Chapter 20

1.1K 47 4
                                    

Mi arrampico sul cancello e salto giù, Leo dorme nella sua cuccia tranquillo e non si sveglia nemmeno quando gli passo davanti, entro dalla finestra a pianterreno perché non mi va di sforzarmi ulteriormente saltando, ho perso molto sangue e la debolezza comincia a farsi sentire, nonostante questo continuo il mio cammino verso la piccola fortuna, che mi spetta al secondo piano, nell'ultima stanza del corridoio.
Salgo piano le scale e al buio vedo il lungo corridoio stretto che percorro senza fretta, dunque mi ritrovo davanti la porta della stanza di Angie che apro e richiudo alle mie spalle con cautela, voltandomi vedo il mio piccolo angelo disteso sul letto in una posizione rannicchiata e i suoi capelli rossi che cadono giù dal cuscino, sorrido nel vedere che addosso ha solo la mia maglietta nera che sembra enorme indossata da lei.
Mi siedo sul letto accanto a lei e con la mano le accarezzo il viso, poi le passo il dito sulle labbra..ho bisogno di lei adesso, è la mia medicina, cura le mie ferite con i baci;
Appoggio una mano sulla sua coscia calda e mi abbasso su di lei, la bacio premendo le labbra contro le sue la sento svegliarsi reagendo al mio bacio con la stessa pressione, lo stesso bisogno
"Amore.." dice piano circondandomi il collo con le braccia
"Piccola.." sussurro con voce roca e la bacio nuovamente, accarezzandole le natiche attraverso il pizzo finissimo della biancheria intima, e lei affonda le mani tra i miei capelli e ansima tra le nostre labbra
"Mi sei mancato.." sussurra mentre la bacio sul collo, sono sopraffatto dalle emozioni, la rabbia repressa mi si accumula nella gola come un groppo.
Angie mi accarezza il viso e nel farlo tocca la ferita ancora dolorante, mi ritraggo istintivamente sussultando
"Oddio, Loris...cos'hai?! Cos'è successo?..." mormora spaventata sentendo col tatto la mia carne squarciata, un lamento gutturale e dolorante si libera dalla mia gola e le lacrime iniziano a cadere sulle mie guance..la bacio avidamente in cerca di lei, del suo sapore e del suo amore, perché questa la mia medicina.
il mio silenzio non le ha fatto sapere come mi sono procurato quella ferita e ringrazio le mie amate tenebre che mi hanno tenuto all'oscuro per non averla fatta vedere, le farò schifo quando mi vedrà alla luce del sole, ma a questo non voglio pensarci adesso..le mie lacrime sono cessate e il nostro bacio si è acceso, mi tolgo velocemente la maglietta e la getto a terra e faccio lo stesso con i jeans e le scarpe a seguire...voglio sentirla mia ancora una volta per ricordare a me stesso che Christopher per lei non esiste più, ci sono solo io dentro di lei.

"Prima dillo...." sussurro
"C..cosa? Cosa devo dire?" Balbetta ansimante
"Che sei solo mia. Dillo." dico con rabbia
"Certo che sono solo tua! Loris sono tua..." mormora gemendo e io affondo con lentezza lancinante dentro di lei chiudendo gli occhi
"SI..." mormoro tra le sue labbra

ci baciamo, un bacio spiazzante che contiene più di mille parole, un bacio arido contenente i nostri respiri affannati.
Il buio ci impedisce di guardarci negli occhi ma so che sta sorridendo mentre mi tiene stretto e mi culla, calmando le mie emozioni, l'arcobaleno dopo la tempesta, con gli occhi chiusi accarezzo la sua pelle nuda e morbida, senza dire una parola stiamo immobili, abbracciati, come una cosa sola, forse per minuti infiniti od ore interminabili nel silenzio della notte.

