Capitolo 11

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"Figlia della dominatrice.
Che strano appellativo mi viene concesso."

La strega nuda e bella, come i raggi della luna che baciano il suolo, mi sorride allegra; trasmette la tranquillità delle notti tiepide e taciturne, che raramente ho pregustato in passato.
<<Accomodati.>> mi invita a seguirla al centro  di quel divanetto affollato, i miei piedi inciampano su quelli degli altri presenti, nessuno però osa lamentarsi.
<<Sono tante le domande che vorresti pormi mia adorata, ma...>> sospira con volto abbattuto, <<... non posso dare risposte chiare a esse. Io vedo quello che gli altri non vedono, passato o presente che sia; questo tipo di pregio viene preso come un insulto nei confronti della congrega, se ne usufruissi per aiutare terzi potrei subire gravi conseguenze.>>
Annuisco incapace di fare altro; ancora con la lingua pietrificata tra i denti e lo stomaco aggrovigliato.
Amy afferra le mie mani e fa incrociare le nostre dita, distogliendomi così dai pensieri.
"Le sue mani sono fredde come il ghiaccio..."
<<Cora, porta un bicchiere di scaccia-panico alla nostra ospite.>> si rivolge dolcemente alla ragazza dagli occhi ambrati, che sorride in segno di assenso e poi scompare rapida.
<<S-sono tutte streghe qu-qui?>> balbetto e annaspo ma riesco finalmente a dire qualcosa, sotto gli occhi cerulei e luccicanti dell'Altissima.
Pesta leggera i piedi per terra e applaude delicata, colta da un febbricitante attimo di contentezza, <<Ah, mi sento appagata ora che ho udito la tua voce.>> appare come una ragazzina frivola con il tono squillante e allegro.
<<Mia signora.>> china il capo Cora, che compare dal nulla, porgendomi un bicchiere pieno di un intruglio roseo e dal profumo gradevole.

Sciolgo il contatto con Amy e afferro il drink. Mi incoraggiano a berlo in un solo sorso, titubante eseguo e porto il cristallo alle labbra; il liquido mi accarezza la lingua, pizzica il palato e dolce scende giù per la gola.
"Sembra succo di lampone."
Dopo solo pochi istanti sento la mia testa vorticare leggera, i pensieri smettono di fluire impazziti e si mettono in ordine quieti nella mente.
Un calore soffocante mi incendia la pelle eppure non mi nuoce, il groppo della tensione naufraga, insieme a qualsiasi sconcerto o inquietudine che avevo fino a pochi istanti prima.
Inizio a ridere inebriata da quell'atmosfera, così selvaggia e accattivante, ricreata dalle luci che producono effetti bizzarri e cupi; una strana allegria mi drappeggia l'anima, <<Cosa mi succede?>> continuo a produrre versi che di risata hanno ben poco, molto simili al ragliare di un asino.

<<Questa è una nostra pozione, serve per alleggerire il cuore e sciogliere la lingua.>> soddisfa la mia curiosità Cora.
<<Christopher sta bene?>> la mia coscienza mi impone di chiedere anche di lui, nonostante la rabbia che preme nei suoi confronti.
"Insomma, mi ha ingannata e utilizzata come una moneta di scambio..."
<<St->> Cora prova a rispondere alla mia domanda ma la interrompo, iniziando a farneticare pensieri dettati dal momento.
<<Nah, in realtà non mi interessa! È solo un cretino. Si crede chissà chi solo perché è così maledettamente sexy, ma qualcuno dovrebbe rimetterlo in riga quello zoticone!>> gesticolo freneticamente senza riuscire a fermare quel fiume di parole sconnesse e poco inerenti alla situazione, <<... è corretto secondo voi blaterare di verità che ho il diritto di sapere e poi rispondere a tutto in modo vago? Seguirmi come un cane senza padrone non è molto demoniaco, per non parlare di quando mi ha detto: Sono l'unico di cui non dovrai mai avere paura...>> rabbuio la voce per imitare il suono vocale di Chris mentre pronuncio le sue parole, <<per poi gettarmi in mezzo a situazioni che potrebbero rivelarsi pericolose, come è successo oggi!>> sbatto un pugno sul ginocchio.
Amy e Cora mi ascoltano in silenzio, sorridono premurose come se avessero davanti una bimbetta frustrata e lagnosa, che si sfoga in cerca di conforto.

Un velo di tristezza torna ad oscurarmi il volto quando ripenso a lui... <<Luke,>> sospiro e mi stringo le mani al petto, <<vorrei che fosse lui ad aiutarmi adesso, in questo assurdo evolversi degli eventi, come ha sempre fatto. Perché al mio fianco devo avere un Demone? Un essere maligno e privo di sentimenti, non mi sento per nulla al sicuro. Mi sono sempre tenuta fuori da tutte queste faccende, lontano da queste orride presenze e ora? Ora mi ritrovo a dar fiducia ad un pericoloso nemico... Perché non può essere Luke colui a cui affidarmi... sento di non poterlo fare per quanto lo vorrei.>>
"Quasi mi preferivo silenziosa."
<<Scusate, ho parlato troppo...>> chino il capo imbarazzata, <<è colpa sua!>> indico il bicchiere vuoto, discolpandomi per il mio stato di precario equilibrio mentale e per i miei vaneggiamenti.

Midnight Soul [In REVISIONE & MODIFICA]Where stories live. Discover now