Chapter 38

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"COSA!?" urla con sgomento Cassandra si alza improvvisamente, Cameron impallidisce e ha un'espressione di panico.
"Porca miseria.. ragazzi.." mormora improvvisamente con lo sguardo rivolto verso il vuoto e si passa entrambi le mani sui capelli, in segno di nervosismo, Cassandra nel frattempo ci guarda con aria di rimprovero
"Io sono.. Non so neanche cosa dirvi! Siete piccolissimi di età" mormora e si porta una mano alla bocca, Angie comincia a piangere
"Non volevo deludervi...sto così male" mormora con voce spezzata
"Come... Cazzo..." bofonchia Cameron e si alza anche lui dal divano camminando verso il bancone della colazione e appoggiandocisi sopra con entrambe le mani
"Non devi stare male per noi ma per te stessa, sei una bambina! Devi ancora imparare troppe cose dalla vita e hai già un figlio in grembo!" mormora Cassandra alzando la voce
"Loris, pensavo tu mi portassi rispetto" mormora Cameron guardandomi deluso
"Cosa ho fatto di male!?" indurisco lo sguardo alzandomi
"Hai tolto l'innocenza alla mia bambina e non hai neanche usato protezioni" mormora con sgomento
"Ma cosa ne sai!? È stata la prima volta anche per me, Cameron! Tua figlia è stata la mia prima ragazza, il mio primo amore, e dal nostro amore così profondo è venuto un figlio! Perché non siete contenti!? Certo che siete strani!" dico con rabbia ad alta voce
" Non parlarci cosi! Ricorda che è
come se fossimo i tuoi genitori, non alzare la voce per piacere!" mormora Cassandra e io abbasso lo sguardo, ha ragione
" Scusatemi.. " mormoro solamente
" Loris mi ha trattata come una principessa, papà! Sono stata io a provocarlo, se dovete colpevolizzare qualcuno, colpevolizzate me! " dice Angie tra le lacrime
"bambina mia.. Qui non stiamo colpevolizzando nessuno" mormora Cameron appoggiato ancora al bancone e Cassandra gli prende la mano, come per dargli forza
"Un figlio non è mai un errore, ragazzi, noi siamo arrabbiati perché siete ancora giovani, è ancora prestissimo.. Ma ormai è capitato" mormora Cassandra addolcendo lo sguardo ed Angie si alza dal divano e l'abbraccia forte
"Mamma..perdonatemi se sono stata così precoce" mormora Angie
E Cameron abbraccia entrambe, poi mi guarda e con la mano mi fa cenno di avvicinarmi, mi avvicino e coinvolge anche me nell'abbraccio, stupito da quel gesto, sorrido.
"Ce la faremo... Insieme" mormoro baciando Angie sulla testa mentre Cameron e Cassandra ci abbracciano.

Abbiamo cenato insieme parlando per tutta la serata del nostro piccolo che cresce dentro la pancia di Angie, Cameron vuole che vengo a vivere da loro, almeno per i mesi di gravidanza in cui dovremo stare in città per monitorare ogni mese con le ecografie e visite mediche, dopo la nascita del piccolo, Angie verrà a vivere nella foresta con me ma Cassandra ha insistito e ci ha intimato di trasferirci e andare a vivere al decimo piano del Nightfire, che è molto più vicino a casa loro rispetto alla foresta, che è invece lontana e sperduta, non ci sono dottori vicini e quant'altro.
Arriva la notte e io e Angie ci sistemiamo nella camera degli ospiti che ora è diventata un'po' camera nostra, ultimamente dormiamo sempre qui visto che c'è un letto grande e la TV, Angie si addormenta e io ne approfitto per andare da Alexander e riniziare ad allenarmi nella palestra sotterranea del Nightfire, non ci vado da 2 settimane ormai e anziché migliorare fisicamente, mi sono ritrovato più magro e meno forte di prima.
Appena entro dalle porte girevoli vedo Kevin che mi aspetta con un sorrisone
"Sapevo che saresti venuto! Quelle ferite non potevano di certo fermarti!" mormora orgoglioso
"Non mi fermano ma mi rallentano" mormoro alzando gli occhi al cielo per la mia lentezza in ogni movimento, ride e vediamo Alexander che esce dall'ascensore già in tenuta sportiva, i nostri sguardi si incrociano e il tempo si ferma per un attimo, mi sorride esitante e cammina nella mia direzione
"Figliolo" mormora inespressivo
"Papà" mormoro serio in segno di saluto
"Sei ancora arrabbiato?" mormora guardandomi
"Hai ucciso mia madre, vedi un po' tu" mormoro rinfacciandogli il suo sbaglio
"Non finirai mai di ripetermelo? Ho sbagliato.. So di aver sbagliato ma non puoi rinnegarmi per l'eternità" mormora facendo un gesto con le mani
"Devi accettarlo e andare avanti" continua poi mettendomi una mano sulla spalla
"Okay" mormoro malinconico
"Io ti perdono papà, ti perdono perché non posso far altro che perdonarti, confesso che ho voluto ucciderti per vendetta ma poi la mamma mi ha detto più volte che non dovevo commettere il tuo stesso errore e mi ha detto pure che non devo odiarti per questo" mormoro sconfitto abbassando lo sguardo, si stupisce
"La mamma te lo ha detto?" ripete
"Si.. Nella lettera, lo ha scritto" mormoro solamente
"Tua madre era così buona... Hai preso da lei su questo" mormora quasi in un sussurro...

~Beyond the Darkness IWhere stories live. Discover now