Ora che mi sono sbarazzato dei cazari, potrei provare a localizzare Eyfura. Dal momento che Hnoss è morta, forse mia sorella potrebbe fornirmi una stirpe dorata e purosangue strettamente legata a Odino, Svafrlami aveva cominciato a farsi strani pensieri riguardo alla sorella. Ma no, a cosa sto pensando? Sono già consapevole che la volontà dell'Altissimo è diversa! I segnali che mi sono stati inviati sono chiarissimi. Non devo allontanarmi dal mio proposito. Devo spedire nuovi einherjar al signore degli Asi! Odino ha creato gli uomini perché combattessero al suo fianco durante il Ragnarok, che si avvicina ogni giorno di più. I braccioli del suo trono talvolta gli apparivano come fossero le ali di un drago. La necessità di far volare il suo spirito era sempre pressante. Perché ora non invadere Kœnugarðr? È la più ricca di tutte le città all'infuori di Costantinopoli, ma è nelle mani di uno spregevole re slavo! Non posso permettere che le cose continuino così. Dimostrerò che questa razza inferiore, priva del sangue del nord, non merita di sedere su nessun trono! Chiuse le palpebre e dall'alto poté osservare una città prospera, dotata di un fiorente commercio e bellissimi templi dalle cupole dorate e argentate. Quanta opulenza! Non può, in alcun modo, rimanere in mani che dovrebbero restare incatenate.

Tuttavia, durante i preparativi per la partenza, dovette ricevere davanti al suo trono due inaspettate visitatrici.

«Siamo le sorelle minori di Eikintjasna.» Fermò gli occhi sulla bella donna incappucciata che aveva al suo fianco una ragazzina rossa che sembrava non avere più di dieci anni. Era certo che fossero le apprendiste di quella dannatissima vecchia. Erano venute per scagliargli addosso una nuova maledizione?

«Eikintjasna... Non la vedo da molto tempo.» Non si scompose. «L'avete vista di recente?»

«Purtroppo è passato del tempo da quando l'abbiamo vista» rispose la donna.

«Per caso vi ha incaricato di fornirmi consigli in sua assenza? Siffatta preoccupazione da parte della mia vecchia istruttrice mi commuove per davvero! Chissà se non è troppo occupata a convincere Nidhogg a non rosicchiare le radici dell'albero. I vostri venti portano seco quali corvi?»

«Dovreste fare più attenzione a conservare il vostro regno, che sta andando in rovina, invece di pensare alle conquiste.» La piccola fece sentire la sua voce insolente. «Altrimenti ciò che è piagato non potrà più essere salvato.»

«Se cesserò di compiere conquiste, mi mancheranno le risorse e a questo punto sì, il regno marcirà» la rimbeccò Svafrlami.

Ma chi era quella mocciosa? Un brivido gli percorse le terga al pensiero che Eikintjasna potesse essere ancora in vita e che avesse assunto le fattezze di quella bambina.

«Io ho visto la tua morte.» La donna in nero si gettò indietro il cappuccio e svelò i capelli corvini.

«Ditemi chi siete veramente.» L'interesse del re di Gardariki per la sua bellezza non resistette alla collera che gli ghermì il cuore.

«Siamo ciò che abbiamo detto prima, sorelle di Eikintjasna nella pratica del seidr. Sono stata io l'iniziatrice di Ormr dagli occhi di serpe.»

«La maestra di Ormr? Allora non dovrei proprio darvi ascolto!» Quasi scoppiò a ridere. «Non sapevo nemmeno che quell'imbecille avesse ricevuto qualche insegnamento da una volva.»

«Sfortunatamente non aveva lo spirito necessario, nonostante il suo talento. Ma la mia percezione per quanto riguarda le morti imminenti di solito non erra. Prima che lo decapitaste, feci un sogno in cui Ormr non aveva più la testa e il sangue gli schizzava tra le spalle.»

«Mi hai visto morire a Kœnugarðr?»

«No. Ma vi ho visto accerchiato da lupi, che vi divoravano senza pietà, e il loro assalto avverrà molto presto. Se non rafforzerete le vostre difese, se non nutrirete meglio i vostri soldati, anche coloro che vi adorano cominceranno a perdere le forze, e i contadini e le folle affamate si uniranno ai lupi per sbranarvi.»

Il Verme del SangueWhere stories live. Discover now