Capitolo 40 - Per questo sorriso che amo

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Mentre cullava tra le braccia il piccolo Elijah, quella sera, Elizabeth rifletteva sull'incontro con Megan. In un primo momento, quando il suo nome era venuto fuori, e lei aveva compreso quanto per entrambi i fratelli quella ragazza fosse importante, Elizabeth si era sentita più piccola che mai. Inutile. Abbandonata, ancora una volta. Ma sapeva che non era colpa loro se si sentiva così. Era stato per la sofferenza che aveva scorto negli occhi di Andrew che il suo cuore si era ristretto di nuovo a una piccola fessura invalicabile.  Lei lo amava, e lui amava lei, ma qualcosa non tornava. Se era davvero così, se Megan non contava nulla per lui, almeno in un determinato senso, perché lei non riusciva a smettere di tormentarsi sui sentimenti che legavano il conte alla sua serva? Elizabeth non era mai stata una ragazza insicura, anche se la sua indole sensibile a volte aveva rischiato di annientarla negli anni trascorsi ma quando, il giorno precedente, si era ritrovata di fronte alla realtà, aveva sentito qualcosa mutare nella sua anima; che fosse la consapevolezza che avrebbe sempre contato meno di Megan, oppure il senso di colpa per aver amato suo fratello, lei non riusciva a capirlo. Sapeva solo che mai avrebbe provato rimorso per aver dato alla luce il figlio che stringeva tra le braccia in quel momento, anche se quel bambino l'aveva resa una peccatrice agli occhi della Chiesa e di Dio.

Depose un bacio sulla fronte di Elijah. A quel gesto, il piccolo si mosse un po' e adesso si ritrovò con il naso premuto contro il suo petto. Non si svegliò, e sua madre gli sorrise nel sonno, carezzandogli ancora la guancia perduta e ringraziando il cielo di averle dato quella benedizione. Adesso, Elijah avrebbe avuto la presenza di un padre, anche se Elizabeth non era certa che Andrew sarebbe stato libero di prendersene cura a dovere. Lui era pur sempre un figlio illegittimo. L'amarezza di quella realtà apriva una ferita, un'altra, nel cuore della ragazza, ma le cose non potevano essere cambiate. Elijah sarebbe cresciuto con il peso di essere nato da un'unione pressoché incestuosa, perché prima o poi, quando fosse stato abbastanza grande da comprendere, avrebbe dovuto conoscere la verità.

Eppure in quel momento, nel buio degli alloggi della servitù, mentre tutti gli altri dormivano già, Elizabeth ripensò alla ragazza che sia Andrew che Philip amavano -una realtà che aveva letto negli sguardi di entrambi, anche se in misure differenti- e non poté fare a meno di sentirsi inadeguata alla situazione. Forse, se Gladys non avesse informato Andrew che lei era ancora viva, e fosse rimasta nascosta nella casupola fuori dalla città, tutto sarebbe tornato alla normalità. Lei non avrebbe portato un vento diverso in quella casa, e non avrebbe sconvolto la vita di Megan, che non meritava di soffrire. Lo aveva capito pur non conoscendola, ma le era bastato incontrarla e ascoltarla per comprendere che lei, più di tutti gli altri, meritava la felicità. E se non poteva averla con Andrew, padre incestuoso di un figlio bastardo, era certa che sarebbe stato Philip a donargliela. 

Per la prima volta, osservando l'altro suo fratello, Elizabeth era rimasta stupita dall'ardore che gli aveva letto negli occhi. Philip amava Megan e di questo perfino un cieco avrebbe potuto accorgersi. Lei, che l'amore lo conosceva fin troppo bene, se ne era subito resa conto. Ed era stata felice, per un solo momento, che quel fratello un tempo arcigno e autoritario, avesse aperto il suo cuore al sentimento più puro che esistesse.

Nell'oscurità di quella notte di gennaio, di nuovo, Elizabeth si ritrovò a sorridere. Era un sorriso amaro, eppure sincero, proveniente dal profondo del cuore. Amava Andrew e voleva bene a Philip. E apprezzava la presenza di Megan, quella ragazza che era stata in grado di schiudere le porte del cuore di due persone a lei tanto care.

***

Forse amare Megan era un errore, ma Philip non riusciva a smettere di farlo. Più il tempo passava, più si rendeva conto di essere felice al solo pensiero che lei esistesse, che lui l'avesse incontrata e conosciuta. Non era mai stato felice, veramente felice, nel corso della sua vita. Il fidanzamento con Abigail era stato stipulato per contratto, e Dio solo sapeva come sarebbe stato il matrimonio con lei se quel giorno di tanto tempo prima non avesse scelto di mandare tutto al vento baciando Megan. Era stata la decisione migliore, e la peggiore, che avesse mai preso. Ma non se ne pentiva, non se ne sarebbe mai pentito. Aveva sentito di aver tradito suo fratello, in un primo momento, e doveva ammettere che provare attrazione per la ragazza che Andrew amava gli aveva fatto piacere, all'inizio.

- IN REVISIONE - Il tuo respiro sulla pelle Where stories live. Discover now