Capitolo 35

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La mia vita ha ripreso il suo corso tranquillamente. Dopo qui messaggi non ne ho più ricevuti ma l'ansia non se n'è andata, non del tutto.
Cerco di far finta di niente, di dimenticarmi che qualcosa non va e di tenermi impegnata.
Il lavoro mi aiuta decisamente a non pensare, infatti è una settimana che ho iniziato a fare degli straordinari.
Dallas non lo vedo quasi più perché sono sempre occupata con il lavoro e lui ha accettato la cosa, mi sta accanto perché sa che tenere la mente occupata mi aiuta.
Ogni notte viene a dormire da me, non vuole lasciarmi da sola e non lo voglio neanche io... Poi è l'unica occasione che abbiamo per stare un po' insieme, da soli.

«Avery forza! Impegnati a spremere quelle arance» mi sprona Eliza.

Sbuffo e mi sforzo a mantenere la concentrazione.

«Okay okay... Basta! Così la torturi» ridacchia togliendomi la buccia d'arancia dalla mano.
«Cosa c'è che non va?» domanda.

La guardo e non penso che posso fidarmi di lei.

«Puoi confidarti con me. Io ti ho detto tutto su me e Josh» si me lo ha detto solo perché aveva paura di finire in prigione e ora che si è accertata che non rischia la galera si dà da fare con lui.

«Non lo so... Non è niente, solo un periodo stressante»

«Stressante?» Mi guarda alzando un sopracciglio «Siamo appena tornati da una vacanza» sottolinea «Comunque vai, ti copro io qui» sorride.

La guardo con gli occhi fuori dalle orbite cercando di trovare il tranello. È impossibile che da un giorno all'altro sia diventata gentile.

«Tranquilla non è una trappola o niente di quello che pensi» sventola la mano in aria.

«Mi vuoi dire che sei solo gentile?» chiedo scettica.

Alza le spalle con indifferenza «Thomas mi ha chiesto di essere più gentile e io l'ho fatto insomma hai il fratello più brutto»

Non riesco a trattenere una risatina. Meno male che fino a qualche giorno fa era così innamorata di Dallas che avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui e ci voleva anche convolare a nozze.
Questa ragazza cambia idea come io cambio vestiti.

«Quindi vuoi andare a divertirti con Dallas o stare qui a discutere con me per vedere se sono sincera?» mi tolgo il grembiule e la ringrazio prima di andarmene dal bar. Il pensiero che può dirlo a Eric mi balena in testa ma poi viene subito cancellato dall'immagine di Dallas.

Prendo il telefono dalla tasca posteriore dei pantaloncini, per scrivere a Dallas.
Un messaggio da un numero sconosciuto, lo apro.

"Bella la maglietta tesoro, te lo ricordi quel giorno?"
E allegato una foto, una mia foto scattata in questo momento, forse qualche istanti fa.
Mi giro e inizio a guardarmi intorno cercando di scorgere il mittente. Ma non vedo nessuno, ci sono solo grandi palme a circondarmi. Guardo la mia maglia nera con su la stampa dei Queen e mi sale un groppo in gola. È stato uno delle prime azioni peccaminevoli che ho compiuto in compagnia di Travis: l'ho rubata.

Faccio finta che non sia successo niente e invio un messaggio a Dallas continuando a camminare, per allontanarmi da chiunque potesse vedermi.

La sua risposta non tarda a venire.

"Ti faccio venire a prendere da una macchina, arriverà tra pochi minuti. Ti porterà in posto speciale"

Pochi minuti dopo infatti una limousine nera affianca l'entrata dell'Aloha's Paradise.

***

Appena la macchina si ferma scendo dal velivolo. Davanti c'è l'enorme parcheggio di un aereoporto. Se questo è uno scherzo giuro che non è divertente! Un aereo si alza involo e io lo osservo pensando a come uscire da questa situazione.

Kiss me under the sunshine #wattys2019Where stories live. Discover now