Angie's POV

Mi sveglio e sorrido prima ancora di aprire gli occhi, ieri notte il mio principe delle tenebre è venuto a trovarmi e mi ha messo sottosopra le emozioni, come fa di solito.
Con le mani lo cerco tra le lenzuola ma non trovo niente, il mio sorriso sparisce..se ne andato..apro gli occhi delusa, perché se ne andato? Perché era ferito sul viso? Ma soprattutto perché ha pianto?
Mi alzo lentamente e mi guardo intorno cercando risposte in vano, ma la mia stanza è in ordine come ieri sera, ci sono solo le mie mutandine sul pavimento e la maglietta di Loris che indossavo, nient'altro; Ho bisogno di una doccia per schiarirmi le idee.
Dopo la doccia mi vesto con pigrizia e decido di andare in ospedale a trovare Christopher, mi deve dire la 'verità' dice lui, e io sono curiosa di sentirla, e poi voglio vedere come sta, spero bene adesso. Sono le 9:30 e io devo smetterla di dormire cosi tanto, o mi ritroverò a non avere sonno di notte, ma oggi me la perdono perché stanotte non ho semplicemente dormito, sorrido a quel pensiero perverso e accendo la piastra per farla riscaldare, nel frattempo mi trucco un po', ho le guance arrossate e gli occhi lucidi, lui mi fa questo effetto, penso innamorata guardandomi allo specchio.
Finito di prepararmi prendo la mia borsa di camoscio morbido e apro la porta
"Sto uscendooo!" Urlo a mia madre che mi saluta dalla cucina; Fuori è una bella giornata, fa caldo e il sole splende attraverso le nuvole del cielo sereno e azzurro limpido, saluto Leone prima di uscire dal cancello che mi fa le feste e mi lecca la mano contento, devo portarlo nella foresta qualche volta, gli piacerà rotolarsi nel terreno erboso! Cammino per George Street con le auricolari alle orecchie, diretta a Broadway per sviluppare dal fotografo le foto del Ballo della scuola, le strade sono colme di gente e taxi che si fermano accanto ai marciapiedi e ripartono continuamente con velocità, la vita frenetica di Sidney si fa sentire, i clacson, le insegne enormi e il fluire di odori dalle bancarelle ambulanti di cibo, è stupefacente come le persone si muovano con naturalezza senza guardarsi intorno e rendersi conto della bellezza che ha questa città.
Il fotografo mi consiglia di lasciare la Pendrive e tornare domani, quindi esco dal negozio e mi dirigo all'ospedale, l'orario delle visite è dalle 10:00 alle 10:45 sennò devo aspettare le 12:00 per poter entrare.
Prendo un taxi per sbrigarmi, a piedi non ce la farei mai è lontanissimo! Il taxi si ferma proprio davanti all'ospedale e io scendo ed entro dalle porte enormi
"Salve, sto cercando Christopher Williams" Mormoro ad un infermiere
"Lo abbiamo spostato al secondo piano, nella stanza 102" risponde gentile, lo ringrazio e prendo le scale che percorro guardando il telefono che attira la mia attenzione
"Angie ho buone notizie! Mi dimettono dall'ospedale stasera *-*" c'è scritto, rido e rispondo
"Indovina chi c'è nelle scale del tuo ospedale??" Invio, sorridendo, la risposta è più fredda che rapida
"Sei sola?" Faccio un espressione perplessa, ma che ha? Percorro il corridoio fino alla stanza 102 e busso, sento una voce roca
"Avanti..." dice piano, entro e sorrido nel vedere Chris che sta molto meglio dall'ultima volta
"Buongiorno! Come ti senti?" Mormoro entusiasta nel vedere che si sta rimettendo
"Meglio adesso che ci sei tu" Mormora sorridendo, faccio un espressione imbarazzata a quelle parole dolci e mi siedo nel letto accanto a lui
"Cos'è successo? Chi ti ha fatto questo? Ora che puoi parlare dimmelo" Dico in cerca di spiegazioni
"È di questo che volevo parlare, la verità" Mormora sospirando e guardando le sue mani intrecciate sopra le lenzuola
"Allora dimmelo, Chris" rispondo con preoccupazione
"È stato Loris..." mormora guardandomi negli occhi come una lama che mi trafigge, sospettavo che fosse stato lui..ma non ho mai ammesso a me stessa che questa fosse la verità..
"Cosa? ..Quando?!" Sussurro mortificata
"Quella sera che è venuto a cena a casa tua..quella notte" mormora prendendomi la mano, ecco cosa doveva fare quella notte..mi ha detto che aveva una faccenda da sbrigare
"Ora ti rendi conto con chi hai a che fare? È un mostro..un bastardo, potrebbe farti del male." Dice con disprezzo stringendomi la mano, la ritraggo
"Loris non mi farebbe mai del male!" Mormoro con durezza
"Questo è quello che vuole farti credere con quel bel faccino, guarda come mi ha ridotto! Poteva uccidermi per semplice gelosia" Mormora e una consapevolezza dentro di me fa capolino, il terrore..ha ucciso le mie amiche, Tatiana e Christin di cui ancora oggi si parla nei telegiornali, i corpi non si trovano, e a questi pensieri mi rendo conto di quanto lui disprezzi l'umanità, con quanta facilità riesce ad uccidere per bere sangue..no..lui non mi ucciderà mai, lui mi ama, è buono..o almeno..la sua parte umana è buona mentre l'altra parte..appartiene ad un demone spietato che genera odio verso gli umani, che li ucciderebbe come mosche.
"Non me le dire queste cose, Christopher, anche tu hai delle colpe e lo provochi con quei messaggi che mi mandi dicendomi che mi ami, che ti manco! Sono fidanzata adesso!" Alzo la voce
"Ma con me potrai essere felice, io non sono psicopatico e geloso!" Dice ma io non lo guardo negli occhi, mi alzo dal letto, sono cosi arrabbiata.. mi stringo nel mio cardigan nero e lanciandogli l'ultimo sguardo
"Ti hanno tolto il giocattolo che neanche guardavi quando voleva le tue attenzioni e adesso cerchi disperatamente di riprendertelo. Mi dispiace per te Christopher, e mi dispiace che ti sei bruciato avvicinandoti troppo al fuoco, cura le ferite che ti sei procurato ma stammi lontano" Mormoro con freddezza e mi avvio alla porta senza voltarmi, esco dalla stanza..corro per il corridoio raggiungendo le scale facendole tutte di corsa senza fermarmi, senza guardare indietro, quello che è il passato rimane alle mie spalle e io sono stanca di soffrire.
Sono arrabbiata con Christopher, con me stessa ma soprattutto con Loris.. sono ferita dal suo comportamento, è ingiusto, meschino, arrogante..ha fatto il prepotente con un debole, un umano indifeso, sapendo di essere molto più forte.
Esco dall'ospedale diretta alla foresta con uno sguardo di fuoco, devo andare a parlare a quel prepotente e arrogante demone, devo affrontarlo.

~Beyond the Darkness IWhere stories live. Discover now