Chapter 35

714 34 0
                                    

Siamo arrivati in ospedale, trasportati da una grande macchina che strompazzava una sirena a tutto volume, Angie su un lettino con le ruote apre gli occhi e poi li richiude incosciente con il vestito ormai pieno di sangue, gli umani intorno a lei sono vestiti tutti di bianco e gli mettono al braccio degli aghi attaccati a dei tubicini che portano a una busta con all'interno un liquido che sembra acqua, tenuta appesa a un'asta di ferro con le ruote, io li seguo per il corridoio dell'aspedale e per un attimo mi viene il dubbio che se scoprono la sua gravidanza e la natura del piccolo, possano ucciderla o farle del male.... Mi agito a questo pensiero, qualsiasi cosa accada io la proteggerò.

Dopo un'attesa infinita e controlli dei medici per i parametri vitali, battito, pressione e altre cose che non capiscono, ci portano dentro ad una stanza piena di macchinari con luci soffuse, c'è una dottoressa che non si scompone alla visione di ...

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Dopo un'attesa infinita e controlli dei medici per i parametri vitali, battito, pressione e altre cose che non capiscono, ci portano dentro ad una stanza piena di macchinari con luci soffuse, c'è una dottoressa che non si scompone alla visione di Angie col vestito macchiato di sangue.
"Buongiorno, io sono la dottoressa Huber, sono una ginecologa, se lei non è un famigliare della ragazza le devo chiedere di uscire dalla stanza" mi porge la mano e io la stringo
"Io sono Loris, suo fratello ed ho 18 anni" mento e lei annuisce, sembra ci abbia creduto. Dicendo che sono maggiorenne non ci sarà neanche bisogno che chiamano i genitori di Angie.
"Adesso i miei colleghi faranno delle analisi del sangue a questa signorina e aspettiamo i risultati nel frattempo le farò un'ecografia all'utero, per capire se è tutto apposto" mormora gentilmente
"Okay" dico anche se non ho capito nulla di ciò che ha detto, Angie apre gli occhi e si guarda intorno, mi vede
"Loris... Dove siamo?" mi chiede debolmente
"Buonasera signorina, io sono la dottoressa Huber, si trova in ospedale perché stava perdendo sangue ed ha perso conoscenza" risponde la dottoressa al posto mio e Angie annuisce "Io mi chiamo Angie" mormora solamente, le prendo la mano e la stringo, adesso spero solo che stia bene..
"Angie, le devo chiedere di togliere il vestitino almeno sulla pancia e bacino, le devo fare un ecografia" mormora professionale e lei si toglie il vestitino, restando solo in reggiseno e lo abbassa fino a sotto le mutandine, lasciando coperte solo le cosce, la dottoressa gli abbassa un po' le mutandine e mette una strana crema trasparente che sembra abbastanza appiccicosa su un aggeggio che sembra un telecomando poi lo appoggia sul basso ventre di Angie e subito dal macchinario si sente il battito del piccolo come un martello pneumatico, sullo schermo si vede tutto grigio e non ci capisco niente, Angie è stranita sentendo quel battuto e la dottoressa sorride e ci guarda
"Sta bene?" le chiedo preoccupato
"Lui si, sta benone, ha perso sangue dalla placenta, può succedere i primi mesi di gravidanza, posso solo consigliarle di stare a riposo il più possibile" mormora la dottoressa, Angie si agita "Placenta?? Gravidanza?" domanda stupita
"Si Angie, a quanto pare sei incinta da 2 mesi circa, e il tuo bimbo sta bene, guarda com'è piccolo" le dice la dottoressa sorridendo, Angie mi guarda sgranando gli occhi e poi guarda lo schermo "Oddio..." le parole le muoiono in gola.
Finito di fare i controlli, Angie si riveste e ci sediamo davanti alla scrivania della dottoressa che prende appunti su un quadernetto
"Allora, dalle analisi del sangue non è risultata nessuna anomalia, se non, un ormone elevato.. È un ormone estraneo che gli umani non hanno in natura, non so neanche come ha fatto ad entrarle nel sangue, sarà un virus ancora sconosciuto alla scienza? ho notato anche che il suo sangue è molto molto scuro, ed è strano visto che i risultati sono limpidi..comunque la gravidanza non è a rischio di aborto, ma le consiglio di non agitarsi troppo, stare a riposo il più possibile e
le propongo di tornare domani per fare altri controlli così esaminiamo quell'ormone sconosciuto" mormora la dottoressa
"Va bene dottoressa, allora c'è ne possiamo andare?" chiedo
"Certamente, potete andare" mormora la dottoressa e noi ci alziamo e le stringiamo nuovamente la mano.
Leon ci aspetta nell'atrio dell'ospedale preoccupato "cosa succede? Stai bene Angie?" le domanda
"Si, adesso sto meglio" mormora Angie visibilmente in ansia e Leon mi guarda per scrutare la mia espressione ma io rimango inespressivo
"Grazie che ci sei venuto a prendere Leon" gli dico mentre usciamo dall'ospedale
"Ho visto che gli infermieri portavano via Angie e vedevo che era tutta sporca di sangue... Mi sono preoccupato e sono venuto, fortunatamente sta bene" mormora salendo in macchina, Angie è silenziosa, immersa nei propri pensieri e ha una mano sul ventre, immagino che stia rimuginando sulla novità.
Le strade di Chicago sono enormi, quasi più grandi di Sydney, e pensare che io ho passato i miei primi 3 anni di vita qui, per un attimo penso alla nonna, quella signora che sembrava fragile anche solo dalla voce ancor prima di vederla fisicamente, penso al dolore così grande che ha provato a perdere una figlia... Mi intristisco nuovamente, voglio tornare nella mia foresta.. Almeno per qualche oretta.
Entriamo in hotel silenziosi e saliamo al nostro piano, Lion doveva riprendere a lavorare perché si era allontanato solo per venirci a prendere, è stato davvero gentile.
Angie va in camera da letto e si toglie il vestito e le mutandine per farsi la doccia, fa tutto in automatico, ancora estremamente silenziosa
Le porgo la bottiglia di sangue
"Bevi " le ordino serio
"Non lo voglio" dice camminando verso il bagno meravigliosamente nuda, la seguo con la bottiglia ancora in mano
"Angie, il nostro bambino deve mangiare sennò si nutrirà del tuo sangue, facendoti del male!" mormoro con tono di rimprovero, non mi ascolta, si fa la doccia chiudendo gli occhi e iniziando a piangere visibilmente distrutta, poggio la bottiglia per terra ed entro nel bagno.. Quando finisce della doccia l'aiuto ad uscirne e l'avvolgo nell'accappatoio, comincia a singhiozzare e si rannicchia sul mio petto, la prendo in braccio e la porto sul letto
"amore della mia vita... Non piangere, c'è la faremo" mormoro accarezzandole il viso tra i capelli bagnati, mi guarda tristemente
"amore mio... Come faremo a dirlo a papà... Come faremo?" ripete in lacrime
"Io lo sapevo che avresti avuto questa reazione di panico.." mormoro preoccupato
"Tu lo sapevi..." mormora tirando su col naso
"Sentivo il suo battito, ho cominciato a sentirlo forte solo da questi ultimi giorni, prima era solo in sottofondo, in lontananza, l'eco del tuo battito.. Poi ho iniziato anche a sentire il suo odore, è un maschio..non te lo detto perché sapevo ti saresti presa di panico, aspettavo di tornare a Sydney dove ormai eravamo tranquilli, per dirtelo" mormoro guardando il suoi occhioni verdi arrossati dal pianto
"Ma è dentro di me.. Io dovevo saperlo subito..." si tocca la pancia e mi guarda con gli occhi lucidi
"Lui sta bene, sei tu che saresti stata male a scoprire la sua presenza.. È nostro figlio Angie.. Il frutto del nostro amore, dovresti essere contenta un minimo, al di là della tua età e dai tuoi genitori" dico imbronciato
"Ma lo sono, lo sono! Ma mi spaventa un sacco.. Ho paura, io non so fare la mamma" mormora triste
"Ti verrà d'istinto.. Anche io non so niente di bambini ma ce la faremo, ne sono sicuro" mormoro rassicurante

