14 - Ponente, 5 anni e 363 giorni fa (III)

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Il bagaglio di Tseren consisteva unicamente in un cambio di vestiti, per l'esattezza l'abito che avevano cucito per lui la nonna e la zia di Agata. La ragazza aveva invece preparato due abiti di ricambio, il suo libro preferito su Levante, una grammatica completa di levantese, una mappa dettagliata di Ponente, tutti i suoi risparmi e la collana che le aveva regalato Gregor, l'oggetto più prezioso che possedeva. Tseren aveva riempito il resto della sua sacca da viaggio, dono dei genitori di Holly Dee, con del cibo in scatola.

Era stato molto semplice per Agata convincere i genitori a farla partire, aveva mentito dicendo che era previsto dallo scambio scolastico che passasse un po' di tempo a Levante, nel villaggio di Tseren, e che il viaggio sarebbe stato pagato dall'università. Spiegò che non si aspettava che il governo centrale di Levante approvasse l'attività didattica, per questo non aveva dato loro alcun preavviso. Visto che Agata era sempre stata una ragazza seria e sincera, il padre e la madre non avevano alcun motivo di dubitare della veridicità di quella storia, tanto più che avevano già accettato da tempo il fatto che la figlia maggiore fosse destinata a una vita ben diversa dall'unica che conoscevano loro, fatta di albe sul mare, reti da pesca da aggiustare e a malapena la capacità di firmare il proprio nome. 

Nonostante non avesse chiuso occhio, Agata si sentiva estremamente vigile, forse per via dell'adrenalina in circolo. Nel corso della mattinata rifletté a lungo su tutto ciò che le aveva detto Tseren e sulla sua decisione impulsiva di partire con lui. Fin da quando era bambina, Agata soppesava i pro e i contro di qualsiasi cosa, mai si era fidata unicamente dell'istinto. Da quando aveva conosciuto Tseren era stata una serie crescente di azioni sconsiderate e decisioni prese su due piedi. Da un lato questo la preoccupava, perché quasi non si sentiva se stessa, dall'altro non le sembrava di aver fatto scelte sbagliate, quindi perché non continuare a fidarsi dell'istinto?

Ad aggiungersi a queste considerazioni, c'era come una forza di gravità che Tseren esercitava su di lei, era innegabile che ci fosse uno strano legame tra loro e la ragazza sentiva la necessità di coltivarlo, anche se questo significava sconvolgere completamente il piano di cui aveva pazientemente costruito le basi negli ultimi otto anni.

Il levantino le stava sempre attorno ed era un misto di nervosismo, per paura di perderla di vista, ed euforia, perché non vedeva l'ora di tornare a casa. La sua paura più grande era svanita. Non solo aveva trovato la propria Ascendente in tempo, ma lei aveva accettato con apparente tranquillità il suo segreto ed era disposta a seguirlo e a proteggere la sua natura di Drago per il resto della vita.

Durante i preparativi per la partenza, Agata si ritrovava spesso a scacciare l'angoscia che di tanto in tanto sopraggiungeva. Era un tratto del suo carattere, non affrontava un problema finché non aveva raccolto tutti gli elementi per arrivare alla conclusione più razionale. Detestava torturarsi su pensieri che potevano renderla meno efficiente. Non era brava a gestire ciò che aveva a che fare con le emozioni, le proprie e quelle degli altri. E per la prima volta nella sua vita non poteva chiedere consiglio a Holly Dee, l'amica era la sua bussola emotiva.

Quando fu il momento di salutare la famiglia, Agata parve realizzare per un attimo le implicazioni della sua partenza e gli occhi le si annebbiarono. Chissà per quanto tempo non li avrebbe rivisti. Scacciò il pensiero e strinse a sé i due fratellini, intimando loro di fare i bravi. Abbracciò a lungo sua madre. La nonna continuava a scuotere il capo con aria di disapprovazione, non riusciva a comprendere perché la nipote volesse allontanarsi tanto dai propri cari solo per vedere un posto diverso. La zia, invece, si sciolse in un pianto fatto di orgoglio per il suo coraggio e amarezza per non poter compiere lei stessa tale viaggio.

I due ragazzi, il Drago e la sua Ascendente, si incamminarono per andare a prendere la corriera che li avrebbe riportati in città. La stazione principale era infatti uno snodo importante dei trasporti per le altre zone di Ponente e il loro viaggio sarebbe iniziato da lì. 

L'ultimo dei Draghi [completata]Where stories live. Discover now