Capitolo 41

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Ci sono giorni in cui non smetti di pensare, altri invece in cui hai la mente libera da qualsiasi cosa. Ognuno di noi ha dei metodi per smettere di pensare: c'è chi legge un libro, chi si concentra sulla tv e chi come me passa un giorno alla spa tra ragazze.

«Ci voleva» dice Eliza mentre la ragazza le massaggia la schiena.

«Un giorno senza maschi» continua Tessa.

«Ma Josh è un ragazzo» osserva Brie.

«Io non conto tesoro» prorompe Josh facendomi ridacchiare. Le loro voci arrivano alle mie orecchie sempre più ovattate mentre il massaggio sulla mia schiena si fa sempre più intenso rilassandomi profondamente.

«Oh tesoro sei tutta contratta? Qualche preoccupazione?» domanda la signora mentre continua a muovere le mani con maestria sulla mia schiena. A parte Travis e i messaggi anonimi? No, nessuna preoccupazione.
Emetto un mugolio di piacere senza rispondere alla sua domanda.

***

«Ragazze l'estate sta per finire, ci avete pensato?» domanda Josh.

«Perché sei felice?» domanda Eliza.

«Beh perché smetto di lavorare» il solo pensiero che l'estate sia agli sgoccioli mi mette i brividi. Dover tornare a casa, dover dire addio a Dallas, a questo posto sperando che sia solo un arrivederci.

«Invece di stare a chiacchierare di cose tristi  dovremmo andare a comprare il vestito per la festa di Dallas» afferma Tessa.

«Come mai sei così agitata?» domanda Josh.

«Beh perché Dallas ha invitato tutta la East cost e ci sarà presente anche la mia cotta delle elementari» le sue guance si colorano leggermente di rosso «Non che ora sia importante... Visto che i miei gusti sono cambiati ma voglio che veda cosa si è perso a rifiutarmi»

«Era solo un bambino» ridacchia Josh.

«O un futuro stupido uomo» afferma lei.

Entriamo in un negozio e iniziamo a provarci una marea di vestiti peccato che nessuno sia adatto... O troppo lunghi o troppo corti.

«Questo succede solo perché ho ascoltato voi sfigati!»Strilla Eliza afferrando un altro tubino.
«Dovevamo per forza ridurci all'ultimo?»

«Eliza calmati, smettila di urlare, ci stanno guardando tutti» dico a bassa voce.

«Non me ne frega! Tu che cavolo guardi?» punta il dito contro una ragazza che la guarda spaventata. «Abbiamo solo un ora di tempo perché ovviamente ci facciamo le unghie tre ora prima di quella dannata festa» si passa una mano tra i capelli e ho il serio timore che possa straparli da quanto la sua rabbia è senza freni.

«Ragazze voi pensate al vestito, qua ci penso io. Emergenza aiuto gay iniziata!» afferma avvicinandosi ad Eliza.

Inizia a parlarle a bassa voce mentre gli accarezza i lunghi capelli biondi e lei sembra calmarsi.
Noi ne approfittiamo allontanandoci da lei e dalla sua rabbia cieca.

«Ma come stanno ora le cose tra lei e Thomas?» domando lanciandole un occhiata di sfuggita.

«Da quanto so io, tramite Josh, lei non vuole più saperne di lui. Sapere che si droga l'ha scossa perché suo padre è morto per questo motivo» si porta una mano sulla bocca.
«Okay questo non avrei dovuto dirtelo... Tienitelo per te. Comunque penso sia così stressata perché non ha più nessuno con cui andare a letto» Spalanco la bocca senza parole per poi ridacchiare. Una risposta così me la sarei aspettata di più da Josh.

Kiss me under the sunshine #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora