Capitolo 26

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Ieri sera Brian era scomparso. L'ho cercato tra le persone ubriache per ore e ore senza trovarlo. L'ho chiamato, scritto messaggi ma tutti sono senza risposta. Volevo chiedergli scusa. Ora i sensi di colpa mi attanagliano lo stomaco ancora più di ieri, vorrei solo avere la possibilità di spiegargli cosa mi è preso- anche se in realtà non so spiegarlo neanche a me stessa- e chiedergli scusa.
Ho commesso un errore, ne sono consapevole ma siamo umani no? Dicono che sbagliando si impara eppure se ripenso a ieri sera, alle mani di Dallas che scorrono sul mio corpo, alla sua bocca sulla mia non mi sembra così sbagliato.

Guardo Josh davanti a me che mi guarda curioso. Probabilmente sa che gli sto nascondendo qualcosa o forse ha visto Brian e lui gli ha spifferato tutto quello che è successo, sfogandosi.

«Quindi ieri sera... Tu e Brian ci avete dato dentro?» chiede mentre posiziona un centro tavolo floreale, su quella che stasera sarà una grossa tavolata.
Stiamo allestendo un salone sull'ala nord del villaggio, per una cena di lavoro dei signori Sunway. Non sapevo dell'esistenza di questa sala... L'Aloha's Paradise è davvero gigante.

«Non ho fatto niente con lui» dico con un filo di voce sperando che la conversazione finisca qui o prenda un altra piega.

«Cosa significa con lui?» mi guarda, la poca aperta in un espressione di puro stupore.

«Ho baciato Dallas» Borbotto.

«Che?»

«Ho baciato Dallas» Ripeto leggermente più forte.

«Cosa?» strilla.

«Ho baciato Dallas!» urlo in modo che lui mi possa sentire.

«Cosa?» strilla una voce odiosa, quella di Eliza.

Viene verso di noi facendo ondeggiare a ogni passo la sua lunga coda bionda.

«Cosa vuol dire che hai baciato il mio ragazzo?»
Il suo ragazzo? Questa di che droga si fa? Dallas non la sopporta e lei pensa di esserci fidanzata?

«Non è il tuo ragazzo Eliza»

«Questo lo dici tu! Alla cena di stasera ci sarà anche mio padre, un noto impresario che aiuta i finanziamenti di questo posto e parlerà con Eric per programmare il nostro fidanzamento» Ma pensa di vivere nell'ottocento questa ragazza?
Con tutti i problemi che devo risolvere in questo momento ci mancava solo lei. Tutta colpa di Josh come al solito!

«Io direi che dovresti tornare a lavorare finché non sei la signora Sunway» dice Josh. Menomale che erano diventati amici...

Eliza boccheggia sorpresa ed arrabbiata «Io lavoro con voi, branco di poveracci, solo perché mio padre dice che non sono disciplinata non perché io abbia bisogno di soldi o cos'altro. Questo solo per mettere le cose in chiaro» sputa acida per poi girarsi, frustrando con la sua lunga coda Josh, e andare via seguita dalle sue amiche o meglio seguaci.

«A volte è una vera e propria vipera» borbotta Josh.

«Toglici a volte» affermo guardandola un ultima volta per poi tornare a piegare gli eleganti tovaglioli.

***

È passata qualche ora dallo scontro con Eliza. Ho appena finito di indossare la divisa, non la solita rosa, questa è composta da una minigonna nera, camicia bianca e tacchi a spillo neri. Eric Sunway ha detto che dobbiamo essere eleganti per questa serata ma a me questo abbigliamento sembra solo scomodo.
Josh davanti a me mi guarda ed è da qualche minuto che continua a ripetere che ho delle gambe strepitose fissandole. Mi fa ridere questo suo commento perché mi riporta con la mente al primo giorno, quando mi ha portato la divisa e io ho aperto la porta in asciugamano così il suo sguardo indulgeva troppo sulle mie gambe nude.

Kiss me under the sunshine #wattys2019Where stories live. Discover now