• 10 - Ti prenderei a schiaffi.

30.6K 1.3K 603
                                    

"Mamma! Cosa è successo a lavoro?",

Mi passo una mano tra i capelli sospirando mentre un sorriso tenta di nascere spudoratamente sul mio volto provato dalla stanchezza e dal calore di giugno, dopodiché mi chino all'altezza delle due gemelle che mi guardano con fare interrogativo e apro la bocca, ma una sorta di stranissima fitta allo stomaco lo attorciglia provocandomi una sensazione quasi piacevole, e sorrido, poi mi getto sul divano coprendomi il viso con entrambe le mani.

Sembro una cavolo di adolescente alle prese con la prima cotta.

Eh Va bene, forse sarò anche cotta, ma non mi spiego tutta questa felicità che emano dopo una giornata del genere al lavoro.

Rimango in questa posizione per svariati minuti e, dopo un po', sento parlare Chloe leggermente sotto voce, forse credendo che io dorma.

"Di sicuro riguarda Richard. Ho scoperto che lui lavora con lei.",

Ma tu guarda un po' : piccole stalker crescono.

"Secondo me si danno tanti bacini!", urla Kylie, con tanta di quella enfasi che è capace di mettermi in imbarazzo anche se sono sdraiata sul divano.

Odo Chloe dare un buffetto alla sua gemella, poi la immagino alzare gli occhi al cielo, come fa sempre.

"Si piacciono. Mamma però sembra una mezza cretina.",

Ehi!

Scatto seduta sul divano con i capelli a mo' di nido di uccelli e corro verso le mie bambine, prendendole in braccio e portandole in camera per metterle a letto facendole ridere.

Almeno chiudiamo questo discorso: sono troppo instabile mentalmente per parlarne.
È come se i miei ormoni ballassero la macarena.

Insomma, quel suo sguardo, la sua mano sul mio polso...
Ha messo da parte l'orgoglio per chiedermi scusa. Solo per chiedermi scusa!

A me!

Stephanie Roberts, l'essere più sfigato e maldestro sulla faccia della terra.

Senza accorgermene urto contro lo stipite della porta.

"Mamma! Stai attenta!"

Come non detto.

***

1 giorno dopo...

Varco la soglia dell'ufficio con un sorriso stampato in volto ma con il timore di essere aggredita da Richard.

Eh si, perché dopo l'altra volta ho un po' di paura.

Tiro la gamba fuori dall'ascensore per fare una prova.
Silenzio. Neanche un passo, solo rumore di fogli e telefoni che squillano continuamente.

A mia sorpresa riesco ad entrare in ufficio e a salutare tutti senza essere aggredita da qualcuno, ma quando alzo lo sguardo noto Millie, una giovane dipendente, che fissa con insistenza una porta.

Per un Manhattan di troppoWhere stories live. Discover now