Kiss me under the sunshine #wattys2019

Capitolo 42

La tensione è alle stelle e quando vedo lo yacht il mio stomaco si attorciglia e l'ansia prende il sopravvento.

Attraverso il pontile e salgo sullo yacht. La musica altissima e l'odore di fumo e alcool aleggia nell'aria rendendola satura. C'è tantissima gente mai vista prima e ringrazio dio che sono venuta qui in compagnia di Tessa anche se lei mi ha già abbandonato per andare a salutare Brie, la sua ragazza.

Mi avvicino alla piccola area bar e ordino un cubalibre al barman, ne ho assolutamente bisogno, questa strana sensazione che sento da oggi pomeriggio deve sparire. Due mani si poggiano sulle mie spalle facendomi sussultare. Dallas non smetterà mai di provare a spaventarmi... Mi giro e vedo che le mani non sono quelle del mio fidanzato ma di Brian. Salto giù dallo sgabello e lo stringo in un abbraccio.

«Brian! Come stai?»

«Tutto bene te?»

«Tutto bene. Sono felice che tu sia qui. Mancavi molto a Dallas, mancavi a tutti in realtà»

«Sai sono andato in vacanza» Si passa una mano tra i riccioli color cioccolato «Dovevo... Beh... Volevo schiarirmi le idee» La nostra conversazione viene interrotta dal barista che attira la mia attenzione per porgermi il drink. Dopo averlo preso mi avvio insieme a Brian dagli altri. Mentre ci avviciniamo ai nostri amici noto una ragazza dal succinto vestito nero, identico a quello di Tessa, solo di un altro colore. È Julie! Ma cosa ci fa lei qui? E perchè Dallas la invitata? La mia testa vortica e decido di aumentare il passo per sedermi al tavolino con gli altri prima di perdere l'equilibrio.

Iniziamo a chiacchierare e Josh ci mostra il suo bellissimo costume prima di buttarsi in piscina, un costume con le paperelle. Odio doverlo ammettere ma sta volta do ragione a Eliza, questo costume è davvero orrido e infantile.

Mi guardo intorno in cerca della figura di Dallas e dei suoi capelli sempre perfettamente tirati all'indietro. Non lo vedo da nessuna parte così decido di alzarmi e andarlo a cercare. Cammino tra la gente quando sento due mani posarsi sulla mia vita, mi giro di scatto e incontro due profondi occhi neri. Sono faccia a faccia con la mia paura più grande. Il suo volto è vicino al mio e sul suo viso alleggia un sorriso malizioso. Travis, l'incarnazione del male è qui davanti a me in tutta la sua terrificante bellezza e mi sta tenendo rudemente sotto le sue grinfie. I miei occhi si riempiono di lacrime ma il mio cervello mi impedisce di piangere. Io mi impedisco di mostrare qualsiasi debolezza davanti a lui. Ho pianto fin troppo per colpa sua, ho versato troppe lacrime innocenti per lui che non se le meritava. Non si è mai meritato niente da me se non il mio odio ma non riesco a dargli quello che si merita, mi fa solo schifo. Faccio una smorfia e lo guardo dritto negli occhi, sostenendo il suo sguardo subdolo. Mi divincolo dalla sua presa sempre tenendo gli occhi puntati su i suoi. Le sue mani si stringono ulteriormente intorno alla mia vita togliendo il respiro. Dei flashback tornano alla mia mente come in un vortice. Ricordi di quella sera, di noi due insieme, di tutto quello che ha fatto per buttare la mia vita in un baratro.

«Ora non puoi più scappare rossa» sussurra con la sua voce fredda e pacata. Quella voce che mi ha fatto innamorare perdutamente insieme all'alone di mistero che lo circonda. Quello che credevo che fosse amore almeno. Trattengo un conato di vomito. La testa riprende a girare ancora più velocemente e la mia vista si appanna.

«Mi fai schifo» borbotto cercando di divincolarmi dalla sua presa. Ma le sue viscide mani non si staccano dal mio corpo. Mi sembra di non riuscire a respirare da quanto è vicino, mi sembra di non riuscire a ragionare da quanto la mia mente è offuscata da terribili ricordi e dal suo orribile ghigno.

Un braccio si posa attorno alle mie spalle. «Oh eccoti rossa!» la voce di Dallas arriva alle mie orecchie come una secchiata d'acqua fredda. I miei muscoli si rilassano a contatto con il calore del suo corpo muscoloso, anche perchè le mani di Travis mi lasciano finalmente.