Capitolo 5

46.7K 1.5K 885
                                    

Affondo la faccia nel cuscino frustrata per l'ennesimo tintinnio di un messaggio. Perché non ho spento il telefono ieri sera? All'ennesimo messaggio mi stropiccio gli occhi e mi metto a sedere prendendo il cellulare: 3 messaggi da mamma, 10 chiamate da Tessa, 7 da Josh e 3 da un numero sconosciuto.

Il telefono inizia a squillare tra le mie mani e la voce di Michael Jackson risuona tra le pareti della mia stanza.
Sullo schermo appare lo stesso numero sconosciuto che mi ha telefonato diverse volte sta notte.

Rispondo o non rispondo? Dopo qualche secondo di perplessità decido rispondere.

«Si può sapere perché cazzo non risponde? Mi sono stufato!» urla una voce dall'altra parte della cornetta.

«Dallas?» aggrotto la fronte confusa. Chi gli ha dato il mio numero?

«No, la fatina dei denti... Ovvio che sono io» afferma.

«Bene, che vuoi?»

«Che vuoi? Che vuoi te? È da ieri che ti chiamo!» esclama.

Alzo gli occhi al cielo. Sento un altra voce in sottofondo che gli dice di mettere in viva voce.

«Avery sono Brian, stai bene?»

«Si»

«Bene allora adesso possiamo buttare giù e tu puoi smettere di assillarmi!» esclama Dallas.

«Aspetta» urla Brian tanto che devo allontanare il telefono dall'orecchio «Se hai bisogno di qualcosa chiamaci. Ah questo è il numero di Dallas»

«A proposito di numeri... Come avete fatto ad avere il mio?» domando curiosa.

«Il riccio mi ha stressato per tre ore affinché scassinassi la porta dell'ufficio di mio padre per entrare nel database per prendere il tuo stupido numero. E ora, a mai più rossa, ho di meglio da fare, ciao.» inizio a fare un altra domanda quando mi butta giù. Stupido maleducato di un Sunway!

Salvo il suo numero: Sunway🤦🏻‍♀️

E inizio a rispondere a tutti gli altri. Non ci credo che oggi devo lavorare... Con la minima forza di volontà che possiedo tolgo le coperte dal mio corpo e scendo dal letto. Mi preparo: indosso l'orribile mini divisa rosa, prendo il telefono e esco di casa.

Questo posto mi trasmette una totale tranquillità, è bellissimo. Cammino per un sentiero costeggiato dalle palme ammirando il panorama.
Oggi per fortuna ho i turni diversi da Eliza quindi almeno per qualche ora non dovrò sopportare la sua insopportabile voce.

Non vedo l'ora che sia ora di cena perché io e Josh abbiamo deciso di andare a mangiare sushi. Io adoro il sushi.

Vedo a qualche metro da me Dallas correre veloce come la luce fino a scomparire dal mio campo visivo in pochi secondi.
L'ho già detto che è strano?

Continuo a camminare. Aloha's Paradise è veramente gigante, per fortuna mi sto avvicinando alla spiaggia.

A sinistra riesco a intravvedere il mare tra una cabina colorata e l'altra dove i clienti posano i loro materassini e oggetti personali di vario genere.

«Avery!» Mi chiama una voce acuta.

Mi faccio l'ombra con la mano, strizzo gli occhi e vedo la figura di Eliza avvicinarsi velocemente a me.

Mentre lei viene verso di me una mano si stringe attorno al mio polso e mi tira dentro la cabina buia chiudendo la porta alle mie spalle. Mi scappa un urlo per lo spavento. Provo a urlare nuovamente ma una mano si posa sulla mia bocca.

«Shhh» sussurra una voce. Provo a divincolarmi dalla sua presa ma non riesco a liberarmi.

«La smetti? Sono io, Dallas» sbuffa irritato mollando la presa su di me.

Kiss me under the sunshine #wattys2019Where stories live. Discover now