Capitolo 37

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Sento il suo sguardo che brucia sulla mia pelle facendomi sentire in colpa.
Ma è un male non volergli addossare i miei problemi?

«Non riesco ancora a credere che tu non me lo abbia detto» esclama lasciando il mio telefono sul letto, aperto sulla chat del numero sconosciuto.
Non capisco perché la faccia tanto tragica... Io non so quale sia il suo grosso e terribile segreto ma sono comunque vicina a lui. Invece lui sa tutto di me, ora sa pure i messaggi che gli avevo tenuto nascosto solo per non farlo preoccupare.

«Sto per impazzire, te lo giuro» afferma lasciandosi andare contro la testiera del letto. Si passa le mani sul volto frustrato.

«Cosa sta succedendo?» Non ho mai visto Dallas così e non so se è una cosa bella.

«Brian è andato in vacanza chissà dove. Non mi risponde ai messaggi e... E non mi ha nemmeno detto lui che era partito, l'ho saputo da sua madre» prendo il suo volto tra le mani voltandolo verso di me.

«Sei pentito?» aggrotta la fronte guardandomi confuso «Sei pentito di questo? Di noi?»

«Cos... Dio no! Sono solo arrabbiato non ci credo di aver rovinato la nostra amicizia per una ragazza» mi lancia un occhiata «Senza offesa»

Ridacchio per la smorfia che si è formata sul suo volto quando ha capito che le sue parole potevano offendermi.

«Secondo me si sistemerà tutto. Brian è un bravo ragazzo e ti vuole bene, molto bene. Ho la certezza di questo»

«Perché?»

«Me lo ha detto lui e poi è ovvio, anche tu gli vuoi un mondo di bene»

«Si ma se non mi risponde ai messaggi come faccio a...»

«Ehy, ehy, ehy! Sei Dallas Sunway ti verrà sicuramente qualcosa in mente» sorrido.
Avvicina il mio volto al suo dolcemente e mi bacia.

«Sei bellissima e io sono fortunato ad averti» sorride spostando una ciocca di capelli che mi è ricaduta sul viso dietro l'orecchio.
In realtà non so se sia una fortuna... Poteva avere tutte le ragazze del mondo con la sua bellezza e invece ha voluto me: una ragazza tormentata dal passato che a quanto pare non è poi così passato.

«Uh! Ci sono!» Esclama staccandosi da me.

«Un festa»

«Una festa?» aggrotto la fronte.

«Si una festa! Una di quelle che ti ricordi per sempre. Inviterò tutti i miei compagni di college così Brian sarà costretto a venire»
Gli passo una mano tra i capelli per poi accarezzargli il volto.

«Mi sembra un ottima idea»

«Lo pensi davvero?»

«Si» sorrido.

«Bene, sei ufficialmente invitata» esclama.

«Oh è un onore» scherzo «Ora però devo andare al lavoro»

«Uhm... Per forza?»

«Si» esclamo. Mi alzo afferro la sua maglia dal pavimento, reduce della sera prima, e gliela lancio beccandolo dritto in faccia.

«Vestiti»

«Oh intanto lo so che ti piaccio di più nudo» divento paonazza dall'imbarazzo facendolo ridacchiare.
Si infila la maglia per poi alzarsi e recuperare il resto dei suoi vestiti in giro per la camera.
Per fortuna mi sono preparata prima che si svegliasse perché sta cercando in tutti modi di farmi tornare sotto le coperte a coccolarci.

«Bene io vado!» esclamo afferrando il telefono «Ci vediamo dopo» mi avvicino a lui lasciandogli un casto bacio sulle labbra.

«E tu questo lo chiami bacio?» posa le sue mani sui miei fianchi e mi avvicina a lui facendo scontrare i nostri petti e subito dopo le nostre labbra. Da inizio a un bacio dolce e allo stesso tempo passionale da cui, controvoglia, mi stacco.

Kiss me under the sunshine #wattys2019Where stories live. Discover now