-

È mattina e io vado a trovare la nonna che mi accoglie a braccia aperte, finalmente ho conosciuto il nonno, che, nella sua camicia a quadri rossa e nera, sembra un uomo forte e controllato, ha la barba oramai bianca e consumata dal tempo, e appena mi vede e capisce chi sono, tutta la sua forza vacilla e gli scappa una lacrima che gli riga la guancia
"Nonna ho scoperto la verità, sulla lettera che la mamma mi ha scritto prima di partire per Sydney, c'è scritto che se gli fosse successo qualcosa, sarebbe stato senza alcun dubbio Alexander" mormoro con rabbia palpabile nella mia voce, il nonno sferra un pugno sul tavolo di legno che trema con un tonfo sordo
"Lo sapevo!" mormora con astio
"Loris, la mamma ti ha detto diverse volte di mantenere la calma, non essere vendicativo come lui" dice la nonna debolmente
"Si ma lui ha ucciso mia madre!" rispondo e indurisco lo sguardo
"Figliolo, anche se siamo molto arrabbiati da questa scoperta, non dobbiamo farci prendere dalla cattiveria, ricorda che noi siamo buoni e dio ci ha insegnato a perdonare il prossimo" mormora il nonno chiudendo gli occhi per un attimo, mantenendo la calma
"Nonno, hai ragione ma io non ho paura di lui" dico determinato
"È pericoloso, Loris, stai per avere un figlio! Non vorrai fargli vivere la tua stessa sorte" dice la nonna preoccupata
"Perdona, a testa alta come i veri uomini! Non farti annebbiare la vista dalla rabbia" mormora nuovamente il nonno con sguardo coraggioso, annuisco, fintamente convinto dalle loro parole, in fin dei conti, sono preoccupati per me, preoccupati che io faccia la stessa fine della mamma.

Più tardi, chiamo Cameron per confermare il nostro ritorno ad Atlanta oggi pomeriggio
"Ti manderò l'autista del direttore, il jet privato vi aspetterà per le 16:00" mormora e riattacca.
Adesso l'unica cosa che desidero, è tornare nella mia silenziosa foresta, sono stanco di tutti questi palazzi, rumori e confusione, ho bisogno di far chiarezza nella mia mente.
Salutiamo Lion e Adam con affetto e li ringraziamo di tutto, Richard mi da una pacca sulla spalla
"Fate buon viaggio ragazzi!" dice sorridendo

In macchina mentre l'autista ci porta al jet privato, prendo Angie tra le braccia e la stringo forte
"Adesso devi promettermi che farai finta di niente, almeno fino a quando non torneremo a Sydney, goditi il resto di questa vacanza senza pensare a nulla" le dico con un mezzo sorriso e lei annuisce
"Si, hai ragione.. Cercherò di non pensare a niente. Non vedo l'ora di immergermi in quella piscina enorme" mormora con un sorriso
"Si, d'altronde abbiamo ancora 2 giorni di vacanza!" dico con entusiasmo e ci baciamo castamente.

~Beyond the Darkness IWhere stories live. Discover now