• 1 - Stronzo come il padre.

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Storia per chi vuole ridere, per chi vuole ancora credere nell'amore e per chi, come Stephanie, non ha mai corso in vita sua.

~

Non era nei miei obiettivi diventare madre in un età così giovane, ma non mi lamento.
Di certo le cose non sono state semplici,  ho dovuto affrontare l'ira di mia madre e la sua insistenza nel voler fare il test di paternità.

"Almeno saprai chi è che ha infilato il suo maledetto uccello nel tuo nido!"

Ma ho preferito non sapere nulla e vivere in questa grande incognita. Credo che sia meglio così, anche perché credo che a questa persona non ne importerebbe un bel nulla.
Piuttosto che ricevere un 'non mi interessa, veditela tu' ho preferito crescere da sola queste due pesti.

"Kylie...",sospiro, la mia bellissima bambina si volta verso di me con il viso paffuto ricoperto di cioccolato e le dita cicciottelle che stringono tra di esse un pezzo di torta. I due codini nella quale avevo acconciato i suoi capelli biondi, precedentemente, sono quasi del tutto disfatti.

"Ti avevo detto di...Grr, lascia stare", emetto un verso di frustrazione e mi avvicino a Kylie.

Chloe invece se ne sta seduta sul divano a fissare la televisione.
Sono gemelle solo di aspetto, in altro sono tutto l'opposto,l'uno dell'altra.
Kylie è casinista, tende a fare chiasso - e non glielo rimprovero perché è bambina.
L'altra invece è molto mite, tende a starsene per i fatti suoi però è più affettuosa di Kylie, la quale scappa letteralmente dai miei abbracci.

"Andiamo a cambiarci su, sei tutta sporca.", mi chino e prendo in braccio la bimba dai capelli biondi, poi mi dirigo nella sua stanza.

Intanto continua a leccare le sue dita facendo roteare gli occhi all'indietro ogni qualvolta la glassa entri in contatto con le sue papille gustative.

Esagerata...molto.

"Sono tutta sporca", le sorrido dolcemente e la lascio scendere dalle mie braccia per prendere le salviettine e passargliele sul viso candido dalla pelle liscia e chiara come la porcellana.

A volte mi soffermo a guardarle e a cercare di capire quali tratti abbiano preso dal loro padre biologico.

Il nasino è il mio, sisi, il mio è alla francese, ma gli occhi proprio no.
I miei sono color ambra, i loro sono azzurri con qualche spruzzo di un blu intensissimo che le fanno sembrare due bambole.

"Allora piccola peste, cosa vuoi indossare?", spalanco le ante dell'armadio rosa e Kylie batte le mani quando indico un vestito rosa confetto.

"Quello, quello!!", urla sorridendo.
Mi chino per prenderlo quando improvvisamente una manina mi tira leggermente una ciocca di capelli.
Mi basta girarmi e scorgere sul viso un neo vicino al naso per capire che si tratta di Chloe.

"Io voglio quello blu. Quello rosa è brutto.", borbotta quasi con fare arrabbiato.

A volte mi chiedo se sia questo il lato del padre. C'è da ammettere anche che Chloe è molto precoce.

"Quello blu è brutto. Non quello rosa.", strilla Kylie di rimando.

Inizia un dibattito tra le due nella quale Kylie finisce per piangere e Chloe la guarda con aria disinteressata mentre pettina la sua bambola.

"Adesso basta, okay?", mormoro dolcemente, " Vestiamoci che dovete andare a scuola e io a lavoro. Susu",

Le due cercano buffamente di sbarazzarsi dei loro vestiti e dopo una bella sudata ci riescono, poi indossano quelli scelti e scendiamo di sotto per prendere gli zainetti.
Siamo quasi a giugno ma le devo pur lasciare da qualcuno: lavoro, fortunatamente part time, ma di certo non posso lasciarle da sole e mia madre abita troppo lontano da qui.

Dopo venti minuti ho già salutato le mie bambine e mi trovo in direzione del mio luogo di lavoro.
Improvvisamente il mio cellulare squilla e lo afferro rispondendo velocemente alla chiamata.

"Pronto?",

"Stephanie sono Paul",

"Buongiorno signor Ford ", ribatto cordialmente al mio capo.

"Stai venendo in ufficio?", chiede.

"Sì, io sono giusto a-",

"Allora fa più in fretta, devo farti conoscere una persona.", m'interrompe bruscamente.

"Va bene io-",

"Ciao.", e non sento più nulla.

Non ci credo, mi ha attaccato in faccia.

Fottuto stronzo col pannolone se ti sei svegliato male non è colpa mia.

Digrigno i denti e decido di accelerare per arrivare in tempo all'ufficio.

***

"Buongiorno Stephanie.", il mio capo entra improvvisamente in ufficio e sobbalzo sulla mia postazione.

Al mio paese si bussa prima di entrare.

"Buongiorno", in faccia mi si dipinge il sorriso più falso che possiedo.
Più falso di quando ho portato Chloe con me a comprare dell'intimo e davanti alla commessa, mentre io le porgevo un reggiseno, diceva che le mie tette erano due pere sgonfie e che quello lì era troppo grande per me.

"Volevo presentarti mio figlio Richard.", esordisce con fare trionfante.

Perfetto, non bastava solo un Ford, anche l'altro. Speriamo che sia più garbato di suo padre.

Ma la saliva mi va quasi di traverso quando sulla soglia compare un uomo alto, dalle spalle larghe, fasciato in un completo che costa più di me.
Gli occhi chiarissimi, così chiari da sembrare quasi falsi, che vanno d'amore con i suoi capelli biondi, la mascella ben squadrata, le labbra carnose e a cuore.
Un filo di barba sulla mascella mi fa quasi cedere le gambe.

Ma da dove è uscito 'sto manzo? Suo padre è mezzo pelato, deve aver preso dalla madre.

"Buongiorno signorina...",

La voce...oddio.

È rochissima, dal timbro caldo, così bella da farti rilassare tutti i muscoli solo a sentirla.

"Stephanie", esco dal mio stato di adorazione solo dopo aver notato il suo sopracciglio inarcato. Gli porgo la mano per una stretta, ma la squadra con disgusto.

Ma tu sei proprio str-

"Sono Richard Ford. Non prenderti la libertà di chiamarmi per nome solo perché siamo quasi coetanei, sono soltanto il signor Ford per te."

Mi rimangio tutto quello che ho detto.
Questo qui è stronzo come il padre.

🍹•SPAZIO AUTRICE•🍹

L'estate è arrivata ed ha portato con anche questi due scemi!

Che ne pensate della storia? Quale prima impressione vi ha dato
Di Stephanie? Che ne pensate?

Vi ricordo di lasciare un voto per far crescere questa storia e,  se vi è piaciuto, condividete affinchè arrivi a più persone.❤🍹

-Cheers🍹

PS: potete seguirmi su instagram @__bebexa29 per aggiornamenti!

Per un Manhattan di troppoWhere stories live. Discover now