia il bacon masticandolo con gusto
"È buonissimo! Sei davvero un'ottima cuoca" mormora con la bocca piena
"Aww, graziee" mormoro baciandolo sulla guancia.
Quando finiamo di mangiare metto i piatti nel lavello e Loris va in camera da letto, lo seguo, è ancora in box e mi godo la vista del suo corpo mentre cammina, noto che sulle spalle e lungo la schiena ha dei graffi rossi alcuni profondi e altri superficiali, sono stata io..ricordo di averlo graffiato, è eccitante vedere quanta passione e quanto significato hanno quelle ferite..scuoto la testa, i miei pensieri stanno prendendo una piega a dir poco erotica.
Entrando in camera da letto vedo che sta curiosando nei cassetti con stupore
"Ci sono i vestiti di Alexander" mormoro stupida anch'io, c'è di tutto, cravatte, magliette, Jeans
"Beh, dopo tutto non posso mica uscire in smoking e mi staranno alla perfezione i suoi vestiti" Mormora prendendo una maglietta nera a maniche corte dal cassetto e dei jeans molto scuri stretti e strappati
A quanto pare Alexander si veste molto giovanile nel tempo libero, e la maggior parte delle sue magliette sono nere, mi porto una mano alla fronte, Tale padre tale figlio! L'amore per il nero è ovunque, persino sull'intero edificio! Prendo la mia borsetta, tiro fuori la crema solare e glie la porgo, la prende e se la spalma dappertutto, lo aiuto spalmandogli la crema anche sulla schiena, dopo di che si veste velocemente ed fine indossa le sue converse
"Dimmi cosa devo prendere" mormora prendendo la chiave d'orata dal tavolinetto di vetro
"Allora, mutandine, reggiseno, una maglietta e dei jeans a piacere tuo non importa quali...AHH! E delle scarpe, ci sono le mie vans sotto il tuo letto, tutto il resto lo trovi nei cassetti e nell'armadio" mormoro, mi da un bacio sulle labbra e scappa via.
Mi affretto a mettere in ordine e lavare i piatti, metto la musica nel mio telefono e Rebel Love Song dei Black Veil Brides inizia a suonare dalla mia playlist.

~Beyond the Darkness IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora